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Centro di accoglienza di Tordimonte, Olimpieri (IeT) vuole vederci chiaro

mercoledì 21 giugno 2017
Centro di accoglienza di Tordimonte, Olimpieri (IeT) vuole vederci chiaro

E' indirizzata al presidente del consiglio comunale e all'assessorato competente l'interrogazione con cui il capogruppo di "Identità e Territorio" Stefano Olimpieri" chiede conto di quanto accaduto al Centro di Accoglienza di Tordimonte. Di seguito l'atto in forma integrale:

Il sottoscritto Consigliere Comunale del gruppo consiliare "Identità e Territorio"

premesso che:
- da fonti giornalistiche si apprende che il “centro di accoglienza” ubicato ad Orvieto, frazione di Tordimonte, e che ospitava quindici immigrati clandestini, è stato chiuso in conseguenza ad un provvedimento della Prefettura di Terni;

- sembra che le ragioni di questo provvedimento siano da imputare a carenze igienico-sanitarie e poca pulizia nelle stanze: sembrerebbe anche che alcuni di questi immigrati siano stati segnalati dalle Forze dell’Ordine per alcuni reati legati allo spaccio di droga;

- in conseguenza alle motivazioni che hanno portato la chiusura del “centro di accoglienza” di Tordimonte, occorre che le Istituzioni prendano atto che il Protocollo di intesa tra Prefettura, ANCI e Sindacati ha sostanzialmente fallito, così come hanno fallito i percorsi educativi e di integrazione, se è vero – come è vero - che non c’è stata la benché minima integrazione: anzi, a maggior ragione di quanto sopra affermato, risulta chiaro che il fallimento è da considerarsi conclamato, visto che alcuni di questi quindici clandestini sono stati addirittura segnalati per reati legati allo spaccio;

- occorrerebbe anche capire quali sono gli Enti che vigilano sulla intera gestione di questi “centri di accoglienza”, visto la rilevanza delle risorse pubbliche che vengono erogate sono molto rilevanti e considerato che questi immigrati – fino a quando non ricevono il permesso di soggiorno o lo status di rifugiato – risultano clandestini a tutti gli effetti;

per quanto esposto in premessa,

CHIEDE

- se è vero che il “centro di accoglienza” di Tordimonte sia stato chiuso;
- se è vero che le motivazioni della chiusura siano la conseguenza di scarsa igiene e di criticità nel settore sanitario;
- se è vero che alcuni di questi quindici immigrati clandestini siano stati segnalati dalle Forze dell’Ordine in relazione a fatti aventi ad oggetto lo spaccio della droga;
- se nei confronti degli Enti che gestiscono questo “centro di accoglienza” siano state aperte delle procedure per conoscere lo stato dei fatti e se vi sono delle relazioni in merito alla gestione dei flussi finanziari, visto che gli stessi Enti usufruiscono di consistenti finanziamenti pubblici.


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