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"L'emergenza sanitaria è anche economica". Le proposte di Orvieto 19to24

martedì 31 marzo 2020
"L'emergenza sanitaria è anche economica". Le proposte di Orvieto 19to24

"L’emergenza sanitaria è anche emergenza economica. Ad Orvieto, come nel resto d’Italia, occorrono misure per tutelare le imprese e le famiglie dalla crisi Coronavirus". Ne è convinta la capogruppo di Orvieto 19to24, Donatella Belcapo. "In questi giorni sempre animati da uno spirito di cooperazione - dice - ci siamo chiesti cosa potremmo fare per il nostro tessuto imprenditoriale e la nostra cittadinanza.

Dopo attente riflessioni ed aver esaminato le best practice adottate da alcuni Comuni italiani, abbiamo formulato una serie di linee guida che vorremmo condividere con il sindaco, Roberta Tardani, e i sindaci dei territori circostanti. La sospensione e lo spostamento dei Tributi Locali al 30 settembre 2020 è sicuramente un buon punto di partenza.

Nell’attesa di ulteriori provvedimenti governativi, tuttavia, proponiamo di seguito una lista di potenziali interventi durante e post crisi, partendo da quelli per i segmenti turistico e produttivo, che contribuiscono in gran parte al bilancio comunale:

·     Spostamento dell’imposta di soggiorno fino alla fine dell’emergenza Covid19 e/o almeno fino alla iniziale ripresa economica del comparto;

·     Sospensione del pagamento delle utenze aziendali e cancellazione delle relative tasse;

·     Spostamento al IV Trimestre 2020 di ICI, IMU, TASI, ICP, Imposta di Soggiorno e TARI, morosità e atti di accertamento di pagamento, previa valutazione stato dell’emergenza.

Misure post-crisi

Oltre ad arginare il più possibile i danni provocati dall’emergenza sanitaria, un virtuoso amministratore dovrebbe farsi portavoce verso le istituzioni politiche, bancarie e associazioni di categoria di alcune migliorie del sistema finanziario e fiscale come:

1.   Pax fiscale regionale: il 98% delle imprese ha debiti con lo Stato. Il Comune potrebbe farsi promotore di questa iniziativa per transare gli accordi necessari e ripartire da zero, evitando carichi pendenti su PMI già in difficoltà;

2.   Accesso al credito: favorirlo con garanzie statali a tasso fisso, con possibilità di forme di leasing e/o finanziamento migliorative delle attuali (no anticipo IVA, rientro in 8-10 anni invece di 5, limitazione segnalazioni CRIF);

3.   Struttura comunale finanziamenti: costituire un gruppo di lavoro per favorire l’accesso al credito o ai finanziamenti del privato con il Comune come garante. Il plafond potrebbe provenire da finanziamenti europei o gruppi di banche di territorio.

Con la speranza che la Giunta Comunale apprezzi queste nostre proposte, ribadiamo la nostra volontà a collaborare con tutte le parti politiche. Siamo certi che intavolando discussioni trasparenti, con il coinvolgimento dei cittadini e degli operatori del mercato, si possano ottenere risultati significativi per tutte le parti sociali".