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Beni culturali e sisma, la Regione promuove una mostra alla Rocca di Spoleto di opere recuperate e restaurate

mercoledì 22 febbraio 2017
Beni culturali e sisma, la Regione promuove una mostra alla Rocca di Spoleto di opere recuperate e restaurate

Ospiterà opere d’arte recuperate nei centri umbri colpiti dal terremoto, alcune delle quali ora in fase di restauro, la mostra che si aprirà alla Rocca di Spoleto in aprile, prima delle festività pasquali. “La Regione Umbria – sottolinea l’assessore alla Cultura, Fernanda Cecchini – si è fatta promotrice di questa mostra per lanciare, attraverso i suoi beni culturali, il messaggio forte di una comunità che sa reagire e collaborare per realizzare interventi altamente qualificati di recupero e per far conoscere che la quasi totalità del suo territorio e dei suoi musei non è stato ferito dal sisma ed è pienamente fruibile. Un progetto condiviso dal ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, durante la sua recente visita a Norcia e Spoleto”.

Con questo obiettivo, sono stati promossi alcuni incontri preliminari con i diversi uffici del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, con il Comune di Spoleto e con l’Arcidiocesi di Spoleto e Norcia durante i quali “è stata valutata positivamente l’idea di tenere nel Museo nazionale del Ducato di Spoleto una mostra con le opere d’arte recuperate dopo il terremoto – spiega l’assessore - per venire incontro alle reiterate richieste di visibilità del patrimonio culturale danneggiato dal sisma e, allo stesso tempo, offrire elementi di attrazione per un territorio colpito anche dalla crisi del turismo”.

Il Servizio regionale Musei, archivi e biblioteche ha verificato la fattibilità del progetto con il Segretario regionale del Ministero dei Beni culturali Luisa Montevecchi, la Soprintendente per l’Archeologia, belle arti e paesaggio dell’Umbria Marica Mercalli e la Direttrice del Museo nazionale del Ducato di Spoleto Rosaria Mencarelli. In mostra, secondo il progetto, ci saranno opere provenienti in particolare dall’Umbria, recuperate in larga parte da chiese colpite dal sisma o accolte nel deposito attrezzato di Santo Chiodo per motivi di inagibilità della struttura (quali quelle del Museo civico diocesano della Castellina di Norcia). A queste potrebbero aggiungersi due opere provenienti dalle Marche e due dal Lazio, presenti già alla Rocca di Spoleto per l’esposizione “Ospiti in Rocca”, dedicata alle opere d’arte tratte in salvo in Valnerina e nel Centro Italia, che si aprirà il 10 marzo prossimo e farà da anteprima alla nuova mostra.

“Daremo conto anche dell’impegno e della solidarietà che si sono attivati dopo gli eventi sismici – dice l’assessore Cecchini – Esporremo, infatti, sette opere umbre provenienti dal primo lotto di restauri sostenuti dai Musei Vaticani ed altre cinque che sono attualmente in carico all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Altre opere da esporre provengono dal deposito attrezzato di Santo Chiodo e verranno selezionate con la Soprintendenza in funzione delle loro condizioni di conservazione e di restauro”. Ogni opera sarà accompagnata da informazioni essenziali, fra cui il luogo di provenienza. Inoltre, fotografie e filmati aiuteranno a contestualizzare i beni e a fornire i necessari rimandi al paesaggio, ai borghi, al territorio in genere. “Vogliamo anche valorizzare il lavoro di tanti che stanno operando nei nostri territori per aiutarci a superare la fase di emergenza e per il salvataggio dei nostri tesori – prosegue l’assessore - Mostreremo le operazioni di recupero attraverso un montaggio dei filmati dei Vigili del fuoco o degli altri soggetti presenti alle operazioni, così come delle fasi di restauro”.

“Uno spazio significativo verrà poi dedicato alla presentazione di tutto quello che non è stato colpito dal sisma – rileva - È l’immagine forte di ripresa che parte dal Sistema museale regionale per proporre un territorio vitale e propositivo”. La Regione ha chiesto la partecipazione a un comitato organizzativo della mostra al Polo Museale dell’Umbria, al Museo nazionale del Ducato di Spoleto, al Segretariato regionale del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, alla Soprintendenza per l’Archeologia, Belle arti e Paesaggio dell’Umbria, Comune di Spoleto, Arcivescovo di Spoleto e Norcia, alla società cooperativa Sistema Museo (concessionaria dei servizi di accoglienza della Rocca di Spoleto) e a eventuali soggetti proprietari di beni da esporre nella mostra. Nel periodo di apertura della mostra potranno essere organizzati eventi e convegni legati al tema del terremoto e della ricostruzione e visite programmate al laboratorio di restauro a Santo Chiodo di Spoleto. Il Servizio regionale Comunicazione istituzionale e social media ha elaborato una prima ipotesi di campagna promozionale a sostegno della mostra e dell’intera rete dei musei della regione, in modo da far conoscere ai visitatori della Rocca di Spoleto il ricco e variegato patrimonio culturale dell’Umbria durante e anche oltre la mostra.

Fonte: Regione dell'Umbria