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"Il Liceo Artistico non è merce politica di scambio"

martedì 20 febbraio 2018
"Il Liceo Artistico non è merce politica di scambio"

Parlare del Liceo Artistico, senza chiedere un parere al Liceo Artistico. Non è piaciuta ai docenti della scuola la lettera aperta inviata al sindaco Giuseppe Germani sul futuro dell'istituto da un gruppo di cittadini e da alcuni rappresentanti politici, al punto da parlare di "false notizie, tanto funzionali in politica in questi giorni" e da vedersi "costretti a puntualizzare ancora, per fare chiarezza una volta per tutte, sull'annosa questione della vecchia sede storica".

"Prima di tutto - affermano dalla Scuola - il Liceo Artistico si sente a casa nella ex Palazzina Comando, quindi è già a casa. Non si sente precario e non aspira, allo stato di cose, a nessun cambiamento. Per quanto riguarda i nostri laboratori, sono tutti funzionanti, aggiornati e digitalizzati e permettono un pieno svolgimento dell'attività didattica grazie alle nuove tecnologie acquisite e si trovano tutti all'interno dell'edificio. Non siamo, quindi, precari.

È inoltre singolare leggere tra i nomi dei firmatari quelli di persone che non sono mai entrate nella nostra sede della ex Palazzina Comando ed è beffardo leggere, tra i nomi dei firmatari, quello di chi accelerò il nostro trasferimento senza tutelarci con alcuna assicurazione scritta di un futuro rientro. Perché, quando era ancora aperta la trattativa con la Curia, non si sono espressi caldeggiando il nostro ritorno a casa? E se ci fosse un tavolo tecnico, perché non inserire e consultare anche noi, che siamo parte in causa?".