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Nasce l'Associazione "Il Fagiolo Secondo del Piano di Orvieto". Destinazione: "Terra Madre"

venerdì 21 settembre 2018
di Davide Pompei
Nasce l'Associazione "Il Fagiolo Secondo del Piano di Orvieto". Destinazione: "Terra Madre"

Una coltura della tradizione orvietana, risalente al Medioevo ma capace di guardare avanti. È così che l'oro bianco – così era conosciuto nel secolo scorso, come testimonia un documento del 1917 nel quale l'allora sindaco faceva richiesta alla Commissione Provinciale di Agricoltura di trenta prigionieri di guerra per l'imminente lavoro di mietitura e semina, a cui fa riferimento anche la pubblicazione realizzata dagli allievi del Centro Servizi Formativi di Orvieto – si racconterà al Lingotto Fiere Torino.

Già menzionato nei documenti della Cattedra Ambulante di Agricoltura alla fine del 1800 e riconosciuto Presìdio Slow Food sul finire del 2017 grazie anche ai suggerimenti dei gestori della longeva Trattoria "La Palomba", che nella loro cucina ne hanno sempre fatto uso, e all'impegno della locale Condotta, il Fagiolo Secondo del Piano di Orvieto è tra quelle eccellenze figlie di una cultura improntata sul tessuto sociale di origine contadina che saranno presenti alla 12esima edizione di "Terra Madre. Salone del Gusto".

In particolare, la presentazione delle caratteristiche organolettiche strettamente correlate al luogo di coltivazione che ne fanno un "unicum" è in agenda per sabato 22 settembre alle 15.30 nello spazio di AssoGal della Regione Umbria, che da giovedì 20 a lunedì 24 settembre ospiterà momenti di divulgazione e degustazione. Laboratori del Gusto guidati e poi la presentazione di Presìdi umbri.

Storici, come il Vin Santo Affumicato dell’Alto Tevere, la Roveja di Civita di Cascia, i Mazzafegati, il Cicotto di Grutti, la Fagiolina del Trasimeno. O debuttanti, come la Ricotta Salata della Valnerina e, appunto, il Fagiolo Secondo del Piano di Orvieto pronti a stupire tra assaggi di olio, miele, salumi, grandi distillati e una speciale salsa di pomodoro.

A presentare i prodotti, dieci aziende umbre: "Anonima Distillazioni" Srls, Consorzio del Vinosanto Affumicato dell'Alta Valle del Tevere, Azienda Agricola "Il Poggiolo" Ss di Ciucci M.M.G., "Apicoltura Galli" di Luca Galli, Azienda Agricola "Madrevite", Azienda Agricola "Gori Maria Paola", Azienda Agricola "Pelagrilli", Cooperativa Pescatori del Trasimeno, "La Bottega del Futuro", Azienda Agricola "Moretti Gertrude".

Dieci, anche i produttori della neonata Associazione "Il Fagiolo Secondo del Piano di Orvieto". Una realtà, formalmente costituitasi giovedì 20 settembre e presieduta da Fiorangelo Silvestri che, insieme ad un altro storico produttore come Costantino Pacioni e alla Condotta Slow Food Orvieto, racconterà la virtuosa esperienza di recupero e valorizzazione del Fagiolo Secondo del Piano approfondendo il metodo individuato per ovviare alle criticità legata alla coltivazione, attraverso l'impiego di macchinari.

In considerazione del breve ciclo produttivo – la raccolta del prodotto avviene a ottobre – in questa occasione non sarà ancora possibile la sua vendita diretta, "ma – assicurano dalla Condotta Slow Food Orvieto – non mancheranno ulteriori occasioni di promozione per il Presìdio che per la sua prima uscita ufficiale ha scelto la più grande manifestazione internazionale sul cibo".

"Il lavoro di ricerca eseguito presso alcuni vecchi agricoltori, insieme ad una lunga e meticolosa sperimentazione sul campo – spiegano dall'associazione – hanno permesso, partendo da un'esigua quantità di seme e mantenendo inalterati i luoghi, i tempi le principali operazioni colturali, di avere oggi a disposizione un sufficiente quantitativo di legumi per diffondere la coltivazione.

Il lavoro che è stato fatto non basterà se altri non daranno seguito a quello che, con fatica e passione, siamo riusciti a recuperare per renderlo disponibile a tutti. Il patrimonio di conoscenze, esperienze e attrezzature specifiche, alcune costruite ex novo, è un valore che siamo lieti di mettere a beneficio comune con chiunque, a partire da giovani imprenditori e cooperative sociali".