politica

Aree Interne, ok alla bozza di strategia. Respinta la risoluzione sulla MedioEtruria

martedì 22 novembre 2016
Aree Interne, ok alla bozza di strategia. Respinta la risoluzione sulla MedioEtruria

Sarà presentata entro venerdì 25 novembre al Ministero dello Sviluppo Economico in modo definitivo così da iniziare l’iter di approvazione e costituirà l’oggetto dell’accordo di programma quadro, la bozza di strategia dell’Area Sud Ovest dell’Orvietano formata da 20 Comuni (Città della Pieve, Monteleone di Orvieto, Montegabbione, Parrano, San Venanzo, Ficulle, Fabro, Allerona, Castel Viscardo, Castel Giorgio, Orvieto, Porano, Baschi, Montecchio, Guardea, Alviano, Lugnano in Teverina, Attigliano, Giove, Penna in Teverina) e posta a cerniera tra Toscana e Lazio, estesa su una superficie di circa 1.187 kmq, con una popolazione di circa 62.000 abitanti, di cui ha preso formalmente atto lunedì 21 novembre il consiglio comunale di Orvieto. Undici, i sì arrivati dai banchi della maggioranza oltre a Vergaglia (M5S) e Meffi (FI). Tre, invece, le astensioni. Quelle di Olimpieri (IeT), Tardani (FI) e Sacripanti (GM).

Con la votazione di: 9 contrari (maggioranza) e 5 favorevoli (minoranza) non è stata approvata, invece, la risoluzione presentata dai gruppi di minoranza - primo firmatario Olimpieri (IeT) che dava “mandato al Sindaco di intraprendere tutte le azioni istituzionali e politiche, per indicare, promuovere e definire la città di Orvieto come sede della stazione ferroviaria ‘MedioEtruria’; di indirizzare le risorse finanziarie a disposizione della ‘Aree Interne’ per rendere sostenibile e realizzabile tale progetto; di conoscere in tempi reali tutte le azioni che intraprese dal Sindaco, le relazioni dettagliate degli esiti di tali azioni e, infine, di agire da subito per dare il via a tale processo attraverso la convocazione urgente dell’Assemblea delle Aree Interne per rappresentare il progetto a tutti i membri”.

Relatore della bozza della strategia è stato il sindacoGiuseppe Germani che ha ricordato i vari steps del percorso elaborato dall’Area al fine di darne la massima informazione e diffusione.

“La costruzione della Strategia – ha detto iavvalendosi di alcune slides - è avvenuta a seguito di un lungo e articolato processo di partecipazione e concertazione, innanzi tutto tra le Amministrazioni dei 20 Comuni coinvolti, il Comitato nazionale aree interne, la Regione Umbria e localmente il mondo della scuola e dell’economia coinvolgendo anche le associazioni e il terzo settore. Tutto ciò ha permesso di far emergere e coinvolgere gli attori rilevanti che sono entrati gradualmente nella fase di co-progettazione della strategia. La prima fase della partecipazione si è avviata attraverso il coinvolgimento degli attori con l’organizzazione di incontri sul territorio finalizzati all’ascolto e alla presa in carico dei bisogni e delle aspettative della collettività.

In una seconda fase le istanze raccolte sono state organizzate sotto forma di ‘Mappa di comunità’ intesa come rappresentazione dei valori dei luoghi così come percepiti dagli abitanti. La Mappa di comunità ha dato gli elementi per individuare gli assi portanti della Bozza di strategia: 1 - capitale naturale, paesaggistico e dei beni culturali; 2 - sapienze locali e arte del fare, qualità dei luoghi e delle tradizioni culturali ad essi collegate.

Sulla base di queste indicazioni il processo partecipativo è proseguito con la realizzazione di tre laboratori ad Orvieto, Città della Pieve e Guardea dedicati all’individuazione di “scenari di sviluppo per il futuro” sui quali si è articolata la stesura del Preliminare della Strategia d’Area. Tappe fondamentali sono state i due Focus di verifica organizzati con i Ministeri e le Agenzie del Comitato Nazionale Aree Interne.

La parte finale della costruzione della Strategia ha previsto la raccolta di oltre cento proposte progettuali emerse dal territorio, affrontate attraverso la realizzazione di una serie di incontri di approfondimento indagandone la fattibilità, congruenza con il territorio d’area vasta e la rispondenza agli obiettivi già delineati con il Preliminare.

