politica

"Il carcere di Via Roma modello nazionale". Scongiurato il rischio chiusura

venerdì 10 febbraio 2017
"Il carcere di Via Roma modello nazionale". Scongiurato il rischio chiusura

"L'istituto di Orvieto si colloca in una buona prassi di esecuzione penale, attenuando sofferenze ed esaltando potenzialità produttive e lavorative. È uno dei tanti buoni esempi che va potenziato ed esaltato, secondo un indirizzo che è già stato dato”. Ovvero quello dell'istituto a custodia attenuata. Lo ha ribadito giovedì 9 febbraio il capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria Santi Consolo, sulla Rupe per chiarire gli aspetti della tensione e della polemica sorti intorno al destino e alle funzioni del carcere di via Roma.

"Ho incontrato il personale della struttura – ha detto – e ho assunto personalmente un impegno che deriva dalla direttiva del ministro della giustizia. Tutti possono guardare con assoluta tranquillità al futuro. È un futuro che ci sarà per questo istituto, per i dipendenti dell'amministrazione che lavorano e hanno voglia di collaborare. La sinergia tra politica lungimirante scevra da paure e di amministratori con carica di umanità sia il miglior viatico per un cambiamento non soltanto per il penitenziario di Orvieto ma anche per tutta la società.

Siamo esecutori di quanto hanno espresso gli stati generali sull'esecuzione penale, ovvero un nuovo modello che si invera attraverso forme di custodia attenuata, come quella di Orvieto, e che si traduce nell'effettivo reinserimento sociale delle persone ristrette. Qui ho potuto constatare delle officine che sono pienamente efficienti valide e produttive, imprese a tutti negli effetti nella lavorazione del ferro, del legno ma anche nel tessile. Ci sono esperienze ed iniziative lodevoli come la realizzazione di murales artistici e progetti sull'avviamento professionale edile”.

“Dalla visita alla struttura – ha sottolineato il sindaco Giuseppe Germani – sono emerse le sue potenzialità, quello di luogo non di repressione ma di rieducazione. Il ragionamento di prospettiva impostato grazie alla sensibilità dei soggetti in campo dà garanzie per il futuro”.

“Questo modello di sistema trattamentale – ha concluso l'onorevole Walter Verini, capogruppo Pd della Commissione giustizia della Camera – va implementato in tutta l'Umbria. Queste garanzie non rassicurano, dunque, solo la città di Orvieto”.

Fonte: Corriere dell'Umbria