politica

"Orvieto sempre più distante da Roma". Sacripanti chiede conto della soppressione dei treni

martedì 20 settembre 2016
"Orvieto sempre più distante da Roma". Sacripanti chiede conto della soppressione dei treni

"Treni soppressi, scali intermedi ed ulteriori tagli in vista rendono sempre più distante Orvieto da Roma con pesanti ricadute sulla qualità della vita dei pendolari orvietani e sui flussi turistici destinati inevitabilmente a contrarsi". A dirlo è il consigliere comunale di minoranza Andrea Sacripanti (Gruppo Misto). "E pensare - osserva - che fu proprio l'On. Nencini, sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, a dichiarare nel novembre 2015 in una delle sue visite che 'Orvieto può diventare snodo baricentrico tra nord/sud e est/ovest', senza dimenticare le tante promesse di miglioramento ed incremento del trasporto su rotaie fatte dalla Regione agli orvietani. Ora la situazione è diventata insostenibile e se gli interessi di Orvieto e dei suoi cittadini stanno davvero a cuore a chi governa questa Città, allora il Sindaco dismetta per una volta i panni da funzionario di partito addetto al cerimoniale, troppe volte indossati in occasione di visite da parte di Autorità che non lasciano altri segni se non le solite fumose promesse, ed intervenga con decisione pretendendo da chi di dovere atti e fatti concreti".

Di seguito il testo integrale dell'interrogazione sottoposta al presidente del consiglio comunale e al sindaco di Orvieto:

Il sottoscritto Consigliere comunale, premesso che:
- Da alcune settimane, le distanze tra Orvieto e Roma, per chi viaggia in treno, si sono notevolmente allungate a causa della soppressione di alcuni collegamenti ferroviari e dell’introduzione di trasporti integrati treno-bus, che rendono sempre più difficile per studenti, lavoratori e turisti raggiungere la Capitale o, viceversa, la nostra Città;

- E’ stata soppressa, infatti, la corsa del treno proveniente da Vienna che faceva scalo a Orvieto intorno alle 8,00 e che da Roma ripartiva alle 19,04, treno molto utilizzato al ritorno dai pendolari lavoratori orvietani, e sono state introdotte delle corse che allungano notevolmente i tempi di percorrenza in quanto è previsto, sia all’andata che al ritorno, uno scalo ad Orte per il cambio del mezzo di trasporto, treno o autobus;

- Nello specifico si fa riferimento ai seguenti treni:

Orvieto-Roma: ore 7,10: bus fino a Orte, poi treno alle 8,16. Orario arrivo a Roma Termini: 8,58. Tempi di percorrenza: 1 ora e 48 minuti;

ore 8,59: treno fino a Orte, poi bus alle 9,46. Orario arrivo a Roma Tiburtina: 11,06. Tempi di percorrenza: 2 ore e 7 minuti;

Roma-Orvieto: ore 20,35: da Roma Tiburtina treno fino a Orte, poi cambio treno alle 21,18. Orario di arrivo a Orvieto: 21,53. Tempi di percorrenza: 1 ora e 18 minuti (si consideri che il treno parte dalla stazione di Tiburtina e non da Termini!)

- L’unico treno utile per le centinaia di pendolari che partono da Orvieto la mattina dopo le 7 è rimasto, dunque, quello delle 7,31 con arrivo a Roma Termini alle 8,26, mentre al ritorno, dopo il treno Intercity delle 18,16, c’è un vuoto fino alle 20,05, il regionale che dalla Stazione Termini porta fino a Orvieto senza scali intermedi;

- Questi sono i fatti, tutti riscontrabili sul sito di Trenitalia. Ma c’è di più. Da alcune settimane, circola insistentemente la voce che il Ministero dei trasporti sia intenzionato a sopprimere i pochi Intercity rimasti e che i treni regionali, che a quel punto rimarranno gli unici treni a disposizione, verranno tutti convogliati sulla linea lenta dopo Orte, con un incremento esponenziale dei tempi di percorrenza. Roma sarà raggiungibile, infatti, con oltre 2 ore e questo renderà impossibile la vita a migliaia di persone.

- Appare, quindi, evidente che Orvieto è e rischia di rimanere sempre più distante da Roma e questo fatto, oltre a rendere la vita impossibile ai pendolari abituali, comporterà nel breve e nel lungo periodo un grave danno all’immagine e all’economia della nostra Città se non altro perché mette a repentaglio l’affluenza dei turisti che scelgono il treno come mezzo di trasporto e perché molti dei pendolari romani, che un tempo scelsero Orvieto come luogo in cui vivere, saranno spinti a ritornarsene a Roma vista la sempre più crescente carenza di collegamenti;

Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere, sottolineando per l’ennesima volta come Roma rappresenti per il nostro territorio una delle più importanti occasioni di sviluppo, chiede al Sindaco di Orvieto se ha notizie rispetto ad un’ulteriore soppressione dei treni Intercity e se non ritenga opportuno intervenire affinché il Ministero competente e la Regione Umbria pongano fine a questa incresciosa ed insostenibile situazione e si attivino per reintrodurre ulteriori corse verso e da Roma al fine di facilitare la vita di studenti, lavoratori e turisti.