politica

Scale mobili rotte il giorno del Corpus Domini. Olimpieri (IeT): "Altra figuraccia!"

lunedì 19 giugno 2017
Scale mobili rotte il giorno del Corpus Domini. Olimpieri (IeT): "Altra figuraccia!"

"Ormai le figuracce non si contano più: dai bandi bocciati dal TAR, fino ai bandi ritirati per contrapposizioni di fuoco all’interno della maggioranza, passando per una totale anarchia e deregulation nella gestione degli eventi e delle iniziative, la città è ormai allo sbando ed anche gli elementi essenziali che la dovrebbero qualificare sono in stato comatoso.

E’ il caso delle scale mobili, fiore all’occhiello delle promesse di Germani in campagna elettorale, ma che in questi tre anni di Amministrazione non hanno quasi mai funzionato. Ricordiamo tutti quello che successe lo scorso dicembre, quando le scale mobili del parcheggio di Foro Boario furono inagibili fino al secondo giorno di Umbria Jazz. A distanza di pochi mesi la città ha dovuto subire un’altra figura penosa, visto che le tanto decantate scale mobili che collegano il parcheggione della stazione con la Funicolare oggi, giorno del Corpus Domini, erano completamente fuori uso.

Un fatto increscioso e gravissimo perché lede in modo pesantissimo l’immagine della città (quello del parcheggione e delle scale mobili sono il primo punto di approccio con Orvieto che hanno migliaia di turisti che arrivano con i bus): una figuraccia di queste dimensioni è impossibile da giustificare, soprattutto alla luce delle promesse che il Sindaco e il giovane Assessore avevano fatto in materia di mobilità alternativa e di funzionamento senza soluzione di continuità delle scale mobili.

Ed invece solo fuffa, solo promesse e solite figuracce. Il dato incontrovertibile è che nel giorno più importante per Orvieto, il giorno della nostra festa, l’Amministrazione ha nuovamente dimostrato di non essere all’altezza della situazione e di presentare una città in condizioni pessime. Sicuramente domani qualcuno cercherà di giustificarsi e proverà a ribaltare la questione. Non ci provino, perché tre anni di Amministrazione sono un tempo assolutamente ampio per tentare di scaricare le proprie responsabilità e per non assumersi in toto la paternità di tutte le scelte politiche fatte in questi mille e duecento giorni".

Stefano Olimpieri
(Capo gruppo Identità e Territorio)