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Liste d'attesa. M5S Orvieto: "Andiamo avanti insieme al Ministero della Sanità"

martedì 19 giugno 2018
Liste d'attesa. M5S Orvieto: "Andiamo avanti insieme al Ministero della Sanità"

Sulla questione liste d'attesa nella sanità c'è stata l'immediata presa di posizione della amministrazione comunale per bocca del sindaco Germani che, non smentendo quanto affermato dalla capogruppo Vergaglia del MoVimento 5 stelle, ha convocato la Giunta per le opportune verifiche. La richiesta da parte pentastellata era semplice: confermare il trasferimento dei lavori di Commissione sanità alla regione in modo che potessero essere inclusi tra i documenti da inviare al Ministero Grillo che sta raccogliendo, per l'appunto, le informazioni relative alle problematiche delle liste d'attesa sanitarie.

Invece Stefano Moretti, a suo tempo assessore alla sanità regionale, è intervenuto in maniera inutilmente polemica, con un lungo intervento in cui da un lato sminuisce ogni contributo e paragona a degli insetti dalla vita breve i rappresentanti eletti M5S a cui intima di tacere e dall'altro lato ha tenuto a ricordare a Lucia Vergaglia che dopo il cambiamento del titolo quinto della Costituzione è la regione stessa a dover legiferare sulla organizzazione sanitaria Umbra. Quest' ultimo punto è vero. E ciò significa che non si può incolpare Roma e lo Stato centralista per il fatto che analisi e visite specialistiche vengono prenotate a distanza di molti mesi e che spesso e volentieri capita di osservare la necessità di rivolgersi al privato. Ma tutto ciò Moretti, il quale è stato assessore regionale proprio alla Sanità, lo sa fin troppo bene.

"Innanzitutto bisogna riconoscere che sia il sindaco che l'assessore emerito Moretti che con la loro levata di scudi ed il loro "Non disturbate il manovratore!" hanno fatto capire quanto sia sensibile l'argomento liste d'attesa nella sanità e quanto sia importante invece ogni approfondimento. Al sindaco Giuseppe Germani, che giustamente ha richiamato la Giunta per completare le procedure di invio alla Regione della relazione contenente le nostre proposte, così come approvato all'unanimità dal Consiglio comunale, voglio ricordare lo spirito di leale collaborazione con cui non solo la nostra ma anche le altre forze politiche hanno voluto contribuire sin dal 2015 per contribuire ad approfondire le criticità delle liste che si allungano sempre di più e, soprattutto, che non fu soltanto la politica a partecipare ma anche e con responsabilità molti degli enti preposti fra cui non dimentichiamolo regione, direzione sanitaria ed ASL oltre ai vari esperti ed ai contributi delle associazioni e dei comitati.

Spiace invece che tale impegno leale costruttivo non è gradito all'assessore emerito Moretti il quale in maniera a dir poco sgarbata interviene per insultare paragonando la sottoscritta, che tra l'altro conosce personalmente, ad un insetto e questo, in mancanza di scuse, per me è resta una maniera poco rispettosa di relazionarsi. Tuttavia non mi voglio nascondere dietro questa circostanza inurbana per evitare di rispondere sui fatti a differenza proprio di Moretti che invece ha preferito fare una lezioncina di diritto pubblico per principianti al fine di fornire una interpretazione "pro domo sua" della Costituzione. Chiunque avesse avuto la pazienza di entrare nel merito dei meccanismi istituzionali saprebbe che invece è preciso dovere del ministro l'attività ispettiva e l'attività di coordinamento attraverso i vari organi dello Stato e ed è nell'esercizio dei pieni poteri ed attribuzioni sollecitare alle regioni di rendere informazioni delle situazioni e dei problemi dei territori come ad esempio il nostro.

Il ministro Grillo in questo ha adempiuto il proprio dovere con diligenza ed immediatezza, avviando la procedura con una apposita circolare. Dov'è lo scandalo? Qual è il problema per il quale un un lavoro di studio di una commissione espressione del Consiglio Comunale di oltre 2 anni, condiviso, sottoscritto, approvato ben due volte e largamente apprezzato, non possa essere tra gli elementi di valutazione? Forse il problema è che sia il ministro che il consigliere comunale sono entrambi del MoVimento 5 Stelle? E comunque va detto con chiarezza che un ministro della Repubblica laddove osservi delle storture debba agire quantomeno nel richiedere di raddrizzarle, arrivando su nella catena di responsabilità finanche a destituire chi impedisca cambiamenti in meglio. Inoltre essendo suo dovere rimuovere le differenze tra le regioni può e deve intervenire ad ogni livello e lavorare nell'eliminare i problemi e gli ostacoli che portano i nostri cittadini a dover aspettare troppi mesi rispetto ad altri territori per una analisi oppure una visita specialistica. Ci mancherebbe quindi che non possa chiedere alle regioni, in forza ad esempio di tagli o di premi, di legiferare in modo da rimuovere certe burocrazie ed applicare quelle buone pratiche che si è osservato essere più funzionali nelle regioni, non la nostra, con Rating più basso di durata delle attese sanitarie. Ma questo l'assessore emerito dovrebbe saperlo tuttavia, sinceramente, non voglio esprimermi sul fatto che è peggio se non lo sappia o che sapendolo che non lo dica".

Lucia Vergaglia, capogruppo Movimento 5 Stelle, Consiglio Comunale della città di Orvieto