politica

I Comuni di Umbria e Lazio al ballottaggio virano a destra

lunedì 25 giugno 2018
I Comuni di Umbria e Lazio al ballottaggio virano a destra

E' Leonardo Latini (Lega, FI, FdI, I Popoli della Famiglia, Terni Civica) il nuovo sindaco di Terni. Eletto nel turno di ballottaggio di domenica 24 giugno, ha conquistato la fascia tricolore imponendosi con il 63,42% contro il 36,58% dello sfidante Thomas De Luca (M5S).

A Spoleto ce la fa Umberto De Augustinis (Lega, FI, FdI, Laboratorio Spoleto, Rinnovamento) con 50,26% su Camilla Laureti (Pd, Ora Spoleto, Spoleto Sì)

A Umbertide, brinda il nuovo primo cittadino Luca Carizia (Lega, FdI, Forza Italia) con 62,51% contro il 37,49% di Paola Avorio (Pd, Progetto Umbertide, Umbertide Civica)

A Viterbo indossa la fascia Giovanni Arena (FI, FdI, Lega e Fondazione), che ottiene il 51,09% delle preferenze, a fronte del 48,91% di  Chiara Frontini (Viterbo 2020 e Viterbo Cambia).

Unica eccezione, nel Lazio, a Velletri dove il candidato di centrosinistra Orlando Pocci (Pd, Velletri Beni Comuni, Liberi e Uguali, Gente Nuova, Movimento Popolare), supera al ballottaggio Giorgio Greci (Con Voi per Velletri, Lega, FdI, Noi con Velletri, Partito repubblicano italia, Forza Velletri, Velletri in Movimento - Cuoritaliani, Il Popolo della Famiglia, Gente Libera), i dati parlano rispettivamente di 54,98% contro il 45,02%.

Commenti e reazioni.

Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria. "Il Pd ed il centrosinistra dovranno dedicare tempo, testa, cuore ad immaginare e creare un nuovo e diverso progetto alternativo, risparmiandoci le analisi del giorno dopo. Senza la solidarietà umana una comunità politica muore. In Umbria il centrosinistra è stato escluso dal ballottaggio per il Comune di Terni, dove il nuovo sindaco è Leonardo Latini, esponente della Lega, mentre è uscito sconfitto a Spoleto e Umbertide. Ringrazio Paola Avorio e Camilla Laureti per il loro impegno serio – ha scritto Marini -, per avere subito con stile attacchi di ogni tipo. Rimane la loro serietà e responsabilità. Ai sindaci Latini, Umberto De Augustinis (Spoleto), Luca Carizia (Umbertide) auguro buon lavoro".

Monsignor Giuseppe Piemontese, vescovo di Terni. "Esprimo le vive congratulazioni e auguri per l’elezione e il consenso conseguito. Queste ore sono belle e gratificanti perché sono pervase dall’orgoglio per essere stati personalmente scelti e favoriti dalla fiducia dei cittadini. Ciò comporta onore e responsabilità per essere stati chiamati al servizio alla collettività e alla città.
Il sindaco non è uomo di parte, è colui che rappresenta l’intera città nelle sue varie componenti. È al servizio del bene comune, privilegiando coloro che vivono in condizioni sfortunate e disagevoli. Un impegno non facile che richiede attenzione, ascolto, discernimento e condivisione con tutte le realtà che compongono la società. Terni ha bisogno di prospettive nuove, alte; di idealità civili, culturali, sociali e spirituali che aiutino i cittadini ad un balzo di benessere il più vasto possibile. Tutta la comunità cittadina ha bisogno di sogni e di speranza. Il sindaco, aiutato dalla Giunta e dall’intero Consiglio, sia suggeritore e catalizzatore di un progetto di progresso civile proveniente da tutti coloro che vogliono bene alla città e ai suoi cittadini. Non si abbiano remore a valorizzare il bene, seminato nel passato, e a osare programmi arditi innovativi a beneficio di tutti. I cittadini sono tutti uguali e a tutti vanno riconosciuti i diritti civici. Ma quelli più poveri e che vivono in condizioni di maggiore disagio, abbiano maggiori cure e attenzioni. Soprattutto i giovani abbiano un posto di riguardo nelle preoccupazioni dell’Amministrazione in riferimento alla loro formazione e al lavoro. La Chiesa e i cristiani si dichiarano disponibili a collaborare con le Istituzioni per promuovere il bene della cara Terni in questi tempi di grave crisi economica, istituzionale e morale. Su di te, sindaco eletto, e su tutta la città invoco la benedizione del nostro patrono San Valentino ed esprimo fin da ora la comune riconoscenza per le fatiche, che dovrete fronteggiare".

