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A tavola con "Orvieto Felice", aperte le prenotazioni per il giro gastronomico "Fornoshop"

mercoledì 21 settembre 2016
di Davide Pompei
A tavola con "Orvieto Felice", aperte le prenotazioni per il giro gastronomico "Fornoshop"

Il piacere, del palato. Per saziare le voglie, dei sapori. Tra gola e malizia, senza peccaminosa lussuria, il pranzo della domenica torna ad essere una festa. Da condividere, insieme. A tavola, e non dietro uno schermo. Slittato di circa un mese, il giro gastronomico "Fornoshop" bolle in pentola da tempo. Ma, ottenuta la doratura più fragrante, è finalmente pronto a unire tutti intorno al desco. Merito della manifestazione ideata da Gianni Marchesini e da quel suo brand – "Orvieto Felice" – che, anche solo nel nome, assomiglia sempre di più ad un augurio per la città alta e strana.

"Un marchio - spiega - che si occupa della città e non solo e, in particolare, della sua emancipazione qualitativa attraverso la promozione dei settori portanti". E la creazione di eventi e iniziative, divertenti. Per chi, la città, la vive e per chi, nonostante tutto, se ne innamora ogni giorno. Perché questo nome pruriginoso? "Perché mangiare qualcosa di appena sfornato – osserva, ironico, lui – ha una caratura erotica". Ancora più provocatoria, in tempi bulimici come quelli presenti dove lo spadellamento anche televisivo è pratica sovraesposta, l'idea che ruota intorno a una costatazione semplice e incontestabile.

Il pranzo della domenica – quello in famiglia, che inizia con la pasta al sugo e termina con la pasta al cioccolato, solo dopo infinite portate – nelle famiglie italiane – Orvieto, sebbene provincia, non fa eccezione – è diventato una rarità. Soppiantato, com'è da pasti veloci, frugali, solitari, disgregati e iper-connessi che, pure nella città lenta, risentono di ritmi sincopati. Pronto a farsi "grande casa" per buongustai, golosi e girovaghi, è allora il mondo della ristorazione orvietana. Ventidue ristoranti per ventidue domeniche – da domenica 2 ottobre 2016 a domenica 26 febbraio 2017, compresa quella di Natale – alle 13 in punto, sforneranno il loro piatto forte.

Tipico? "Sicuramente attraente, ghiotto, sostanzioso. Esce sano, caldo e fumante come a casa. Il padrone di casa, il fornodivo o la fornodiva di turno, lo mostra in sala prima di sporzionarlo nei rispettivi piatti. A quel punto, non resta che mangiarlo. Ogni ristorante che ha aderito, ha scelto un piatto irresistibile. Cominciando dal primo, chi vuole può gustarseli tutti". I prezzi? "Saranno quelli che il ristorante applica generalmente per un buon primo o un buon secondo. Chi ha più fame, può sempre servirsi del menù tradizionale. La prenotazione può essere effettuata sin da ora per qualsiasi delle ventidue domeniche, direttamente ai ristoranti".

E dopo l'abbuffata, passeggiata digestiva alla scoperta di altri forni. Quelli degli undici produttori, artigiani e artisti, da poco entrati a far parte del circuito "Ceramisti di Orvieto", altro marchio di "Orvieto Felice" insieme a "Faccio Centro", che accorpa i commercianti che desiderano un luogo migliore, un'atmosfera attraente, una città unica e "Social Tasting", la degustazione di vini attraverso Facebook. Questo, il catalogo, concepito con lungimiranza bilingue, già in distribuzione nei ventidue ristoranti che aderiscono ma non solo. Questi, ristoranti, fornodivi e piatti pronti ad imbandire la tavola. Unica avvertenza: attenzione al forno. "È come il vostro migliore amico - avverte Marchesini - come vi girate, vi frega".

Trattoria dell'Orso
Via della Misericordia I, 18
0763.341642 - stefanorossetti2014@gmail.com
Fornodivo: Anna
Fonopiatto: Stinco di maiale allevato a terra, speziato, decantato 24 ore con birra cotto al forno. Contorno di patate di San Lorenzo, salvia e rosmarino

Ristorante Maurizio
Via Duomo, 78
0763.343212 - info@ristorantemaurizio.it
Fornodivo: Gianni
Fornopiatto: Agnello da latte di Montepennino al forno alle erbe aromatiche, servito con patate e cipolle sotto la cenere (con testina annessa su richiesta)

Vinosus
Piazza Duomo, 15
0763.341907 - riccardo@trattoriavinosusorvieto.it
Fornodivo: Rita
Fornopiatto: Capretto di fattoria cotto al forno, disossato condito con tartufo nero, lardellato con pancetta di Cinta Senese e avvolto in pasta sfoglia con verdure di stagione

Il Cocco
Via Garibaldi, 6
0763.342319 - info@ristoranteilcocco.it
Fornodivo: Gianna & Luba
Fornopiatto: Lasagne bianche con funghi porcini e tartufo di stagione (il ristorante sforna anche una torta di mele)

