politica

Passeggiata della Sicurezza. Cobas e Assemblea Antifascista: "No alla giustizia fai da te"

giovedì 19 aprile 2018
Passeggiata della Sicurezza. Cobas e Assemblea Antifascista: "No alla giustizia fai da te"

"La Confederazione COBAS e l’Assemblea Antifascista dell’Orvietano esprimono profonda preoccupazione per l’ulteriore sedicente 'Passeggiata della Sicurezza' organizzata nei nostri territori da gruppi politici dichiaratamente neofascisti, collegati a livello nazionale ed internazionale a gruppi neonazisti. Questa volta, sono state alcune vie della zona nuova di Porano ad ospitare la farsa vergognosa, che ha visto sfilare in atteggiamenti pretestuosi 10-12 neofascisti provenienti da fuori, a “scortare” 3-4 persone residenti in loco.

La consapevolezza di quest’ultimi rispetto alla reale natura politica dei loro “occasionali accompagnatori” è stata ampiamente verificata; a distanza di qualche giorno dall’iniziativa, soltanto una di queste persone ha ritenuto opportuno dissociarsi, avendo evidentemente compreso che le sue buone intenzioni di fare qualcosa di utile per il paese, erano state strumentalizzate nel senso peggiore del termine. Nei mesi scorsi a Porano si erano infatti verificati alcuni furti nelle abitazioni, e nel dibattito pubblico, anche via social, qualche residente lamentava la scarsa attenzione sul tema da parte di “chi di dovere”. Il Comune di Porano nel mese di Marzo aveva organizzato un incontro pubblico.

Altresì, la ronda travestita da passeggiata di lunedì 16 aprile, è stata curata nelle questioni formali per l’utilizzo del suolo pubblico, con P.S. e Comune di Porano, da neofascisti orvietani, ed è questo l’aspetto che sconcerta di più. Attività di gruppi politici che a norma di legge non dovrebbero nemmeno esistere, vengono tollerati e finanche autorizzati da P.S. ed enti locali; neosquadristi che con il pretesto di “sensibilizzare”, di fatto si propongono per la risoluzione di problematiche sociali. Il degrado culturale prima ancora che sociale, favorisce il qualunquismo più becero e i benpensanti che vorrebbero l’ “uomo forte” al comando; e il sonno della ragione genera mostri. Nonostante il territorio di Orvieto abbia sane radici antifasciste, il contesto generale a tutti i livelli è profondamente mutato in peggio, in particolar modo nell’ultimo decennio. Per tali ragioni non è più possibile rimanere indifferenti: occorre mobilitarsi ancora, nelle strade, nelle piazze, nelle scuole, nei luoghi di aggregazione e di cultura.

Prossimo appuntamento: Festa della Liberazione. Orvieto, 25 aprile. Giardini Albornoz musica, presentazione di libri, video, laboratori per bambini, live painting. Con l’auspicio che i Comuni del comprensorio orvietano vogliano accogliere quanto prima l’invito dell’assemblea regionale (delibera n.229 del 27-02-2018) che sollecita tutti i Comuni dell’Umbria ad adottare specifici atti, per vietare l’utilizzo di spazi ed aree pubbliche o di proprietà comunale a formazioni dichiaratamente neofasciste e neonaziste".

Fonte: Cobas