Fiammetta Modena, senatrice di Forza Italia. "Vittoria storica della coalizione Forza Italia-Lega-FdI in Umbria. Terni, governata ininterrottamente dal 1991 dal centrosinistra, torna finalmente al centrodestra. A Spoleto il Pd è stato sconfitto sonoramente dal neo sindaco De Augustinis. A Umbertide, storica roccaforte rossa, il candidato di centrodestra ha travolto il centrosinistra. Oggi dunque si mette fine al mito dell’Umbria rossa e i risultati dei ballottaggi dimostrano che i cittadini hanno preso coscienza della necessita’ di un vero cambiamento. Auguro buon lavoro ai neo sindaci Leonardo Latini, Umberto De Augustinis e Luca Latini, che si aggiungono a Fabrizio Gareggia, sindaco del comune di Cannara”.

Marco Squarta (Fratelli d'Italia, portavoce del Centrodestra nell'Assemblea Legislativa dell'Umbria. "Vittorie eclatanti come quelle ottenute a Terni, Umbertide e Spoleto dal 'Centrodestra pigliatutto' sbriciolano il dominio del Partito democratico in Umbria, una regione che non è più rossa": così, in una nota, il portavoce del Centrodestra nell'Assemblea legislativa Marco Squarta. "Le recenti elezioni amministrative consegnano all'Umbria un risultato storico a dimostrazione che il Centrodestra unito, rappresentato da candidati credibili, può sferrare attacchi letali a sistemi politici molto ben radicati in città traumatizzate da gestioni assai discutibili - spiega Squarta -. L'esito dei ballottaggi ci conferma la caduta degli ultimi baluardi della Sinistra in roccaforti storiche come Umbertide e la città delle acciaierie, dove, evidentemente, la classe dirigente al potere è stata capace di alimentare solamente se stessa mediante politiche autoreferenziali avvelenate dal fiele dell'onnipotenza". Attraverso una nota il capogruppo di Fratelli d'Italia spiega che "la regione sta finalmente cambiando pelle. Hanno vinto i temi della sicurezza, del lavoro e della legalità, argomenti sui quali gli umbri non sembrano più disposti a trattare". "Ora - dichiara il portavoce del Centrodestra a Palazzo Cesaroni - proseguiremo il nostro lavoro garantendo il massimo impegno per realizzare quel cambiamento tanto atteso, esattamente come è riuscito a fare con straordinari risultati Andrea Romizi a Perugia. Nella prossima turnata si deciderà il futuro di città importanti come, appunto, Perugia, Foligno, Marsciano, Castiglione del lago e Gualdo Tadino - conclude Squarta -. Manterremo la promessa fatta ai nostri elettori di prenderci la Regione nel 2020, il nostro obiettivo è liberare l'Umbria".

Partito Comunista - Umbria. "I risultati dei ballottaggi che si sono tenuti domenica 24 giugno a Terni, Spoleto e Umbertide erano largamente attesi. Lo schema individuato all'indomani delle elezioni politiche e della tornata amministrativa del 10 giugno si ripete: il centrosinistra, in alcuni casi alleato con settori del centrodestra "moderato", è stato severamente punito dall'elettorato, che ha preferito scegliere l'originale rispetto alla copia. La bancarotta politica del PD ha trascinato con sé nella disfatta le tutte le formazioni della sinistra opportunista, che nei tre maggiori centri umbri non hanno raccolto consensi sufficienti neanche per essere rappresentate nei consigli comunali. Al di là delle dinamiche elettorali interne all'alleanza gialloverde, in cui la destra guadagna consensi mentre il Movimento 5 Stelle perde ovunque era presente, questo è il risultato di anni in cui il PD e i suoi alleati hanno attuato politiche di macelleria sociale, portando un attacco senza precedenti ai diritti sociali delle classi popolari, consegnandole così alla rabbia e al fascismo.

