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Contributo all'Associazione Lea Pacini, botta e risposta in Consiglio

mercoledì 20 settembre 2017
Contributo all'Associazione Lea Pacini, botta e risposta in Consiglio

Il Consiglio Comunale, dopo mesi di attesa, ha trattato la questione della erogazione di contributi economici ad associazioni locali per l’organizzazione di eventi culturali, sollevata dall’interrogazione del consigliere, Andrea Sacripanti. Il capogruppo del Gruppo Misto ha posto l’attenzione proprio sull’attività svolta dall’Associazione “Lea Pacini” per la conservazione, restauro, manutenzione e promozione dei costumi del Corteo Storico della Città giudicando non appropriato il sostegno economico riconosciuto dal Comune.

Due i quesiti posti da Sacripanti. Uno al sindaco in qualità di presidente del CdA dell’associazione “Lea Pacini” nel quale si chiede: “se è vero che l’Associazione ‘Lea Pacini’ non abbia ancora ricevuto alcun contributo dal Comune e, in caso affermativo, le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a non riconoscere, ad oggi, alcun sostegno economico nonostante l’impegno profuso in questi mesi dallo stesso Comune nel sostenere svariate iniziative in ambito culturale e turistico” e “se non ritenga che il contributo risultante dal PEG, non ancora erogato, di 5.000 euro sia esiguo e comunque non idoneo ad assicurare lo svolgimento delle attività svolte dall’Associazione specialmente se paragonato ai contributi economici già elargiti dal Comune in favore di altri Enti e Associazioni”.

Il secondo al presidente del consiglio comunale, Angelo Pettinacci, chiedendo: “se non ritenga opportuno convocare con urgenza una Commissione capigruppo al fine di chiamare in audizione i rappresentanti del Comitato di Gestione per discutere delle problematiche legate alla gestione ed alla promozione dei costumi del Corteo Storico con particolare riferimento alle criticità legate alla loro manutenzione e restauro, all’individuazione di una nuova sede più idonea per la loro conservazione, all’istituzione di una struttura museale che possa favorire la loro esposizione per lunghi periodi dell’anno a beneficio dei turisti che visitano la nostra Città”.

Il consigliere di minoranza ha fatto presente che “in questi ultimi mesi si è assistito a numerosi e sostanziosi contributi economici elargiti dal Comune di Orvieto in favore di associazioni cittadine per l’organizzazione di eventi culturali quali, tanto per fare alcuni esempi: Umbria Jazz Winter con 16.500 euro, FIOF con 10.000 euro (7.500 cash e utilizzo gratuito di strutture comunali), Ludi della Fortezza con 10.000, Orvieto4ever con 18.500, Atomic Garden con 4.000, Orvieto Tango Festival con 5.000, Arte e Fede con 7.500”.

“Riconoscendo all’Amministrazione Comunale il merito di voler sostenere iniziative che possano incrementare la competitività di Orvieto in ambito culturale e turistico e tralasciando in questa sede il giudizio sulla valenza di alcune delle manifestazioni finanziate dal Comune, non tutte per la verità degne di particolare attenzione, e sull’opportunità e la congruità di buona parte dei contributi in questione, ciò che preme segnalare - ha detto Andrea Sacripanti - è che a fronte di un così vistoso allentamento dei cordoni della borsa da parte degli amministratori, l’unica Associazione ad essere stata esclusa finora dai benefici economici sembrerebbe essere l’Associazione ‘Lea Pacini’ che gestisce ed ha in cura i costumi del Corteo Storico, inestimabile patrimonio della Città di Orvieto”.

Sacripanti ha posto l’evidenza sul fatto che: “Nonostante le reiterate richieste di contributi avanzate dal Comitato di gestione dell’Associazione ‘Lea Pacini’, anche a fronte della pessima condizione in cui versano molti dei costumi, che quindi necessiterebbero di restauri tanto urgenti quanto costosi, l’Amministrazione Comunale, almeno a quanto risulta al sottoscritto, ha opposto l’ingiustificato diniego ad un proprio sostegno economico. In verità, dall’esame del Piano Economico di Gestione, risulta stanziata in favore dell’Associazione ‘Lea Pacini’ l’esigua cifra di 5.000 euro che, almeno fino a luglio, non era stata erogata e che risulta, in ogni caso, del tutto insufficiente per fare fronte all’ingente mole delle attività svolte dalla stessa Associazione”.

“Non solo - ha concluso il capogruppo d’opposizione -, ormai sono anni che il Comitato di gestione denuncia come non più sostenibile la permanenza dei costumi all’interno della Caserma Piave, luogo fatiscente e pieno di umidità, causa principale del degrado in cui versano molti dei costumi, quindi le Istituzioni dovrebbero prendere contezza del fatto che una sede idonea metterebbe al riparo dal rischio di degrado di questo bene. I costumi stanno marcendo e la città non si può permettere questo. Perciò mi indigno se vedo che la stessa cifra viene data ad altre attività che sono diversamente meritorie rispetto al Corteo Storico. Chiedo una riunione della commissione capigruppo con i vertici dell’Associazione per capire le vere esigenze di chi ogni giorno ha a che fare con il Corteo storico di Orvieto”.

A rispondere al corposo quesito è stato il sindaco, Giuseppe Germani ricordando che: “nell’associazione c’è un nuovo vertice con il quale abbiamo iniziato ad affrontare alcune questioni che l’associazione ha, mettendole all’interno di un progetto di finanziamento che investe più Istituzioni. La caserma non è idonea allo stato attuale, ma in un’ottica di rifunzionalizzare l’ex caserma, potrebbe esserlo. Abbiamo concordato di fare delle azioni di mitigazione perché in tempi brevi è impossibile individuare un luogo per una nuova destinazione. Nessuno dell’associazione ha mai riferito che i costumi stanno marcendo. Stiamo cercando di fare ogni cosa possibile. Il quantum del contributo certamente non è molto ma è quello che quest’anno era possibile e comunque sono in liquidazione. Ricordo anche per tanti anni il problema non è stato affrontato perciò vediamo se, nel prossimo anno con il bilancio 2018, avremo maggiori risorse a disposizione”.

Il Cconsigliere. Andrea Sacripanti si è dichiarato: “non soddisfatto, anzi indignato. I vertici dell’associazione il Sindaco li ha chiamati dopo il 20 luglio, quando ho dato alla stampa questa interrogazione. Nessuno dice che avete fatto male a dare dei contributi ad altri soggetti, ma reputo che quelli dati al Corteo Storico sono gli stessi dati a ‘Tango Festival’, avete messo cioè sullo stesso piano cose profondamente diverse rispetto alla tradizione della nostra città. Più che gli altri Enti è il Comune che si deve mettere in gioco in prima istanza”.