sociale
Disagi dei pendolari: si fa leva a livello nazionale. Un incontro con il gruppo parlamentare DS-l'Ulivo
lunedì 23 gennaio 2006
di laura
Arriva a farsi sentire e ad essere ascoltato a livello nazionale, probabilmente anche in vista della messa a punto dei prossimi programmi elettorali, il disagio dei pendolari, cresciuto nel tempo a livello esponenziale.
Una delegazione, composta da vari comitati pendolari italiani, sarà ricevuta a Roma, nel primo pomeriggio di mercoledì 25 gennaio, dal gruppo parlamentare dei DS-l'Ulivo.
Oggetto di discussione sarà la situazione dei pendolari italiani, e i possibili interventi della politica nazionale.
La richiesta di incontro, avanzata dai pendolari, è stata rivolta a tutte le forze politiche senza distinzione.
All'incontro di mercoledì parteciperà anche una rappresentanza del Coordinamento Comitati Pendolari Umbri, guidata dal coordinatore Alessio Santi. Per l'occasione, anche in preparazione di un successivo incontro del Coordinamento con l'assessore regionale alle infrastrutture e alla viabilità Giuseppe Mascio, i pendolari umbri hanno steso un documento comune, una vera e propria carta dolens stilata con l’annoso inchiostro dei noti problemi di questo popolo di lavoratori che, nel recente Forum Civico orvietano, Mario Valentini - portavoce con Fabiola Di Loreto dei pendolari che gravitano intorno alla stazione di Orvieto – ha definito la più numerosa categoria di occupati del territorio. Un esercito di lavoratori generalmente molto qualificati, spesso costretti al pendolarismo proprio dall’alto livello dei loro ruoli professionali, che quotidianamente fanno i conti con orari sempre più duri e dispersivi e sempre meno calibrati sulle loro esigenze, con ritardi costanti, scarsa sicurezza, scarso confort delle stazioni di provincia, igiene inesistente delle vetture.
“Pensi che si parlerà finalmente di pendolari, che ci si farà carico dei loro problemi nei prossimi programmi elettorali?”, abbiamo chiesto a Fabiola Di Loreto, pendolare di lungo corso ed efficiente rappresentante dei pendolari del bacino di Orvieto e del Coordinamento umbro.
“Forse, – ci risponde – probabilmente possiamo avere qualche speranza. Posso a buona ragione affermare che nessuno, in questi anni, si è mai preoccupato dei pendolari a livello nazionale. Ma la sensibilità sembra cambiata, devo dire che è la prima volta che sento rappresentanti politici pronunciarsi su questo importante problema quotidiano di un’infinità di cittadini e cittadine. In particolare ne ho sentito parlare Prodi e Pecoraro Scanio. Probabilmente è il controaltare alla T.A.V., il mettere il dito nella piaga di una politica aziendale che si preoccupa dell’alta velocità, con tutte le conseguenze che determina, e non del decoro e della vivibilità quotidiana di un largo strato di studenti e lavoratori”.
Mentre parliamo al cellulare, in questa serata di gelo davvero artico, Fabiola arriva alla sua macchina che, per il freddo, non si mette in moto. La vita del pendolare è anche questo, qualche scomoda sorpresa che complica ulteriormente la giornata e dilata ancora i tempi già pesanti e lunghi.
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