politica

Verso il referendum, nasce il Comitato per sostenere le ragioni del Sì

giovedì 13 ottobre 2016
Verso il referendum, nasce il Comitato per sostenere le ragioni del Sì

Nasce anche a Fabro il Comitato per sostenere il "SI" al referendum recante "disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione" previsto per domenica 4 dicembre. A promuovere l’iniziativa, che nelle prossime settimane e nei prossimi mesi raccoglierà adesioni su tutto il territorio ed avrà il compito di informare i cittadini sulle ragioni del "SI" alla riforma costituzionale, un gruppo fondante di 13 cittadini composto da Alessia Baldini, Giorgio Bianco, Arnaldo Capini, Eraldo Casavecchia, Daniele Dal Savio, Giancarlo Fucili, Sara Lucchi, Fabio Mancini, Alessandro Ruina, Mario Sargenti, Elisabetta Sarpano, Maurizio Terzino, Elisa Zaganella.

Il Comitato organizzerà degli incontri informativi in tutto il comune che si terranno a Carnaiola venerdì 28 ottobre ore alle 21.00, a Fabro Paese venerdì 4 novembre alle ore 21.00 e un’assemblea generale venerdì 18 novembre a Fabro Scalo alla presenza del Senatore Gianluca Rossi, del Presidente del Consiglio Regionale Donatella Porzi e del docente universitario Luca Castelli.

"Dopo l'ultimo via libera della Camera dei Deputati al disegno di legge di riforma della Costituzione - affermano i promotori - la parola spetta ora ai cittadini chiamati ad esprimersi attraverso il referendum di dicembre: se vinceranno i “SI”, con l’entrata in vigore dei nuovi articoli modificati, avremmo la fine del bicameralismo perfetto, la riforma del Senato, la fine di alcuni privilegi insostenibili, una nuova regolamentazione dei rapporti tra Stato e regioni, il contenimento dei costi delle Istituzioni ed altri provvedimenti di notevole interesse. L’iniziativa di costituire anche a Fabro il comitato del “SI” al referendum deriva principalmente dalla necessità di avere, in materie così delicate ma profondamente legate alla vita delle persone, il più ampio coinvolgimento e la massima condivisione degli argomenti oggetto del referendum".