politica

No alle dimissioni, ma sulla Cecchini il sindaco è chiaro: "scivolone istituzionale"

mercoledì 20 gennaio 2016
No alle dimissioni, ma sulla Cecchini il sindaco è chiaro: "scivolone istituzionale"

Il Consiglio Comunale ha respinto (9 contrari: gruppi di maggioranza; 5 favorevoli: Olimpieri, Luciani, Tardani, Sacripanti, Vergalia) la mozione presentata dai gruppi consiliari: Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Forza Italia e Identità e Territorio che dava mandato al Sindaco di Orvieto di chiedere con urgenza, nelle sedi deputate, le formali dimissioni dell’Assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini in seguito alle dichiarazioni sul futuro della discarica "Le Crete" fatte in consiglio regionale lo scorso dicembre.

"Io sono convinto - ha detto Sacripanti nel presentare la Mozione - che il Sindaco sia contro l’ampliamento della discarica, ma l’Assessore Cecchini è forte del fatto che gli atti espressi dal Comune di Orvieto sono deboli. Cecchini ha dimostrato la sua completa inadeguatezza. Il nostro Consiglio comunale ha ribadito la necessità di un nuovo piano regionale dei rifiuti in grado di superare la centralità delle discariche nel ciclo di smaltimento e che preveda, puntando su un sistema più efficiente di raccolta differenziata, nuovi sistemi industriali per il riciclo e riuso dei materiali, così da ridurre al minimo il quantitativo da conferire in discarica”.

“E’ per queste ragioni – ha concluso – che censuriamo le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Cecchini che sono di una gravità assoluta perché offensive della dignità dei cittadini orvietani, del Consiglio comunale e dello stesso Sindaco di Orvieto che, più volte, in rappresentanza di tutta la Città, ha espresso la propria ferma contrarietà ad ipotesi di ampliamento della discarica ‘Le Crete’. Stigmatizziamo la totalmente inadeguatezza dell’Assessore Cecchini allo svolgimento delle deleghe assegnategli, attesa la mancanza di una vera e propria strategia in tema di rifiuti che superi il concetto della centralità delle discariche nel processo di smaltimento dei rifiuti stessi. Per tali ragioni ne chiediamo le dimissioni”.

A fare chiarezza la posizione del primo cittadino, Giuseppe Germani. “Sulla stampa - ha detto il sindaco in consiglio -  è stata pubblicata una intervista della Presidente Marini (Corriere dell'Umbria del 18 gennaio 2016 ndr)  sul tema rifiuti da cui emerge la linea chiara su cui vuole andare la Regione. Gli atti della regione dell’Umbria ci rassicurano. Nei 20 anni precedenti se tutti avessimo fatto più fatti e meno parole, adesso saremmo in una situazione diversa, ma è inutile guardare indietro quindi siamo noi a dover affrontare la situazione. Su questa materia ringrazio il Consiglio perché c’è unicità di vedute. Contro il terzo calanco sto facendo tutti gli atti necessari. Per l’ampliamento del secondo calanco, su cui abbiamo nuovamente espresso l’assoluta contrarietà in quanto esistono altri sistemi di trattamento, sono stati già compiuti degli atti autorizzativi che già erano noti e presenti da dieci anni essendo legati al PRG. Le azioni che abbiamo fatto vanno in questo senso. Indubbiamente ci ha dato una mano il parere negativo della Soprintendenza che non può essere surclassato dalla Regione. L’azione concreta dei Comuni del territorio sta convergendo sul superamento delle discariche. Mi sembra di capire che anche l’atteggiamento politico della Regione si stia un po’ modificando. Anche in sede AURI qualcosa si sta muovendo. Su queste cose dobbiamo insistere e lavorare insieme. Sono disponibile ad attivare qualsiasi commissione di lavoro si renda utile per raggiungere il risultato che ci attendiamo con tutto il sistema regionale. C’è stata convergenza anche con senatori della Lega che in questi giorni sono giunti ad Orvieto e che ho incontrato. Cecchini ha fatto uno scivolone istituzionale che, in modo deciso ed energico, ho subìto rappresentato alla Presidente Marini e alla diretta interessata, ma non saremo noi a chiedere le sue dimissioni. Il punto non è questo. Noi dobbiamo andare avanti come abbiamo detto, uniti e convergenti”.