politica

Il Comitato per il No di Parrano diventa sempre più grande

martedì 18 ottobre 2016
Il Comitato per il No di Parrano diventa sempre più grande

"Il Comitato per il NO di Parrano sta ampliandosi e acquisendo nuovi volontari. Da notare che abbiamo cambiato pure il nome. Adesso siamo il Comitato per il NO Parrano-Alto Orvietano. Appunto perché nel nostro piano c’è quello di veicolare i motivi del No al prossimo Referendum Costituzionale in tutto il territorio dell’Alto Orvietano. Abbiamo l’obbligo di portare le informazioni e le relative conseguenze di questa pessima modifica della nostra cara Costituzione a tutto il nostro territorio. Modifica che viene apportata a ben 47 articoli su 139. Nel fare ciò, ci avvaliamo di ragazzi e ragazze che volontariamente tirano fuori i soldi di tasca loro. Non abbiamo le risorse economiche pubbliche dettate dalla raccolta delle 500.000 firme che hanno invece i Comitati a favore della riforma. Ed è per questo che ci definiamo la Rivoluzione che viene dal basso.

Nella serata di sabato 15 ottobre presso la biblioteca comunale "Peppino Impastato" di Fabro Scalo, c’è stato il nostro quarto incontro. Ospiti della serata, presentati dalla prontissima Manuela Pasquino, il Professor Massimo Siclari docente di Diritto Costituzionale presso l’Università di Roma ed Oscar Monaco rappresentante di Rifondazione Comunista dell’Umbria.

Il pubblico presente è stato molto attento alle parole dei tre. Il professore è stato diligentemente intervistato da Luca Filippetti. In maniera chiara ed esauriente ha spiegato alla platea che la modifica provocherà leggi poco chiare e dalla dubbia paternità. Con l’incognita se di competenza della Camera dei Deputati, come promesso dalla Campagna referendaria per il Si, oppure di entrambi i rami del Parlamento. Portando così alla conseguenza che il bicameralismo paritario non è per nulla superato come professa il quesito referendario che ci ritroveremo nelle nostre mani. Altro punto sempre trattato dal professore è stato il continuo turn-over dei nuovi Senatori. Costoro sono legati ai loro mandati da sindaco e da consigliere regionale. Questa riforma può portare alla conseguenza di un Senato via via in continua trasformazione e con diversi cambiamenti in corso durante una legislatura della Camera dei Deputati con conseguenze devastanti. I Senatori non saranno più eletti dai cittadini, annullando di fatto il principio costituzionale della sovranità popolare.

Ma dai Consigli Regionali con metodi e forme ancora da redigere e regolamentare, e soprattutto con quale modalità ancora è da capire. Il tanto utilizzato slogan del “contenimento” dei costi della politica, è superfluo. Come aggiunge il prof. Siclari; il contenimento come parola italiana non è garanzia di risparmio. A questo punto potevano parlare di riduzione o di tagli. Invece dietro a quel verbo ci può essere tutto, come non ci può essere nulla. Secondo la Ragioneria di Stato, il risparmio economico effettivo della riduzione dei Senatori è di circa 70 milioni di euro annui. Voi dividetela per ogni cittadino italiano. Risparmieremo all’anno neanche il costo di un caffè a testa.

Piccolo spunto per parlare dei 5 Senatori di nomina del Presidente della Repubblica In un Senato denominato del territorio poco hanno a che fare 5 Senatori che provengono da tutt’altro mondo. Altra parentesi l’ha avuta l’iter legislativo sulla repidità delle leggi. L’italia è il paese con più leggi in assoluto, ed è un vero scoglio per l’assurda burocrazia. Non ci dobbiamo preoccupare della velocità delle leggi, ma che siano poche e scritte bene. Per ultimo è intervenuto Oscar Monaco, esponente del Partito di Rifondazione Comunista. In poche ma concitate parole ha fatto una carrellata sulla regressione dei diritti dei cittadini ed ancor di più dei lavoratori. Con la cancellazione fatta dal Governo Renzi delle garanzie per i lavoratori (vedi art.18,ndr), della “Buona Scuola” con insegnanti sempre più precari (impegnati in una manifestazione nazionale a fine mese, ndr) e per ultimo del disastroso e fallimentare Jobs Act.

Noi ce la matteremo tutta, non siamo un Comitato politico e tutti possono dire la loro. Noi stessi non ricopriamo ne cariche politiche ne amministrative. Abbiamo con noi solo un consigliere di minoranza per il comune di Parrano. Il nostro prossimo appuntamento è venerdì 28 ottobre alle 21 e 30 a Ficulle dove tutti siete invitati a partecipare. Vi sarà tra i tanti ospiti, Alfiero Grandi Vicepresidente del Comitato Democrazia Costituzionale e conoscenza nota nel campo sindacale con la CGIL. Per ultimo vorrei ricordare un artista, ma prima di tutto una persona impegnata nel sociale, che ci ha lasciato da poco. Un abbraccio Dario, domenica 4 dicembre voteremo No anche per te".

Fonte: Comitato per il NO Parrano-Alto Orvietano