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Catiuscia Marini alla festa Democratica per discutere del futuro di Orvieto. Giovedì 8 luglio ore 21,00

domenica 4 luglio 2010
Catiuscia Marini alla festa Democratica per discutere del futuro di Orvieto. Giovedì 8 luglio ore 21,00

Manovra finanziaria, sviluppo e questioni sociali e sanitarie dell'Orvietano. Questi i temi dell'iniziativa con la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini in programma giovedì 8 luglio alle ore 21 presso la festa Democratica di Orvieto.

Si parlerà anzitutto della contestatissima manovra finanziaria - costruita, per metà, con i tagli alle regioni - che trasforma il federalismo in una vuota e inutile chiacchiera. In sostanza, un insieme di provvedimenti depressivi che non intaccano i grandi centri di spesa (le regioni italiane, al netto della spesa sanitaria, incidono solo per il 7% sulla spesa pubblica totale) e che restringono enormemente gli spazi di autonomia degli enti locali.

L'Umbria risulta essere tra le regioni più penalizzate, con un taglio dei trasferimenti statali pari a 130 euro a cittadino. Prevedibili le conseguenze sui servizi alle persone in difficoltà, sulle iniziative sociali, sui trasporti, sulle misure di sostegno alle imprese, sull'ambiente. Alla fine, il conto della crisi sarà pagato dal lavoro dipendente (specie dal pubblico impiego), dagli artigiani e dalla piccola impresa e da quelli, siano essi precari, cassintegrati o disoccupati, che guardano increduli e spiazzati ad un futuro che pare riservato solo a chi se lo può permettere, e che riguarda, senza alcun dubbio, quel 10% di famiglie italiane che possiede il 45% della ricchezza complessiva. L'ampliamento della forbice tra famiglie ricche e famiglie povere ripropone un'inedita questione sociale che la politica deve avere la forza di affrontare senza eccessive timidezze.

Nel corso della serata ampio spazio sarà riservato al confronto sulle questioni che definiscono il ruolo di Orvieto e dell'Orvietano all'interno degli assi strategici del nuovo programma di governo umbro. Le nuove architetture politiche per il governo dell'area vasta, le infrastrutture viarie, la rifunzionalizzazione del patrimonio pubblico e le misure di valorizzazione dei centri storici, le politiche industriali sui rifiuti, la situazione del presidio ospedaliero di S.M della Stella, i servizi sociali per gli anziani e per i non autosufficienti rappresentano un indice, seppur incompleto, attraverso cui stabilire impegni reciproci e nuove occasioni di crescita economica e sociale.

Si parlerà, ovviamente, di lavoro e delle opportunità che giovani e imprese possono cogliere attraverso lo sviluppo della "Green Economy", un comparto produttivo che potrebbe caratterizzare in misura significativa il territorio orvietano e affiancarsi, con effetti moltiplicatori, ad altri settori come l'agricoltura, le imprese dell'elettronica e della meccanica di precisione, le costruzioni e l'artigianato di qualità.