politica

Street art, Olimpieri (IeT) solleva il caso con un'interrogazione

lunedì 22 febbraio 2016
Street art, Olimpieri (IeT) solleva il caso con un'interrogazione

Nuova interrogazione da parte del capogruppo di "Identità e Territorio" Stefano Olimpieri, indirizzata al presidente del consiglio comunale e all'assessorato competente. Di seguito il testo integrale:

premesso che:
- In questi giorni ad Orvieto vedono la luce alcune iniziative legate alla street art, che in fin dei conti non è altro che la possibilità di poter disegnare sui muri o su altre tipologie di superfici al fine di far esprimere una tipologia di creatività: va sempre ricordato, però, che questa creatività deve essere espressa “esclusivamente” nei centri urbani ed in modo tale da non danneggiare proprietà pubbliche o private;
- In linea generale queste di iniziative possono avere un senso solamente se vengono gestite da strutture legalmente riconosciute e che risultano avere una forma giuridica determinata dal codice civile, altrimenti si determina una sorta di anarchia che potrebbe portare a situazioni incontrollabili: da considerare, quindi, che di fronte a queste tipologie di attività, le Istituzioni pubbliche hanno il dovere di rapportarsi con associazioni riconosciute per avere dei referenti determinati, oltre ad effettuare un controllo preventivo e successivo in merito alle superfici dove vengono effettuati questi graffiti ed in merito alla ubicazione delle superfici medesime;
- visto che sono state affisse delle locandine che promuovono alcune iniziative legate alla street art organizzate da un gruppo che si appella “banano connection”, visto che viene usato lo “stemma” del Comune di Orvieto e visto che, soprattutto, sembrerebbe che l’Amministrazione impegni delle risorse per effettuare queste iniziative, sarebbe interessante sapere se “banano connection” possiede tutti i requisiti di legge per potersi rapportare con un Ente Pubblico e se risulta essere un’Associazione legalmente riconosciuta;
- è di queste ore la notizia che più murales sono stati disegnati lungo i muri di contenimento di cemento armato che costeggiano la strada che collega Ciconia con Corbara: un fatto alquanto imbarazzante perché disegnare su quei muri di contenimento significa deturpare l’ambiente, danneggiare gli stessi muri (che qualche anno fa a spese dell’Amministrazione vennero ripuliti) e creare – di fatto – un lasciapassare per sollecitare un vero e proprio spirito di emulazione. Se poi tutto questo viene effettuato con soldi pubblici, allora la questione diventa ancora più delicata;
- nessuno contesta la street art, ma questa deve essere fatta nei centri urbani, su pannelli o superfici che non debbono deturpare l’ambiente e mediante regole fuori dalle quali non si può minimamente debordare: detto questo occorre anche affermare con forza che un Comune non può autorizzare e finanziare graffiti lungo i muri di contenimento delle strade, visto che quei muri sono stati fatti con soldi pubblici e non può essere lo steso Ente Pubblico ad autorizzarne il degrado;
per quanto esposto in premessa,

chiede

- se il gruppo denominato “banano connection” ha i requisiti di legge per rapportarsi con il Comune di Orvieto e, eventualmente, a quali fattispecie giuridiche fa riferimento;
- se è vero che il Comune ha autorizzato la concessione dello “stemma”;
- quante e quali risorse pubbliche sono state destinate per le iniziative di street art organizzate da “banana connection”;
- esistono atti ufficiali del Comune che autorizzano a disegnare sui muri di contenimento delle strade comunali;