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Impiantistica sportiva di Ciconia nel degrado, Sacripanti (GM) presenta un'interrogazione

giovedì 27 ottobre 2016
Impiantistica sportiva di Ciconia nel degrado, Sacripanti (GM) presenta un'interrogazione

Ha per oggetto lo stato di degrado dell'impiantistica sportiva di Ciconia l'interrogazione indirizzata al presidente del consiglio comunale Angelo Pettinacci e al sindaco di Orvieto Giuseppe Germani, dal capogruppo del Gruppo Misto Andrea Sacripanti. Uno stato che stride e non poco con i lavori effettuati durante il mese di agosto e con una città che ha ottenuto il riconoscimento di Città Europea dello Sport 2017. Di qui la sollecitazione all'amministrazione comunale ad attivarsi.

"Il tutto – osserva Sacripanti – appare ancor più surreale se si pensa che Castiglione in Teverina, un Comune che certamente non ha le risorse umane ed economiche di Orvieto, ha di recente realizzato un nuovo stadio in erba sintetica di ultima generazione utilizzando esclusivamente fondi europei. Questo, oltre a umiliare il Comune di Orvieto che ha una grandezza, una storia e un’importanza certamente di altro spessore rispetto ad altri Comuni più piccoli, riapre il tema dell’immobilismo che caratterizza l’attuale amministrazione rispetto all’utilizzo dei fondi europei".

Di seguito il testo integrale dell'interrogazione:

Nel mese di agosto u.s. sono stati effettuati lavori di ristrutturazione e adeguamento degli impianti sportivi di Ciconia, denominati “Luigi Muzi” e “Oscar Achilli”, che dovevano riguardare, stando almeno alle notizie ricevute dallo scrivente, tanto la risistemazione delle superfici dei campi da calcio, erbosa e sintetica, quanto il restauro degli spalti e degli edifici che ospitano gli spogliatoi.

Gli impianti in questione necessitavano certamente di interventi, da troppi anni attesi, volti a migliorare le condizioni dei campi di gioco, ormai divenuti parzialmente praticabili, e degli spogliatoi che, a causa di infiltrazioni ed infissi datati, presentavano delle condizioni igieniche che ne facevano degli ambienti non propriamente salubri, così come era necessario mettere mano allo stato di abbandono in cui versava il campo in terra di recente realizzazione e procedere alla completa costruzione dei nuovi spalti adiacenti all’antistadio ;

Ora, come il sottoscritto ha avuto modo di constatare, la situazione degli impianti è rimasta pressoché la stessa rispetto a quella antecedente ai lavori: il campo di gioco dello stadio L. Muzi, in particolare, presenta un manto erboso che lo rende più simile a un campo di patate ed anche l’antistadio O. Achilli mostra i medesimi problemi di prima con una superficie in materiale sintetico ormai usurato e scollato in alcune zone. Anche le condizioni degli spogliatoi, ai quali sembra che sia stata data soltanto una approssimativa “mano di vernice”, non sono migliorate e sono ugualmente maleodoranti rispetto a prima. Lo stesso dicasi per le tribune e gli spalti e per il campo in terra sui quali non è stato realizzato alcun intervento così come non è stata completata la struttura adiacente all’antistadio;

Questi fatti, già di per sé inquietanti perché riguardano il polo sportivo più importante della nostra Città, destano non poca preoccupazione se si considera il prestigioso riconoscimento che Orvieto ha ricevuto di recente quale Città europea dello sport 2017, a seguito del quale, si spera, si darà vita ad ulteriori manifestazioni sportive, magari di livello internazionale, rispetto a quelle attuali;

Tutto ciò premesso, e considerato ulteriormente come gli impianti in questione siano stati fermi per intere settimane per consentire i lavori di ristrutturazione e manutenzione, comportando non pochi disagi alle Società sportive che ne fanno uso come peraltro già messo in evidenza dallo scrivente con un’altra interrogazione che deve ancora essere discussa, chiede di sapere dal Sindaco di Orvieto:
- Quali lavori siano stati effettivamente realizzati e quali aree abbiano interessato;
- Il costo dei suddetti lavori;
- Se e con quali tempi l’Amministrazione intende procedere ad una reale risistemazione degli impianti in questione procedendo al rifacimento delle superfici di gioco, in erba e in sintetico, degli spogliatoi e degli spalti sia dello Stadio L. Muzi che dell’Antistadio O. Achilli;
- Quali benefici concreti trarrà Orvieto dal riconoscimento di Città europea dello sport 2017 e quali iniziative intende assumere l’Amministrazione per renderlo un riconoscimento effettivo e non soltanto formale.