Il Malandrino
Via Garibaldi, 20
0763.344315 - 328.9727472
Fornodivo: Marco
Fornopiatto: Coniglio nostrano disossato intero cotto al forno "a porchetta", farcito con patate di San Lorenzo al finocchio

La Pergola
Via dei Magoni, 9/B
0763.343065
Fornodivo: Enrico
Fornopiatto: Gnocchi di ricotta e spinaci con ragù di cinghiale gratinati al forno

Charlie
Via Loggia dei Mercanti, 14
0763.344766 - info@pizzeriacharlie.it
Fornodivo: Claudio & Wiliam
Fornopiatto: Fettuccine all’uovo (farina macinata a pietra) ripassate al forno con ragù di rigaglie di pollo

Le Grotte del Funaro
Via Ripa Serancia, 41
0763.343276 - info@grottedelfunaro.it
Fornodivo: Alessandro
Fornopiatto: Anatra arrosto cotta al forno in porchetta, in salsa di agrumi con patate e cipolle sotto la brace

Osteria N°1
Via Ripa Corsica, 2/A
0763.341845 - info@osterianumerouno.eu
Fornodivo: Angelo
Fornopiatto: Timballo alla siciliana

Al Saltapicchio
Piazza XXIX Marzo, 8/A
0763.341805 - ristorante.saltapicchio@gmail.com
Fornodivo: Sandra & Laura
Fornopiatto: Carrè di maiale allevato a terra cotto al forno e lardellato intero al timo con patate e cipolle rosse al forno

Trattoria del Moro
Via San Leonardo, 7
0763.342763 - info@trattoriadelmoro.info
Fornodivo: Emiliana
Fornopiatto: Polpettone tradizionale cotto al forno di carne di manzo, uovo, prosciutto e verdure (inoltre, a volte, parmigiana di bieta)

Osteria di Mamma Angela
Piazza del Popolo, 2
0763.342790 - osteriadamammaangela@libero.it
Fornodivo: Miki
Fornopiatto: Lasagne con ragù di oca nostrana

L'Antica Rupe
Vicolo S. Antonio, 2/A
0763.343063 - 338.6373945
Fornodivo: Angela
Fornopiatto: Pancia di maiale cotta al forno farcita di filetto di maiale, fegatini, finocchio selvatico servita con patate alla "paracula" (spaccate a metà con finocchio selvatico)

Al Pozzo Etrusco
Piazza Ranieri, 1A/2
0763.341050 - ristorantepozzoetrusco@yahoo.it
Fornodivo: Anna Rita & Mauro
Fornopiatto: Cannelloni al forno con ragù di prosciutto di maiale di Cinta Senese in bianco

Ristorante dell'Ancora
Via di Piazza del Popolo, 5
0763.342766 - ristorante.ancora@tiscali.it
Fornodivo: Giulia
Fornopiatto: Pollo cotto al forno "a porchetta" con quaglie cotte al suo interno

Antico Bucchero
Via dei Cartari, 4
0763.341725
Fornodivo: Silvana & Andreina
Fornopiatto: Spezzatino di maialino nero maremmano rosolato e cotto al forno nel suo grasso servito con purè di patate

Al Corsica
Piazza Angelo da Orvieto, 7
347.7533949
Fornodivo: Antonio
Fornopiatto: Carrè di cinghiale rosato e lardellato cotto al forno con caponata di verdure e sformato di patate

Buca di Bacco
Corso Cavour, 299/301
0763.344792 - trattoriabucadibacco@hotmail.it
Fornodivo: Annarita
Fornopiatto: Tacchino nostrano cotto al forno con ripieno orvietano accompagnato da patate e peperoni

Capitano del Popolo
Piazza del Popolo, 7/8/9
320.9287474
Fornodivo: Valentina
Fornopiatto: Tre tipi di pane sfornati caldi: ai cereali, al grano saraceno, al rosmarino e noci accompagnati da mortadella insieme a parmigiane stagionali (alle melanzane o ai cardi o ai finocchi o agli spinaci)

I Sette Consoli
Piazza Sant'Angelo, 1/A
0763.343911 - info@isetteconsoli.it
Fornodivo: Anna Rita
Fornopiatto: Roast beef di vitello al punto rosa cotto al forno con crema di melanzane lunghe arrostite in forno e lamelle di mandorle tostate

La Grotta
Via Luca Signorelli, 5
0763.341348 - info@trattorialagrotta.eu
Fornodivo: Sandro
Fornopiatto: Piccioni nostrani al forno con il ripieno orvietano con il contorno di melanzane gratinate

Hostaria Posterula
Corso Cavour, 312
0763.341245 - 347.9141300
Fornodivo: Paolo
Fornopiatto: Pollo "ficato"* al forno con peperoni (*l'alimentazione è composta da fichi secchi macinati dopo i primi 60 giorni, secondo un vecchio metodo egizio")