sociale

Reati e incidenti in diminuzione nel Comprensorio Orvietano. Lo evidenziano i dati 2005 del Comando Carabinieri di Orvieto

venerdì 13 gennaio 2006
di laura
Bilancio dei dati 2005 per il Comando dei Carabinieri di Orvieto. Li ha resi noti il Capitano Andrea Lachi, alla guida del locale Comando dell’Arma dei Carabinieri dallo scorso 20 settembre 2005. Nel 2005 nel territorio di competenza del Comando, che come noto comprende le varie Compagnie comprensoriali, si sino avute 602 denunce e 61 arresti, in lieve diminuzione se raffrontati ai 58 arresti e alle 584 denunce del 2004. Un dato significativo riguarda invece i furti: 386 casi, di cui 79 in appartamenti; 45 quelli scoperti. Nel 2004 i furti scoperti erano stati 33 su 429, di cui 163 in appartamenti. Si registra quindi un declinare dei furti stessi e, soprattutto, una netta diminuzione dei “topi d’appartamento”: il furto, insomma, sembra spostarsi più verso il patrimonio che verso il nido familiare. Evidente anche la maggiore efficienza dell’Arma, con il reato in diminuzione e gli arresti in aumento. “Merito anche dei cittadini – afferma il capitano Andrea Lachi – che collaborano maggiormente con le forze dell’ordine, telefonano di fronte a situazioni sospette, segnalano i particolari importanti”. Anche rispetto alla sicurezza stradale sembrano farsi avanti, nei cittadini, una maggiore cultura e una maggiore prudenza. Riguardo agli incidenti in cui sono intervenuti i carabinieri, uno soltanto è stato mortale nel 2005, 59 con feriti e 55 senza. Nel 2004 erano stati invece registrati 112 incidenti con feriti e 65 senza. Anche le multe erogate sono state in minor numero: dalle 1500 del 2004 si è passati alle 1000 del 2003. Il dato confortante di una netta diminuzione nei campi sopra menzionati può essere probabilmente attribuito al diffondersi della cultura della sicurezza, grazie alle campagne e alle azioni educative che, a cominciare dalla scuola, si fanno in questo settore. Sembrerebbe che gli effetti comincino ad arrivare. Per quanto riguarda l’opera di controllo del territorio è stata, nel 2005, numericamente meno sostenuta. “Cosa dovuta al fatto – afferma il Capitano Lachi – che siamo stati maggiormente impegnati in servizi d’altro tipo, come ad esempio vigilanza, scorte, ordine pubblico. In ogni caso sono state disposte 7500 pattuglie con 12.800 militari impiegati (erano state 8100 con 14000 militari in forza nel 2004). Rispetto alle 24000 persone controllate e alle 28.500 identificate durante le pattuglie nel 2004, si è passati alle 18900 controllate e alle 23000 identificate del 2005. In flessione anche la droga, che passa dai 18 reati legati a questo fenomeno del 2004 a 10 reati nel 2005. Anche analizzando la tipologia dei reati Orvieto e l’Orvietano sono, secondo il Capitano Lachi, una realtà vivibile e non certo ad allarme sicurezza. Tutti ricorderanno il caso eclatante dell’anno, l’omicidio dell’elettrauto di Allerona, ma pur essendo una dolorosa anomalia sul piano umano, si tratta, secondo il Capitano, di una costante inevitabile e non eccessivamente preoccupante dal punto di vista del reato penale. Malavita piuttosto contenuta, dunque, in questo Comprensorio che del resto, a configurarsi come luogo attrattivo e vivibile ci tiene. Dal punto di vista della prevenzione e della diffusione della cultura della legalità i Carabinieri di Orvieto stanno facendo, secondo le disposizioni di un’iniziativa nazionale recentemente avviata, la loro attiva parte. Sono infatti entrati proprio con il corrente anno scolastico nelle scuole medie e superiori del Comprensorio, per contribuire, dal loro punto di vista e con la loro esperienza, alla formazione consapevole del cittadino partendo, come è giusto che sia, dalla relazione con i giovani e i giovanissimi.