politica

Comunisti orfani di Zeno? "Senza rancore e senza rimpianti, buona fortuna!"

lunedì 15 ottobre 2018
Comunisti orfani di Zeno? "Senza rancore e senza rimpianti, buona fortuna!"

A pochi giorni dalle dimissioni di Ciro Zeno dal PCI,  il Comitato Direttivo della Federazione di Orvieto commenta la fuoriscuta come "la naturale evoluzione di un malessere latente, già più volte emerso e sempre in circostanze precise". "Questo ultimo episodio - affermano - si pone quindi a suggello di quella che per rimanere nel tema cinematografico con cui 'l'ultimo Mohicano' ci ha deliziati, possiamo chiamare 'cronaca di una morte annunciata'.

Il Partito Comunista Italiano perde un iscritto. Se dal lato numerico questo non è un bene e avremmo fatto volentieri a meno, siamo comunque sicuri di poter andare avanti. Nel rigettare al mittente le unilaterali valutazioni, quindi contestare la opportunistica analisi, assodato che questo 'inesistente Partito' come descritto dal mittente, non è degno della prassi che si conviene a decisioni di questo tipo, con lo stesso distacco ed utilizzando lo stesso mezzo, la Federazione Comunista di Orvieto gli augura di riuscire a trovare la dimensione, o meglio la collocazione, che soddisfi le proprie aspirazioni ed ambizioni. Senza rancore e senza rimpianti, buona fortuna!

Quanto sopra è oltremodo sufficiente, per quanto ci riguarda, a commentare il fatto. Pur tuttavia, il quadro del PCI dipinto da Zeno, con ricorrenti accenni a quello locale, ci impone di aggiungere alcuni ritocchi, tali da offrire allo spettatore una immagine più chiara e completa:

• la scomparsa dei principi e degli ideali del PCI, (opinione del tutto personale di Zeno), sarebbe comunque frutto di incapacità politica del suo apparato dirigente, del quale Zeno è stato per anni componente attivo e titolare di settori chiave.

• “individualismo ed egoismo politico” sono alcuni dei mali che affliggono non la politica, ma chi la esercita. Sarebbe fin troppo facile scadere nella polemica meschina e replicare “medico cura te stesso!” Avere chiaro l'uso del pronome NOI e non IO, essere opinione, espressione e sintesi non di un singolo, ma un Partito è una valida teoria ed un insegnamento di vita! I curiosi potranno evincere palesi esempi dalla stampa cartacea ed online degli ultimi anni, dove l'IO di chi oggi enfatizza la modestia, il lavoro di gruppo e l'essere immune da tentazioni di egocentrismo, lodando la capacità di subordinare il proprio individualismo all'essere parte di un NOI, appare metabolizzato e certificato nei fatti.

• Concludiamo con due ultimi flash:
◦ “non c'è più il carro..” Il carro c'è, è un carro piccolo e forse per questo appare sfocato nel quadro. È nascosto dalle persone che faticosamente lo tirano con la medesima coerenza e sopratutto con medesima dignità e impegno. Qualcuno non riesce a vederlo perché sopra non c'è posto per sedersi, forse perché non è un “salotto” o una sala conferenze .
◦ “essere praticamente da solo” può essere una condizione di fatto oppure il non aver visto o voluto vedere quanti altri, magari con ruoli molto più umili, ma non per questo
meno dignitosi ed importanti, hanno portato il loro contributo alla causa. Si tratta solo di dove guardare e di che cosa guardare!"