Dopo aver condotto una campagna elettorale cavalcando il malcontento su temi come l'immigrazione e la sicurezza per accaparrarsi il massimo consenso, le amministrazioni che escono da questi ballottaggi, come il governo nazionale grilloleghista, sono già pronte a tradire le loro promesse elettorali e ad allinearsi in continuità con le politiche delle amministrazioni precedenti, rientrando nella gabbia del pareggio di bilancio e delle politiche di austerità e privatizzazione dei servizi imposte dall'UE a tutto vantaggio del trasferimento di enormi risorse finanziarie verso il capitale privato. Possiamo aspettarci dinamiche identiche a quelle già viste a livello nazionale: per nascondere l'inattuabilità dei loro mirabolanti programmi dall'interno di quella gabbia, le amministrazioni leghiste continueranno ad agitare lo spauracchio dell'immigrazione e della sicurezza e ad alimentare l'odio sociale riducendo gli spazi di agibilità politica di ogni vera opposizione.

La fase di drammatica arretratezza in cui ci troviamo non si contrasta, come fanno alcuni circoli marginali della cosiddetta "sinistra radicale", additando istericamente quelli che considerano i colpevoli di una disfatta che viene da lontano e che non può essere invertita con inutili ammucchiate elettorali. In quest'ottica, i comunisti umbri continueranno a lavorare per consolidare il proprio radicamento sul territorio e contrastare le politiche reazionarie sostenendo le lotte dei lavoratori, degli studenti, dei disoccupati e dei pensionati, rivendicando l’autonomia della lotta della classe operaia e delle fasce popolari contro l’UE e la NATO e lavorando instancabilmente nella costruzione di un’alternativa di classe che possa esprimere i reali interessi delle classi subalterne. Questa alternativa si chiama Socialismo".

Partito Socialista - Umbria. "Dopo la disfatta alle ultime elezioni politiche, il centrosinistra umbro subisce innegabilmente un’altra sconfitta anche alle amministrative, ma non tutto nella nostra regione è addebitabile al trend nazionale, come dimostrano i casi di Terni e Umbertide, dove la consiliatura è terminata in anticipo a causa delle divisioni interne al Partito democratico. A Spoleto l’apparentamento ha dimostrato che la somma matematica non corrisponde a quella politica. Da tempo, come socialisti, sosteniamo la necessità di rilanciare una coalizione riformista che nel corso degli anni si è andata sempre più deteriorando e disgregando sul piano politico e programmatico. Pensiamo che il Partito democratico avrebbe fatto bene a valorizzare le forze politiche della coalizione, a vantaggio del pluralismo e della rappresentanza. Si è preferito scegliere di perseguire un disegno egemonico, che forse ha saputo conquistare solo qualche singolo esponente politico, ma non certo gli elettori, ormai sempre più delusi. Del resto, le poche affermazioni positive per il centrosinistra si sono avute, non per caso, solo nei Comuni in cui si è saputo valorizzare il pluralismo all’interno della coalizione. Il Psi dell’Umbria non intende arrendersi dinanzi al declino politico della coalizione ed intraprenderà sin d’ora tutte le iniziative necessarie per il rilancio effettivo dell’area riformista nella nostra regione. In tal senso rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche e civiche che condividano con noi l’esigenza di contrastare le derive populiste e massimaliste sempre più presenti anche nei nostri territori".

Confindustria Umbria - Sezione Spoleto. "Gli imprenditori della sezione Spoleto-Valnerina di Confindustria Umbria rivolgono al neoeletto sindaco della città Umberto De Augustinis un augurio di buon lavoro convinti che saprà mettere la sua esperienza e la sua capacità al servizio della città e del territorio. “Siamo consapevoli – sottolinea Laura Tulli, presidente della Sezione territoriale di Confindustria Umbria – delle complessità che il primo cittadino, insieme alla giunta comunale, sarà chiamato ad affrontare e dell’impegno che il ruolo richiede. Abbiamo già avuto modo di rappresentare nel corso della campagna elettorale, le azioni prioritarie per il sistema produttivo. La nostra Associazione – aggiunge la presidente Laura Tulli – conferma la più ampia disponibilità a collaborare per dare il proprio contributo allo sviluppo del territorio e per rinnovare quel senso di comunità indispensabile per assicurare la partecipazione dei cittadini alla vita della città. Crediamo fortemente che l’impresa, recuperando la sua centralità, possa rappresentare un fattore di rilancio economico ma anche di sviluppo sociale”.