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Uil: "Il Comune ha recuperato dall'evasione fiscale solo 100 euro"

venerdì 7 dicembre 2018
Uil: "Il Comune ha recuperato dall'evasione fiscale solo 100 euro"

Solo la misera somma complessiva di 100 euro è stata recuperata dal Comune di Terni per la compartecipazione all’attività di accertamento fiscale e contributivo per l’anno 2017. Peggiorando ancora rispetto al 2016 quando aveva recuperato 515 euro e al 2015 quando aveva recuperato 1.423 euro. I dati che emergono sono alquanto deludenti, se si paragonano agli alti tassi di evasione fiscale e di irregolarità lavorativa nel nostro Paese, che secondo gli ultimi dati, ammontano ad oltre 109 miliardi di euro.

Il premio per la compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione fiscale fu introdotto nel 2010 dal Decreto Legge correttivo dei conti del mese di luglio (DL 78/2010), dove si stabiliva che  ai Comuni venisse riconosciuta la quota del 100% di quanto recuperato dei tributi nazionali (IRPEF, IVA, IRES, ecc.) per la loro compartecipazione al contrasto all’evasione fiscale e contributiva nazionale.

Con il Decreto Legislativo sul federalismo fiscale (DLGS 23/2011), che regola il fisco municipale, fu introdotto il principio strutturale del premio della compartecipazione dei Comuni al contrasto all’evasione fiscale, al 50% del recuperato. Già con il Decreto Legge dell’agosto 2011 (DL 138/2011), con l’introduzione Consigli Tributari, con il Salva Italia (DL 201/2011) e poi via, via con i Decreti Legge mille proroghe, si è stabilito che la quota, almeno fino al 2019 che resta ai Comuni per la loro compartecipazione al contrasto all’evasione, sia fissata al 100% del recuperato.
Complessivamente quest’anno i Comuni hanno recuperato per la compartecipazione al contrasto all’evasione 13,3 milioni di euro
 
La elaborazione, a cura del Servizio Politiche Territoriali della UIL diretto da Ivana Veronese,  è stata realizzata utilizzando i dati estratti dal provvedimento del Ministero dell’Interno del 6 settembre 2018.
 

 
A livello di singoli Comuni meglio di tutti la Città di Milano che lo scorso anno ha incassato 1,3 milioni di euro; Genova 967 mila euro; Prato 752 mila euro; San Giovanni in Persiceto (BO) 635 mila euro; Torino 517 mila euro; Bergamo 505 mila euro; Lovare (BG)) 457 mila euro; Reggio Emilia 447 mila euro; Baranzate (MI) 271 mila euro; Reggio Calabria 251 mila euro.
 
Deludente invece la situazione in Provincia di Terni dove solo 2 Comuni sui 33 del territorio hanno compartecipato al contrasto all’evasione fiscale. Infatti oltre al Comune di Terni ha partecipato solo il Comune di San Venanzo(450 euro).
 
Non meglio la situazione nel resto dell’Umbria se consideriamo che sui 59 comuni della Provincia di Perugia solo 4 hanno compartecipato recuperando in tutto solo 48.299 euro ( di cui  2.727 il Comune di Perugia).
 
Lo studio, realizzato da Luigi Veltro,  dimostra come  nel complesso solo il 5,7% dei Comuni ( 433 su 7.656 Comuni) hanno attivato, e molto spesso in modo insignificante, attività di contrasto all’evasione fiscale.
 
“I sindaci, commenta Gino Venturi della UIL di Terni - invece di limitarsi sempre solo a piangere per la scarsità di risorse, dovrebbero e potrebbero invece fare molto in chiave anti evasione non solo perché così si potrebbero recuperare risorse per ampliare i servizi ai cittadini o per abbassare le tasse al livello locale, ma anche perché una lotta serrata all’evasione fiscale e contributiva permette di ristabilire equità e giustizia sociale”.
 
Fonte: UIL Terni