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Al lavoro per valorizzare le Strade dei Sapori, del Vino e dell'Olio Dop

mercoledì 23 gennaio 2019
Al lavoro per valorizzare le Strade dei Sapori, del Vino e dell'Olio Dop

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato con 11 voti favorevoli della maggioranza oltre a Ricci (Misto-Rp/Ic) e l’astensione di M5S (Carbonari) e Misto-Umbria next (De Vincenzi), la mozione, a firma di Gianfranco Chiacchieroni (Pd), con la quale si invita la Regione a mettere in campo tutte le azioni possibili per reperire risorse a sostegno delle attività delle Strade del Vino e dell’Olio dell’Umbria e del loro coordinamento regionale, anche rifinanziando la Legge regionale di riferimento.

Illustrando l’atto in Aula Chiacchieroni ha spiegato che la mozione, in fase di definizione della nuova programmazione dei fondi strutturali 2021/2027, invita l’Esecutivo a considerare anche forme di sostegno ad iniziative volte a promuovere e valorizzare il lavoro delle associazioni. Le ‘Strade dei Sapori in Umbria’ si pongono come obiettivo quello di incentivare lo sviluppo economico del territorio attraverso la promozione di un'offerta turistica integrata, costruita sulla qualità dei prodotti enogastronomici e dei servizi. Il turismo enogastronomico legato alle produzioni del vino, dell'Olio Dop e dei prodotti agroalimentari di qualità è in forte crescita a livello nazionale, così come emerge dal primo Rapporto sul turismo enogastronomico in Italia, che mette a fuoco un trend in forte ascesa. Anche nella nostra regione incentivare la valorizzazione e la promozione delle produzioni vitivinicole, l'olio Dop e altri prodotti agroalimentari, garantirebbe una ulteriore crescita in termini di valore del prodotto turistico regionale. È fondamentale contribuire al mantenimento e all'implementazione della rete territoriale di accoglienza turistica con particolare riguardo ai servizi offerti nelle aree rurali”.

Claudio Ricci (Misto-Rp/Ic): “Proposta interessante e valida rispetto al quadro paesaggistico territoriale. Negli ultimi 20 anni sono nate in Italia oltre 150 strade tematiche che si ispirano ad elementi legati ad identità ambientali, paesaggistiche ed agricole che si attestano ad oltre 5mila tipicità. Spesso, tuttavia, queste ‘strade’ non sono però riuscite a diventare un vero e proprio ‘prodotto’ territoriale turistico ed economico. È necessario connettere meglio le aziende produttive con gli eventi diffusi. L’auspicio è che si possa riuscire a trasformare gli ‘itinerari’ in assi attrezzati con infrastrutture e reti di vendita”.

Maria Grazia Carbonari (M5S): “L’impegno è condivisibile. Conosciamo la grande qualità prodotta dalle aziende del nostro territorio. Abbiamo bisogno di spingere, di aiutare e facilitare in tutti i modi possibili la conoscenza dei nostri prodotti enogastronomici. Il turismo enogastronomico, infatti, sta acquisendo sempre più forza. Le mie perplessità riguardano le associazioni che si occupano dello sviluppo delle ‘strade’. Bisogna verificare il grado di formazione, conoscenza e gli skills che hanno i soggetti che si occupano di questo. Perché a leggere qualche volta i curricula delle persone che operano in queste associazioni mi viene il dubbio che la scelta sia più calata sul lato dell’appartenenza politica, che sull’effettiva competenza sulla quale, invece, bisogna puntare con forza”.

Fernanda Cecchini (Assessore all’agricoltura, cultura e ambiente): “Da un lato c’è l’auspicio che gli strumenti creati per la promozione efficace del territorio ed i propri prodotti possano funzionare al meglio, dall’altro il fatto che quando si tratta di risorse pubbliche bisogna rispettare le leggi ed i regolamenti. Le strade del vino e dell’olio avevano una propria legge di riferimento la ‘38/1999’ (Disciplina delle strade del Vino dell'Umbria) che si è resa inefficace nel momento in cui le regole comunitarie hanno stabilito trattarsi di aiuti di Stato e quindi per poter finanziare strumenti di questa natura serve il via libera della Commissione europea. Rispetto alla prossima programmazione sono uscite le prime bozze su cui si è iniziato a discutere. Vedremo se potrà essere una materia da riaffrontare, sapendo che all’interno del Psr non è possibile prevedere risorse dedicate alle Strade dell’olio o del vino. Ci sono invece un’insieme di risorse dedicate alla promozione dei prodotti e dei territori attraverso apposite misure. In questi anni abbiamo sostenuto e lo stiamo facendo la valorizzazione dell’olio attraverso la misura 3.2 (sostegno ai consorzi). Quello Dop dell’Umbria, l’associazione dei produttori ha avuto 351mila euro per la promozione, mentre la ‘Strada dell’olio’ non ha partecipato al bando. Con la misura 16 4.2, tra i soggetti che hanno presentato domanda nell’ultimo bando è stata finanziata la Strada del vino e del Cantico con 81mila euro, mentre la Strada dell’olio non ha presentato la domanda. La Strada dell’olio extra vergine e d’oliva dop ha presentato domanda sul bando 16.3.3 ed è stata finanziata per il biennio 2018/2019 con 107mila 972euro. Contestualmente, attraverso la legge ‘12’ (Testo unico Agricoltura) ha avuto, nel 2016, ‘17 e ‘18 un sostegno di circa 5mila euro per supportare l’attività di Frantoi aperti. È chiaro che per partecipare ai bandi c’è bisogno di programmazione e progettualità ed essere aderenti ai criteri previsti”.

Fonte: Consiglio Regionale Umbria