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Premio a Mario Iacomini e Giuseppe Verrecchia per "PadreSapore. Il Pane della Ricostruzione"

venerdì 9 novembre 2018
Premio a Mario Iacomini e Giuseppe Verrecchia per "PadreSapore. Il Pane della Ricostruzione"

Nell'ambito della 31esima edizione della Mostra Mercato Nazionale del Tartufo e dei Prodotti Agroalimentari di Qualità in programma nel centro storico di Fabro, da venerdì 9 a domenica 11 novembre, nel pomeriggio di domenica 11 novembre alle 16.45 per decisione dell'Amministrazione Comunale di Parrano sarà conferito un premio speciale a Mario Iacomini e Giuseppe Verrecchia, rispettivamente chef e responsabile dei orocessi di panificazione del ristorante di custodia "Osteria Futuro" di Scurcola Marsicana (AQ), per il progetto "PadreSapore. Il Pane della Ricostruzione", un pane che è il risultato dell'incontro dei grani antichi delle quattro regioni colpite dal sisma, promosso dall’organismo ristorativo in collaborazione con l'Associazione Culturale "Tempi Moderni" e la Direzione Culturale dell'Istituto di Ricerca "MondiVivo".

Alla base della scelta dell'Amministrazione, oltre alle qualità organolettiche del pane, con il suo sapore, già "rustico, rugoso e pieno di memorie", malgrado il suo essere ancora aperto ad ulteriori sperimentazioni, c’è il riconoscimento dei presupposti culturali, delle ragioni progettuali, degli obiettivi, che hanno guidato e stanno indirizzando ancora il lavoro di ricerca, e che conferiscono al progetto un carattere del tutto speciale ed estremamente innovativo: tra gli altri, come si legge nelle motivazioni del Premio, che citano gli obiettivi segnati nel  Manifesto al progetto relativo, “ …la costruzione di [nuove] relazioni di memoria tra le generazioni per la trasmissione dei saperi, la costruzione di zone di relazione e scambio tra le persone, i territori, comunità, culture…e soprattutto la centralità del concetto di Biodiversità, riflettuto nelle sue diverse accezioni, nelle dinamiche politiche e culturali finalmente ‘Processate’…”.

La cerimonia della consegna del Premio sarà il momento, allora, per "assaporare" più compiutamente "PadreSapore". Ad introdurre la degustazione del pane panificato con i grani antichi di Solina (Abruzzo), San Pastore (Lazio), Jervicella (Marche), Gentil Rosso (Umbria) sarà la presentazione delle linee generali del progetto e la sottoscrizione del Manifesto.

Insieme ai premiati, interverranno Vincenzo Nuccetelli, coordinatore Area Agricola di Osteria, e Valentino Filippetti, sindaco di Parrano, il Comune dell'Alto Orvietano che ha condiviso e sostenuto l’iniziativa e che è impegnato, attraverso il contenitore "ParranoBiodiversa" ad attuare un complesso di azioni tese alla tutela della biodiversità, avendo come riferimento i risultati della ricerca - innanzitutto teorica - condotta proprio dallo Iacomini, che da venti anni elabora e sperimenta misure di intervento a sostegno appunto della biodiversità (biologica, agronomica, etc.), con particolare attenzione alle antiche produzioni cerealicole – gli antichi grani, innanzitutto –, e delle nuove economie, anche con il supporto economico, per alcune misure, del MATTM [2008/’10 ] e del MIUR [2011/’13].

"PadreSapore. Il Pane della Ricostruzione" è solo l’ultima progettualità in ordine di tempo che sta contribuendo, insieme alle altre già attuate, a definire "…una proposta politico-amministrativa che si fonda su una nuova visione dello sviluppo – del progresso – strutturatasi sulla centralità del concetto di biodiversità, riflettuto nel suo significato esteso, e sul principio di ‘sostenibilità culturale, sociale ed economico-ambientale’…". E nel suo primo movimento, il progetto, ha conseguito già i primi risultati: tra gli altri, l’individuazione di alcune antiche varietà delle quattro regioni, di alcuni produttori agricoli custodi, la realizzazione delle prime produzioni di pane, ragionate e presentate in forma di studio, e, soprattutto, il raggiungimento di alcuni territori.

E dal Premio, “…coerentemente con la filosofia del progetto, che riconosce quale condizione necessaria la partecipazione attiva dei diversi comprensori, l’intento è quello di dare inizio al coinvolgimento dei Comuni – delle Funzioni Territorio in genere –  potenzialmente interessati. Ciò al fine di coagulare quelle energie che si ritengono necessarie per la realizzazione compiuta degli interventi, per la diffusione dell’esperienza progettuale, e la disseminazione dei risultati…”.