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"Festa della Scartocciatura" in piazza, per riscoprire antichi gesti

martedì 15 ottobre 2019
di Davide Pompei
"Festa della Scartocciatura" in piazza, per riscoprire antichi gesti

Un'esperienza che diventa convivio, rito collettivo, memoria, piacere. Sì, perché nella gestualità semplice e antica di "scartocciare" il granoturco, per poi sgranarlo e macinarlo, c'è tutto il sapore della riscoperta di una tradizione che, anche in tempi moderni, può regalare momenti carichi di significato, di condivisione di un pezzo di storia, di riappropriazione di un vissuto che si può conoscere grazie ai racconti degli avi e al tramandarsi delle loro usanze.

La Pro Loco di Castel Viscardo, con il patrocinio del Comune, ha deciso di proporre questo antico rito per farlo conoscere soprattutto alle giovani generazioni, quelle abituate ad utilizzare le mani soprattutto per "scrollare" le schermate dei social network, chiamate ora a confrontarsi con un'usanza tipica della terra umbra. È così, allora, che domenica 20 ottobre, a partire dalle 15, in Piazza IV Novembre sarà possibile vedere da vicino cosa significa "spannocchiare".

Ovvero liberare, un po' alla volta, le pannocchie dell'involucro delle foglie. Grazie anche al supporto degli operatori del Micronido "L'Altalena" di Castel Viscardo e della Cooperativa Sociale "Il Quadrifoglio" che organizzeranno un laboratorio per i più piccoli. Per l'occasione, in Piazza IV Novembre verrà allestita anche una caratteristica mostra di oggetti e attrezzi agricoli. Ad allietare la giornata, la musica popolare dei "Carro Bestiame" e caldarroste per tutti.

Aspettando i primi freddi, per la polenta con il paiolo. Come una volta, quando qui come altrove "si scartocciava di sera, sull’aia, alla luce di qualche debole lume ad olio seduti sulle pannocchie deposte a cerchio. Al tramonto, cominciavano quelli di casa. Poi, un po’ alla volta, arrivavano quelli delle case vicine. Ci si sedeva apparentemente a caso ma gli innamorati, con una scusa o con l’altra, riuscivano ad avvicinarsi per potersi scambiare parole e sguardi protetti dalla penombra".