A fronte di una serie di elementi di criticità emersi, lo scenario di sviluppo individuato per l’area interna fa emergere la seguente filiera cognitiva: 1) riconoscimento dei valori identitari e delle unicità presenti sul territorio; 2) condivisione di processi di gestione sostenibile delle risorse naturali, ambientali, paesaggistiche e dell’agricoltura; 3) potenziamento e creazione di servizi di qualità per incrementare l’attrattività del territorio e favorire la permanenza della popolazione residente; 4) miglioramento della governance e potenziamento delle politiche di coesione e di integrazione sociale”.

“La Strategia per le aree interne – ha aggiunto - si prefigge di fermare e invertire nel prossimo decennio il trend demografico negativo di queste aree, attraverso una duplice azione: promozione del mercato e ripristino di cittadinanza. Da un lato si vuole stimolare lo sviluppo locale, intensivo ed estensivo, nei punti di forza di questi territori: agroalimentare, cultura e saper fare, turismo, energia. Dall’altro, si vuole riequilibrare l’offerta dei servizi di base: scuola, salute, mobilità e rete digitale.

Le risorse finanziarie per intervenire – circa 10 mln di euro - provengono dai fondi comunitari gestiti dalle Regioni POR FESR. PSR, FSE 2014-2020, per l’intervento sul mercato, e da risorse espressamente destinate dalle Leggi di Stabilità 2014 e 2015, per l’intervento sulla cittadinanza. Nell’area interna Sud Ovest Orvietano dagli anni ‘60 la popolazione si è progressivamente ridotta di circa 12.000 abitanti con un aumento significativo degli over 65 rispetto alle fasce più giovani.

Da un punto di vista economico si sono verificati cambiamenti significativi, il settore agricolo in particolare è stato il più colpito in senso negativo e l’abbandono dell’agricoltura ha comportato anche una minore cura del territorio, mentre si è verificato un incremento considerevole del settore del turismo”.

“Lo scopo da raggiungere – ha proseguito - è costituito da crescita e inclusione sociale. L’una funzionale all’altra. Riassunte da un obiettivo ultimo che diventa la stella polare della strategia: inversione e miglioramento delle tendenze demografiche (riduzione dell’emigrazione da queste aree; attrazione di nuovi residenti; ripresa delle nascite).
Questi risultati e segnatamente la ripresa demografica e di utilizzo del territorio sono anche la condizione, assieme a specifici progetti mirati, per arginare e invertire nelle Aree interne il dissesto idro-geologico e il degrado del capitale culturale e paesaggistico”.

“Il compito della strategia – ha sottolineato - è stato quello di affrontare il quadro attuale ed individuare alcune azioni cardine che agendo sulle criticità dell’area potesse determinare un’inversione di tendenza, in particolare potesse: frenare lo spopolamento e cominciare ad attrarre nuovi residenti.
Il primo obiettivo è stato abbandonare le vecchie logiche d’intervento in cui i Comuni ragionavano con soluzioni individuali per passare ad un metodo di progettazione a rete, avendo il territorio nel suo complesso come punto di riferimento evitando così duplicazioni a volte inutili, costose e impossibili da gestire.
Uno dei pre-requisiti della strategia è proprio spingere verso una logica di gestione associata dei servizi; in quest’ottica l’area ha iniziato ad associare il servizio del catasto e della protezione civile, raccogliendo già i primi risultati e sta proseguendo il ragionamento anche per i servizi legati all’urbanistica”.

“La strategia – ha concluso il Sindaco - è stata suddivisa in sette azioni cardine che affrontano le criticità legate ai servizi di cittadinanza: salute, istruzione e mobilità e i servizi collegati allo sviluppo e tutela del territorio nel suo complesso. Ogni azione cardine si suddivide in schede progetto con cui si affrontano in modo concreto gli interventi e le misure di sostegno. Per attuare in modo puntuale la strategia, le singole schede progetto sono ulteriormente poste al vaglio dei Ministeri e Uffici Regionali competenti. Per il 30 novembre siamo stati convocati dal Ministero all’incontro nazionale in cui si definiranno gli ultimi aspetti dell’Area Interna e poi, velocemente, si passerà all’approvazione della strategia finale. L’obiettivo è che per il 2017 alcuni bandi potranno partire con questo strumento così da realizzare i primi interventi. Sento di esprimere soddisfazione per il lavoro svolto dai nostri uffici, quantunque la procedura sia stata oggettivamente complessa”.

Ampi stralci del dibattito e documento sono consultabili sul sito istituzionale del Comune, a questo indirizzo.