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L'ex Tribunale si riorganizza. Oltre a Csco e Archivio di Stato, c'è posto anche per Arpa e Inps

venerdì 17 marzo 2017
L'ex Tribunale si riorganizza. Oltre a Csco e Archivio di Stato, c'è posto anche per Arpa e Inps

A modifica delle precedenti delibere di assegnazione (n. 188 del 11 agosto 2015 e n. 49 del 17 marzo 2016) la Giunta Comunale ha approvato la nuova attribuzione di Palazzo Negroni (ex Tribunale) in favore, oltre che del Centro Studi “Città di Orvieto” e dell’Archivio di Stato, anche dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (A.R.P.A.) e Istituto Nazionale Previdenza Sociale (I.N.P.S.).

Nello specifico, gli spazi assegnati sono i seguenti:

- Archivio di Stato - La parte attribuita è ubicata al piano terra e al piano interrato del Complesso Immobiliare

- Centro Studi Città di Orvieto (C.S.C.O.) - Viene attribuito l’intero piano primo ed il piano mezzanino dell’edificio

- Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (A.R.P.A.) - La parte attribuita è ubicata al piano secondo del fabbricato (oltre ad una sala con altro ingresso, residuale di un appartamento ex casa popolare diviso in precedenza per la creazione della sala intercettazione della ex Procura, oggi locata all’Associazione Confcommercio).

- Istituto Nazionale Previdenza Sociale (I.N.P.S.) - La porzione assegnata è situata in parte al piano terra (parte sinistra) per la localizzazione del front-office e in parte al piano secondo per la localizzazione degli uffici.

“Con questa nuova ripartizione degli spazi di Palazzo Negroni – afferma l’Assessore al Patrimonio, Andrea Vincenti – si conclude l’assegnazione dell’intero complesso, già sede del Tribunale di Orvieto. L’attribuzione dell’intera volumetria a soggetti istituzionali – spiega – risponde ad una precisa volontà di mettere a disposizione gli immobili di proprietà comunale per conservare all’interno del territorio orvietano, mantenendoli nel centro storico, alcuni enti e servizi fondamentali per i cittadini, salvaguardandone la centralità.

Nel caso dell’INPS, in particolare, l’interesse da tutelare con assoluta priorità era quello di evitare di perdere la sede orvietana dell’istituto, altrimenti certa per effetto dei tagli alle spese cui anch’esso è stato sottoposto negli ultimi anni. L’Amministrazione ha ritenuto pertanto di mettere a disposizione propri spazi all’interno di un complesso importante, centrale e ben collegato con i parcheggi grazie alla linea C del servizio navetta, raggiungendo con l’INPS un’intesa che consentirà a quest’ultimo di permanere con una propria sede ad Orvieto, con evidenti benefici per i cittadini di tutto il territorio, specialmente per le persone anziane, che altrimenti, per ogni necessità, avrebbero dovuto recarsi a Terni.  Motivazioni simili ci hanno indotti a garantire anche ad ARPA la disponibilità di spazi importanti, nell’intento di agevolare l’attività dei professionisti dell’Agenzia e di avvicinarli ancor più ai presìdi istituzionali e ai cittadini, riconoscendo l’assoluta rilevanza della funzione da essa svolta.

Come è noto – prosegue – una parte dell’edificio era stata già formalmente concessa al ‘Centro Studi Città di Orvieto’ e un’altra parte era stata assegnata al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per lo spostamento della Sezione distaccata dell’Archivio di Stato di Terni. Per Palazzo Negroni, dunque, abbiamo pensato e realizzato una serie di destinazioni che integrassero l’aspetto dei servizi ai cittadini con il profilo altrettanto importante degli studi, della ricerca e della conservazione dei beni culturali di cui la sede locale dell’Archivio di Stato è espressione, in simbiosi con il Centro Studi Città di Orvieto, a tutela e valorizzazione della nostra identità ed eredità storica”.

“L’obiettivo di accrescere il prestigio della città e delle istituzioni culturali che in essa operano – conclude Vincenti – sarà ulteriormente perseguito attraverso la valorizzazione del complesso di San Francesco, ove sarà sviluppata la strategia già avviata su Palazzo Negroni ed ove potranno trovare adeguata collocazione anche altre realtà ed enti che attendono da anni una appropriata sistemazione. Si tratta di una pianificazione complessa che ha richiesto e richiederà ancora mesi di lavoro, in coordinamento con gli Assessorati ai Lavori Pubblici ed alla Cultura ed i rispettivi dirigenti ed uffici di riferimento, che ringrazio per il lavoro sin qui svolto”.

Fonte: Comune di Orvieto