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Destinazioni d'uso per Villa Valentini e Casale Trentavizi. Strade al demanio, sì del Consiglio

venerdì 16 febbraio 2018
Destinazioni d'uso per Villa Valentini e Casale Trentavizi. Strade al demanio, sì del Consiglio

Il Consiglio Comunale di Orvieto ha approvato giovedì 15 febbraio all’unanimità dei presenti l’acquisizione a titolo gratuito e l’accorpamento al demanio stradale di quote intere o parti di sedime delle seguenti strade già in uso pubblico da oltre un ventennio a favore dell’intera collettività: via Adda, via Sesia, via Ticino, via Trebbia, via Isonzo, via Bradano e via Aniene in località Sferracavallo, da classificare amministrativamente con le procedure previste dalle norme vigenti con il conseguente incremento del patrimonio immobiliare dell’ente.

Nell’illustrare l’atto, l’Assessore ai Lavori Pubblici Floriano Custolino ha evidenziato, tra l’altro, che nella ricognizione per la stesura dell’aggiornamento dello stradario comunale, l’Amministrazione ha avviato un procedura per il conseguimento dei seguenti obiettivi: identificare ed accertare la natura e lo stato giuridico delle strade ricadenti all’interno del territorio amministrativo dell’Ente; classificare le strade accorpate dal demanio ed appartenenti all’ente; classificare le strade di proprietà privata diventate parte integrante del traffico pedonale e veicolare ove si è costituito, giuridicamente il diritto di uso pubblico; classificare le strade private ad uso pubblico ricadenti fuori dei centri abitati; Identificare le strade di proprietà privata ad uso privato ricadenti dentro e fuori il centro abitato; identificare i tratti di strada di proprietà privata ad uso pubblico ricadenti dentro il centro abitato e ricercare il titolo giuridico idoneo al trasferimento della proprietà a nome del Comune di Orvieto e successivo accorpamento al demanio comunale, a seguito di valutazione ed analisi dei costi e benefici nell’interesse della collettività.

Da una prima indagine sul regime giuridico delle strade ricadenti all’interno del territorio amministrativo del Comune di Orvieto, sulla base della loro rappresentazione nella cartografia catastale, delle informazioni rilevate in sede di inventariazione del patrimonio stradale comunale, della individuazione nel piano regolatore, delle servitù rilevate di fatto esistenti, è stata rilevata specificatamente nel centro abitato di Sferracavallo l’esistenza di diverse strade di proprietà privata classificate o da classificare “comunali” per le quali è stato intrapreso l’accorpamento al demanio comunale.

Si tratta di viabilità realizzate negli anni 60/70 al momento delle concessioni delle autorizzazioni di edificazione dei lotti ad uso residenziale, “vincolando” i singoli proprietari a formare le viabilità di distribuzione della zona urbanizzata, nella fascia antistante i singoli lotti. L’aggiornamento dell’elenco delle strade comunali venne approvato del 1973 ma negli anni 2000/2001 venne approvata la procedura per la definizione giuridica di tali superfici, rivelatasi tuttavia particolarmente onerosa.

Successivamente, lo strumento della straordinaria revisione catastale ha dato facoltà agli Enti Locali, di disporre, con proprio provvedimento, l’accorpamento al demanio stradale delle porzioni di terreno utilizzate ad uso pubblico, ininterrottamente da oltre 20 anni, previa acquisizione del consenso dei proprietari a titolo gratuito, dove nel corso degli anni sono stati operati diversi interventi di manutenzione da parte della Pubblica Amministrazione.

In tal senso da parte del Comune, è stata avviata un’attività di informazione sulla situazione giuridica venutasi a creare e di consultazione con i soggetti interessati proprietari delle aree, finalizzata a conseguire congiuntamente un percorso di regolarizzazione patrimoniale proponendo, nel caso, l’attivazione della procedura di accorpamento al demanio e a seguito dei vari incontri, i proprietari delle singole porzioni di aree messe liberamente a disposizione della collettività e già oggetto di definizione catastale, hanno presentato istanza di cessione gratuita.

In sede di dibattito, il consigliere del gruppo PD Paolo Maurizio Talanti ha ringraziato le famiglie che hanno segnalato le particelle originarie in una positiva esperienza di collaborazione di quartiere, famiglie che hanno collaborato alla realizzazione di un lavoro difficile che ha rivendicato per collazionare tutte le varie particelle. Ha concluso auspicando la sistemazione dei vari impianti e lavorazioni che insistono nella zona.

Nella replica, l’Assessore ai Lavori Pubblici ha detto che non è l’unica regolarizzazione di tratti privati aventi uso pubblico, quindi ha invitato anche le amministrazioni future ad attivarsi per completare tale operazione su tutto il territorio comunale.

Nella stessa seduta, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità dei presenti il documento istruttorio dell’Ufficio Urbanistica in cui, ai sensi dell’art. 91 “Interventi relativi agli edifici esistenti” della L.R. n. 1/2015 “Testo unico governo del territorio e materie correlate”, si individua l’edificio denominato “Villa Valentini” in località San Faustino ricadente in zona agricola E2 “Aree agricole collinari a prevalente indirizzo di conservazione paesistica”, sotto zona E2c “Aree agricole con insediamento residenziale diffuso” del vigente PRG, come edificio “in cui sono consentite destinazioni d’uso per attività di servizi con esclusione di quelle commerciali”.

L’atto è stato illustrato dall’Assessore all’Urbanistica che ha richiamato la richiesta del Legale rappresentante della Società Agricola San Michele S.r.l., il quale ha chiesto che l’immobile venga censito come edificio in cui sono consentite destinazioni d’uso per attività di servizi ad eccezione di quelle commerciali in quanto nell’ambito in cui ricade la struttura sono presenti tutte le opere infrastrutturali necessarie alle destinazioni d’uso per attività di servizi.

Il Consiglio Comunale ha approvato poi all’unanimità dei presenti il documento istruttorio dell’Ufficio Urbanistica in cui, ai sensi dell’art. 91 “Interventi relativi agli edifici esistenti” della L.R. n. 1/2015 “Testo unico governo del territorio e materie correlate”, si individua l’edificio denominato “Casale Trentavizi” in località Corbara n. 55 ricadente in zona agricola del vigente PRG, come edificio “in cui sono consentite destinazioni d’uso per attività di servizi con esclusione di quelle commerciali”.

L’atto è stato illustrato dall’Assessore all’Urbanistica che ha richiamato la richiesta del dell’amministratore unico della società “Tenuta di Dragone” S.a.s., il quale ha dichiarato che l’immobile è dotato di un sistema di smaltimento delle acque reflue ed è in corso di definizione con la SII il progetto per il collegamento al pubblico acquedotto, con la richiesta che venga censito come edificio in cui sono consentite destinazioni d’uso per attività di servizi ad eccezione di quelle commerciali in quanto nell’ambito in cui ricade la struttura sono presenti tutte le opere infrastrutturali necessarie alle destinazioni d’uso per attività di servizi.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Orvieto