politica

"Campioni di coerenza, il Pd vota una linea politica e il sindaco la disattende"

venerdì 4 agosto 2017
"Campioni di coerenza, il Pd vota una linea politica e il sindaco la disattende"

In data 18 aprile 2017, in occasione dell’approvazione del bilancio preventivo, il PD presentava una risoluzione in Consiglio Comunale con la quale si dava mandato al Sindaco ed alla Giunta di: “predisporre tutte le azioni e gli atti necessari affinché la conduzione di tutte le attività e tutti gli asset come le politiche turistiche, dell’accoglienza turistica e culturale, del decoro, del recupero crediti e, comunque, di tutti i servizi dati all’esterno, vengano riportati sotto la responsabilità e la gestione diretta dell’Amministrazione”.

Con questa risoluzione il Segretario locale del PD, unitamente ai tre Consiglieri di riferimento, cercava di uscire dall’angolo politico, oltre che tentare di invertire la linea strategica della maggioranza che amministra Orvieto in merito alla importantissima questione della gestione dei beni pubblici e delle realtà associative di diretta emanazione comunale. La risoluzione aveva come finalità politica quella di imporre a Germani una netta inversione di rotta, attraverso una immediata retromarcia sulle esternalizzazioni di numerosi ed importantissimi beni e servizi pubblici. Approvata la risoluzione - anche con il voto del Sindaco (sic!) - ci saremmo aspettati che le richieste di riportare queste realtà sotto la gestione diretta dell’Amministrazione venissero realizzate senza indugio e con coerenza.

Tra l’altro, una linea politica e strategica che noi abbiamo sempre sostenuto e che riteniamo possa essere l’unica strada per costruire un progetto complessivo di sviluppo fondato sulla ottimizzazione della gestione dei beni pubblici e sulla valorizzazione delle risorse artistiche e culturali della nostra città, oltre che a tutela delle molte professionalità di elevata qualità che in queste realtà vi lavorano.

Ed invece, il Sindaco e Giunta hanno fatto completamente il contrario di quanto disponeva la risoluzione presentata dal PD, tanto che - dal 18 aprile in poi - lo stesso Sindaco e la stessa Giunta hanno predisposto bandi per la esternalizzazione di moltissimi beni e servizi come la biglietteria del Pozzo di San Patrizio, la gestione del Teatro Mancinelli, la gestione della Torre del Moro, la gestione del Palazzo dei Congressi, la gestione a terzi per il controllo e per i servizi dei parcheggi e la gestione della Scuola di Musica.

Siamo al paradosso: il PD vota una determinata linea politica ed il Sindaco – anch’esso PD – disattende totalmente quella linea, compiendo atti ufficiali che vanno in direzione completamente contraria. Nessuno parla, nessuno chiede conto: silenzio assordante dalle parti di Via Pianzola. Ma, d’altronde, le varianti al PRG hanno una grandissimo potere taumaturgico e cancellano del tutto quel poco di coerenza rimasta.

Stefano Olimpieri
Capogruppo "Identità e Territorio"