sociale

Non diminuisce l'Aids, torna la sifilide. Bisogna incentivare i profilattici femminili: lo dichiara la Consigliera di parità

sabato 28 gennaio 2006
"Le donne sono e saranno le vittime dell'Aids, per questo è indispensabile diffondere in Italia e nella nostra regione una maggiore informazione sull'uso dei profilattici incentivando la commercializzazione anche di quelli femminili". Lo ha affermato la consigliera regionale di Parità, Marina Toschi, nel corso di un'audizione parlamentare nell'ambito della 12/ma Commissione Affari sociali che vigila sulla legge "194" ed i Consultori familiari. "In Italia e in Umbria non accenna a diminuire la diffusione di malattie che si trasmettono per via sessuale, tra cui anche la sifilide che stava quasi scomparendo - ha riferito Toschi - A Perugia, ad esempio, circa ogni mese si registrano due nuovi casi di Aids, sempre più spesso tra le donne. Per questo motivo è indispensabile che le donne abbiano uno strumento in più per proteggersi, da usare facilmente a tutela della propria salute". La consigliera regionale ha riferito che "a Parigi i profilattici femminili sono distribuiti gratuitamente dall'amministrazione comunale, mentre nel quartiere di Saint Denis si promuove la vendita del prodotto nelle farmacie ad un prezzo ridotto rispetto a quello di mercato". "In Italia neanche i ginecologi, le ostetriche ed il personale addetto alla sanità - ha aggiunto Marina Toschi - è al corrente dell'esistenza e dell'utilità dei profilattici femminili, che non sono in vendita in nessuna farmacia italiana. Al contrario, parlarne, farli conoscere e consigliarne l'uso, significa dare alle donne uno strumento per aver maggiore cura della propria persona". La consigliera di parità ha ribadito l'esigenza di allargare la comunicazione sull'argomento anche nel corso di una assemblea dal titolo "Usciamo dal Silenzio", che si è tenuta a Perugia. In quel contesto Toschi ha proposto di seguire anche in Umbria l'esempio francese promuovendo una iniziativa di distribuzione da parte del Comune o di commercializzazione del prodotto nelle farmacie. "La Regione Umbria prevede nel Piano sanitario regionale varie azioni per la diffusione della cultura della contraccezione e della riduzione e interruzione volontaria della gravidanza. Incentivare l'uso dei profilattici, anche femminili, sarebbe un ottimo esempio di innovazione e di prevenzione di cui il nostro Paese avrebbe bisogno". Sempre in relazione al Piano sanitario regionale Marina Toschi ha ricordato che il 40 per cento delle attività degli operatori dei consultori è dedicato alle attività di iniziativa, tra cui la sensibilizzazione alla scelta contraccettiva sia per i ragazzi nelle scuole, sia nei corsi di accompagnamento alla nascita. Purtroppo però - ha concluso - in nessun consultorio sono distribuiti gratuitamente i profilattici, di nessun tipo". Nella foto: la Consigliera di parità Marina Toschi