politica

Corte dei conti e Comitato di monitoraggio, occhi puntati sul Crescendo

venerdì 29 aprile 2016
Corte dei conti e Comitato di monitoraggio, occhi puntati sul Crescendo

Un’inchiesta milionaria della Corte dei Conti sul passato, presente e futuro del Consorzio Crescendo. Dopo il polverone politico alzato con la richiesta di “risarcimento” di Sviluppumbria agli ex amministratori, continua il lavoro della magistratura contabile per fare luce sui consorzi pubblici regionali, in special modo i Consorzi Crescendo e Tns.

Una situazione economica complessa. Il presidente di Sviluppumbria, Gabrio Renzacci, ha chiesto, tramite lettera, agli ex amministratori del Consorzio Tns di Terni il risarcimento di circa 9 milioni di euro, più interessi. Una lettera simile è stata indirizzata agli ex amministratori del Consorzio Crescendo per il risarcimento di circa 2 milioni di euro.

Intanto il Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale, presieduto da Raffaele Nevi, ha incontrato il presidente e il direttore di Sviluppumbria, Gabrio Renzacci e Mauro Agostini, per una audizione sulla situazione creatasi con i consorzi Crescendo e Tns. Renzacci e Agostini hanno risposto alle domande dei consiglieri regionali mettendo in evidenza che il nuovo consiglio di amministrazione di Sviluppumbria, di cui sono espressione, ha fin da subito affrontato le criticità del Consorzio aree industriali di Terni, Narni, Spoleto (Tns) e del Consorzio Crescendo di Orvieto.

Anche a seguito delle sollecitazioni dei consiglieri Maria Grazia Carbonari (M5S), Marco Squarta (FdI) e Raffaele Nevi (FI), Renzacci e Agostini hanno ricostruito le vicende che hanno portato all'invio di una lettera di intimazione agli organi di gestione, direzione e controllo dei due consorzi. Una azione, è stato spiegato, mirata a salvaguardare prioritariamente il patrimonio dei consorzi stessi, anche in ragione delle aree di pregio e degli edifici importanti di cui sono proprietari.

Per gli approfondimenti necessari nel dicembre 2015, ai liquidatori sono stati affiancati due professionisti incaricati di valutare la sussistenza di eventuali responsabilità da parte degli organi di gestione, direzione e controllo dei due consorzi. Presidente e direttore di Sviluppumbria hanno sottolineato che fin dal giugno 2013, ossia appena entrati in carica, hanno avviato una verifica sui consorzi, che si è protratta fino alla fine del 2015, trattandosi di un percorso complesso e articolato.

I vertici di Sviluppumbria hanno infine chiarito che i 7,5 milioni previsti nell'assestamento al bilancio della Regione per acquisire al patrimonio regionale alcuni beni dei consorzi, rappresentano la volontà di salvaguardare e valorizzare importanti beni pubblici, al fine di non compromettere obiettivi di sviluppo regionale.