politica

"L'acqua costa come il vino", ma le bollette fanno riferimento a un periodo di sette mesi

martedì 18 aprile 2017
"L'acqua costa come il vino", ma le bollette fanno riferimento a un periodo di sette mesi

Nella seduta di martedì 18 aprile, il Consiglio Comunale di Orvieto ha trattato la questione dei costi dell’acqua a carico degli utenti sollevata con l'annunciata interpellanza dal capogruppo di "Identità e Territorio" Stefano Olimpieri che ha chiesto "se l’Amministrazione Comunale è a conoscenza del fatto che le famiglie e le imprese orvietane hanno ricevuto bollette dell’acqua di importo elevato e se intende agire da subito e con fermezza nei confronti dei vertici della S.I.I. per tutelarle; e se non ritiene convocare il membro nominato dal Comune di Orvieto nel CdA del Servizio Idrico Integrato per ascoltarlo in Commissione consiliare”.

"Ho inviato ufficialmente la sua interrogazione alla SII lunedì 27 marzo - ha risposto il sindaco Giuseppe Germani - e martedì 28 marzo la SII ha risposto spiegando i motivi che hanno portato delle bollette esagerate. Ovvero: la SII precisa che ‘le bollette in questione presentano dimensioni significativamente superiori al passato per il fatto che considerato nelle stesse, non è riferito a soli tre mesi, come solitamente previsto dalla Carta del Servizio, bensì a circa sette mesi e quindi per un periodo superiore al doppio del periodo solitamente fatturato. Ciò è stato conseguenza delle ultime disposizioni imposte dall’Autorità nazionale (AEEGSI) in merito alla qualità del servizio che hanno costretto tutte le società di gestione dei servizi idrici in campo nazionale a modificare i propri sistemi operativi di tipo informatico per poter rispondere in modo puntuale alle disposizioni suddette.

Il che ha comportato che tutti i gestori provvedessero ad aggiornare e o a modificare gli strumenti informatici di fatturazione con un ritardo medio nella bollettazione di circa 4 mesi. Nel caso di Orvieto, per motivi suesposti, il periodo fatturato è stato il seguente: Maggio-Dicembre 2016 a conguaglio su base letture dirette; 1 Gennaio-10 Gennaio 2017 fatturato in acconto; ossia sette mesi e dieci giorni di consumo contro i tre mesi su cui venivano fatturati i precedenti consumi. Ne conseguono, quindi, dimensioni delle bollette superiori rispetto alle precedenti di più del doppio.

Quindi nulla di animalo dal punto di vista della computazione delle bollette se non per il fatto che i consumi sono stati fatturati su un periodo più lungo generando valori delle singole fatture molto più alti del solito. Tale particolarità, generata da un adeguamento a disposizioni nazionali, pertanto non si ripeterà nel futuro e già dalla prossima bollettazione si tornerà a periodi di fatturazione su tre mesi come previsto dalla Carta del Servizio’. Il nostro Comune si è quindi subito attivato facendo rimostranze perché queste cose non accadano. La Carta dei Servizi prevede comunque che l’utente chieda il dilazionamento”.

"Trovo corretto - ha replicato Olimpieri - che abbia girato l’interpellanza alla SII ma resta il danno, la beffa e quanto sta scritto sul sito web della SII. Mi chiedo, infatti, chi tra i soggetti deboli, abbia oggettivamente la forza e la capacità di far valere il proprio diritto? Prendo atto e sono soddisfatto della risposta della SII ma il problema rimane, quindi sollecito il Sindaco ad agire in modo tale per cui si possa realmente ovviare a questi sgradevoli inconvenienti attraverso una protesta formale e ufficiale".