politica

Pizzo: "In scena l'ultimo atto del fallimento economico della giunta Germani"

sabato 18 giugno 2016
Pizzo: "In scena l'ultimo atto del fallimento economico della giunta Germani"

All’indomani della convocazione del consiglio urgente per rimodulare il piano di rientro del Comune di Orvieto, l'ex assessore Piergiorgio Pizzo  non si astiene da alcune considerazioni. "L’uscita anticipata dal piano decennale programmato - dice - non porta alcun beneficio alla città se non la possibilità per l’Amministrazione di promettere, a ridosso delle nuove elezioni del 2019, assunzioni in Comune (come già annunciato dall’Assessore al Personale) e riduzioni di tasse pre-elettorali.

Gli eventi che hanno permesso all’Amministrazione del Comune di Orvieto di uscire anticipatamente dal piano pluriennale sono principalmente due. Due anni di avanzo di amministrazione per oltre 2,5 milioni che hanno dimostrato l’incapacità di questa Giunta di programmare la spesa per servizi o una forte riduzione delle tasse locali. E l’azzeramento di fondi che potevano essere utilizzati per una politica di investimenti sul territorio.

Accorciare il piano significa reiterare, anche per il 2016 e il 2017, tasse al massimo e spesa al minimo; mentre una rimodulazione delle rate lasciando inalterata la durata del piano avrebbe permesso all’amministrazione di disporre di circa 300.000 euro all’anno da destinare a riduzione tasse e/o maggiori servizi. Nel dettaglio e per essere pratici avviene questo:

- Si cancellano dal bilancio gli introiti rivenienti dall’aggio per lo sfruttamento del gas prodotto dal primo calanco…..difficile è capire come mai ???
- Si rinuncia ad una politica di efficienza energetica non intervenendo con la riqualificazione a led di tutti gli impianti elettrici di proprietà comunali
- Si rinuncia a programmare un piano di rifacimento del manto stradale delle strade comunali (infatti anche nel bilancio 2016 non ci sono i soldi per intervenire sulle “buche”)
- Si rinuncia a rivedere la politica dei parcheggi, non prendendo neanche in considerazione alcuna proposta, come, ad esempio, quella presentata dagli attori economici della Città
- Si prevede un aumento del gettito da imposta di soggiorno e dall’altro lato si promette una progressiva rimodulazione agli operatori economici.

Si sta ritornando alla vecchia logica della Sinistra, di totale assenza di programmazione così da poter gestire la spesa e gli interventi “ad personam” dove chi ci guadagna è solo chi fa politica, lo dimostra la crescita dei costi per stipendi e assenze degli assessori così come crescono i viaggi di rappresentanza dei membri della maggioranza (viaggio in Giappone, 3 persone dell’Amministrazione a Praga, altre 3 a Venezia e giù con le presenze ad Expo, etc.).

Si sbandierano come successi: i maggiori flussi turistici, dovuti principalmente alla grossa paura del terrorismo internazionale; la politica sulle maggiori entrate, dovute alla messa a regime di atti fatti da altri; ma non si parla del Liceo Artistico, di Piave, di ripresa della gestione della Funicolare, di casello nord, di completamento della complanare verso Sferracavallo, di maggiori servizi ai cittadini, di una nuova politica su Carta Unica, di Consorzio Crescendo, di Politica sulla discarica…

Questa amministrazione sta progressivamente riaddormentando la città come è stato sempre nelle logiche della sinistra di governo, ignorando che non siamo più negli anni ottanta e novanta (anche se il sindaco viene da quella scuola…); la situazione economica del comprensorio orvietano sta letteralmente crollando e un’amministrazione che, invece di rilanciare gli investimenti, con le poche risorse messe a disposizione dal lavoro di chi li ha preceduti, pensa solo ad autoreferenziarsi, ad autofinanziarsi e alla propria rielezione, va combattuta e “licenziata” subito senza aspettare di rivedere i risultati dei macrospici errori che questa polita si porta dietro".


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