politica

Documenti contabili per il bilancio. Identità e Territorio: "Sulle tasse, un'altra bufala"

lunedì 18 aprile 2016
Documenti contabili per il bilancio. Identità e Territorio: "Sulle tasse, un'altra bufala"

All'indomani della presentazione da parte dell'assessore al bilancio Massimo Gnagnarini degli atti deliberativi che andranno a caratterizzare il bilancio di previsione 2016-2018 per le entrate tributarie, il gruppo consiliare "Identità e Territorio" non esita a parlare di "bufale". 

"Prima di entrare nel merito politico e finanziario di quanto affermato dell’Assessore al Bilancio, occorre premettere che la Giunta Germani, e nello specifico Gnagnarini - affermano dal gruppo - ha palesemente debordato i termini perentori previsti per la presentazione dei documenti contabili, visto che il termine ultimo del 30 aprile viene clamorosamente superato. Questo è un fatto grave che denota la inconsistenza operativa e la incapacità politica di Germani e della sua Giunta e che fa emergere come Gnagnarini, invece di prendersi le responsabilità in prima persona, le scarica addossandole ai disservizi del sistema informatico e sui dipendenti dell’Ufficio Finanze del Comune, a dimostrazione dell’egoismo, del narcisismo e del menefreghismo che permea l’Assessore.

Detto ciò, è doveroso entrare nel merito, ricordando che lo steso Assessore da almeno due anni promette e sempre da due anni non mantiene. Infatti, al netto della cancellazione della Tasi (di berlusconiana memoria) e dell’IMU agricola (introdotta da Renzi nel 2014 e tolta dallo stesso Renzi l’anno successivo), nel Comune di Orvieto il carico tributario rimane invariato, visto che l’abbassamento della TARI di circa l’8% è dato dal fatto che lo scorso anno i cittadini orvietani hanno pagato circa 150.000 euro in più perché lo stesso Gnagnarini aveva sbagliato a fare i calcoli. Per ristabilire la verità occorre affermare (cosa che l’Assessore non fa in nessun modo) che nell’anno 2015 gli orvietani hanno dovuto pagare in bolletta anche alcuni servizi che non sono stati erogati dal soggetto gestore, come ad esempio la costruzione e la definizione della bollettazione per un importo di circa 50.000 euro".

"In buona sostanza - aggiungono - nell’anno 2015 il costo totale del servizio pagato dagli orvietani è stato di circa 4.500.000 euro, mentre avrebbero dovuto pagare complessivamente circa 150.000 euro in meno: quindi, per ciò che concerne l’anno 2016 basta ribaltare i minor costi per 150.000 euro, oltre alla stessa somma che ci deve essere stornata rispetto all’anno precedente (perché non era dovuta) e si arriva per l’anno 2016 ad un quantum complessivo per l’intero costo del servizio pari a circa 4.200.000 euro. E’ importante anche ricordare che il prossimo anno ci sarà sicuramente un aumento della TARI di 150.000 euro perché i maggiori costi sostenuti nel 2015 non sono più decurtabili nell’esercizio 2017.

E’ anche doveroso evidenziare che l’aggio ambientale (vale diverse centinaia di migliaia di euro) non viene restituito ai cittadini attraverso una decurtazione del costo della bolletta, ma sembra che venga inserito anche quest’anno nel calderone generale delle entrate. Se così fosse ci sarebbe una palese violazione di legge e sarebbe giusto pensare ad attivare della azioni giudiziarie collettive (class action) al fine di ripristinare quanto previsto dalle normative vigenti. Appena avremo i dati di bilancio più dettagliati accerteremo quanti stipendi del personale delle ripartizioni comunali interessate siano stati caricati nel computo finale del costo del servizio (anche in questo caso con probabili rischi di violazione di legge). In conclusione riteniamo come ancora una volta la Giunta Germani abbia preso in giro la cittadinanza, visto che nel 2015 il bilancio si è chiuso con più di 1 milione di attivo e Germani non è stato assolutamente capace di impegnare tutta o parte consistente di quel milione per abbassare le tasse. Ed anche quest’anno succederà la stessa cosa: tante bugie e tasse al massimo".