politica

Appello al voto per Germani sindaco. "Una bella squadra: il Noi che fa la differenza"

giovedì 23 maggio 2019
Appello al voto per Germani sindaco. "Una bella squadra: il Noi che fa la differenza"

Un gruppo unito e impegnato in un progetto che vuole guardare avanti con coraggio. Un Pd presente sul territorio e al lavoro per Orvieto e il suo futuro. La città in questi anni è cambiata in meglio. Si è dimostrata una città capace di solidarietà e senso d’appartenenza a una comunità. Ha ritrovato con tenacia la sua anima positiva, mobilitandosi per governare le sue molteplici trasformazioni, non sempre facili, e mettendo le basi per esprimere al meglio le sue potenzialità. Sono stati promossi importanti progetti di trasformazione.

La qualità della vita è migliorata, come sono migliorate la sicurezza e la vita nei quartieri. La vita culturale si è arricchita anche grazie a un profilo di grande apertura internazionale. È cresciuto il turismo, sono cresciuti i servizi per i giovani, gli anziani, i bambini.  Tra le altre cose, attraverso le risorse del Fondo sociale europeo sono stati finanziati progetti importanti di innovazione sociale per i minori, i disabili e l’inclusione lavorativa.

E l’amministrazione ha sempre sostenuto come partner la progettualità messa in campo dal Terzo settore, completando il trasferimento del centro socio-riabilitativo l’Albero delle voci. Sono tanti i motivi per cui vale la pena confermare questa squadra e arricchire un progetto di crescita e sviluppo, che punta alla qualità, alla coesione sociale, alla parità di accesso ai servizi, alla cultura, all’innovazione.

E votare Giuseppe Germani sindaco di Orvieto e il Partito Democratico, il motore di una coalizione che si riconosce nei valori della sinistra, significa assicurare il buon governo della comunità, attraverso l’ascolto e la partecipazione, l’ambizione di affrontare le sfide, sempre nuove, che i tempi impongono e di anticipare le risposte ai bisogni delle persone. Con Germani e col Pd possiamo rendere Orvieto ancora più bella nei prossimi cinque anni.

Carlo Emanuele Trappolino