politica

Imposta di soggiorno, respinta la mozione sulla destinazione dei proventi

venerdì 15 luglio 2016
Imposta di soggiorno, respinta la mozione sulla destinazione dei proventi

Non sono stati sufficienti i tre sì espressi dai banchi della minoranza a fronte dei 7 no della maggioranza per approvare la mozione presentata da Andrea Sacripanti (GM) che chiedeva il rispetto delle norme vigenti in materia di imposta di soggiorno, assicurandosi che le risorse derivanti dal pagamento dell’imposta, contrariamente a quanto accaduto nel 2015, nel 2016 non fossero destinate ad altre finalità se non quelle richiamate dalle norme stesse a dal regolamento comunale; e di valutare, inoltre la possibilità di introdurre, nell’articolazione del bilancio comunale 2016, un nuovo capitolo denominato “promozione turistica della Città” in cui far confluire almeno il 60% degli introiti riferibili alla tassa di soggiorno iscritti nel bilancio di previsione al fine di non disperdere nella fiscalità generale risorse che, per legge, hanno una precisa destinazione.

"Non è la prima volta che parliamo di tassa di soggiorno - ha affermato l'assessore al bilancio Massimo Gnagnarini - e ci siamo attestati sul mantenimento dei livelli di accoglienza della città. Una discussione pacata può oggettivamente servire. L’istituzione della tassa di soggiorna ad Orvieto fu il cappello del piano di rientro dal deficit. Probabilmente non fu una grande scelta anzi un errore. Tuttavia bisognava trovare nuove entrate e la tassa di soggiorno era forse l’unica che consentiva di proporre un piano. Supponendo che siamo fuori del predissesto, la tassa di soggiorno ormai è fisiologica ed è strutturale nelle entrate del Comune. Certamente sono pochi 25 mila euro per la promozione turistica, però il problema è quello di dove andare a prendere altre somme! Il 60% richiesto, infatti, corrisponde a circa 240 mila euro.

Il Comune non stampa moneta, quindi dove li prendiamo? Ci sono 240 mila euro che spendiamo per la stagione teatrale (riferiti ai costi della TeMA), il Consiglio Comunale è libero di dire se quei 240 mila euro, in alternativa, vanno sulla promozione del turismo. Per analogia sui criteri di scelta, potremmo anche toccare il sociale. Insomma non è una questione di esercizio mentale ma di equilibrio di bilancio, cioè per non tagliare altre uscite dobbiamo trovare altre entrate per implementare quel poco che sta su alcune poste in bilancio. Io mi auguro che il processo che abbiamo avviato di uscita anticipata dal predissesto ci porti rapidamente alla eliminazione dei vincoli che esso impone. Esiste, ad oggi, un certo ritardo dell’Amministrazione Comunale non solo sulla cifra da stanziare ma su come spenderla. Vorrei che il Consiglio Comunale insieme all’Amministrazione oltre a dire aumentiamo lo stanziamento dica come arrivarci. Non esiste un problema di violazione delle norma ma di vincoli, problema che speriamo venga superato il prima possibile. Esiste invece una necessità di spesa per la promozione turistica ma sacrificando un’altra spesa. Su questo tema credo si debbano impegnare le forze politiche e le commissioni”.

"L'intento della mozione - ha spiegato Sacripanti (GM) - era proprio quello di tornare a coinvolgere il Consiglio Comunale per reindirizzare la Giunta a potenziare un settore che appare dimenticato. Di sicuro c’è una non ottemperanza dei dettati e dispositivi dei regolamenti. Non è che i soldi non ci sono, ma che avete pervicacemente investito per l’uscita anticipata senza voler immettere risorse per risollevare una città che è allo stremo. I risultati dell’uscita anticipata dal predissesto si vedranno non prima del 2019, giusto giusto per la campagna elettorale. L’Osservatorio che io ho proposto, deve però avere le gambe per camminare altrimenti non sortirà nessun effetto. L’Assessore ci ricorda giustamente del reperimento di altre risorse, ma sulla gestione diretta della Funicolare se ne parla da oltre due anni ma non si vede nulla. Ribadisco che con la chimera dell’uscita dal predissesto non si tiene conto che la città sta morendo, adesso. Non rendersi conto di questo è grave".

Ampi stralci del dibattito sono consultabili sul sito del Comune a questo indirizzo.