politica

Interpellanza di "Identità e Territorio": "Stop al depotenziamento della sanità"

domenica 22 novembre 2015
Interpellanza di "Identità e Territorio": "Stop al depotenziamento della sanità"

I consiglieri comunali di "Identità e Territorio" Stefano Olimpieri e Gianluca Luciani hanno presentato un'interpellanza in maniera di sanità. Di seguito il testo integrale:

premesso che:
- risulta quanto mai chiaro che il processo di riforma sanitaria messa in atto dalla ASL2 sia finalizzato ad un vero e proprio depotenziamento dei servizi del nostro Ospedale: chi parla di razionalizzazione ha la coscienza sporca e cerca di nascondere tutti i pesantissimi tagli che la sinistra che governa la Regione ha pianificato nei confronti della sanità orvietana;

- è un fatto incontestabile che la maggior parte dei servizi ospedalieri fondamentali vivano in grandissima sofferenza, come ad esempio endoscopia digestiva: è un fatto ormai consolidato (purtroppo) che le tutte le urgenze notturne che richiedono interventi endoscopici vengono mandate a Terni e Foligno. Tra l’altro, visto che negli Ospedali di Foligno e Spoleto il numero degli endoscopisti è ampliamente sufficiente, non si capisce per quale ragione qualcuno di questi medici non venga spostato – magari a turno – presso l’Ospedale Santa Maria della Stella al fine di effettuare le prestazioni di cui necessitano i nostri concittadini e per adeguare l’organico degli endoscopisti digestivi in modo tale da rispondere ai requisiti minimi previsti per legge. Allo stesso modo altri esami endoscopici, come le E.R.C.P., non vengono più effettuati presso il nostro nosocomio ed i pazienti vengono sbattuti sempre a Terni o Foligno;

- tra l’altro i pazienti vengono trasferiti in ambulanza ed accompagnati da un infermiere, così da creare anche gravi problemi rispetto alla copertura dei turni, vista soprattutto la carenza strutturale del personale infermieristico;

- le nostre strutture sono prive di locali idonei per la preparazione dei farmaci chemioterapici per il DH oncologico, tanto che una parte di questi vengono preparati a Foligno e poi trasferiti la mattina stessa ad Orvieto con un autista dedicato;

- queste problematiche, unitamente a quelle che già esponemmo in materia di carenza nel funzionamento dei posti in terapia intensiva (di 5 postazioni funzionano non più di 3) oppure le grandi difficoltà che vive il laboratorio anlisi, dimostrano come la sanità orvietana sia oggetto di un fortissimo depotenziamento attraverso un progetto insano messo in atto dai vertici della ASL2, il tutto sotto la regia della Regione Umbria. Ricordiamo che per tanto meno a Spoleto il Consiglio Comunale di quella città non ha esitato di votare all’unanimità la sfiducia al Direttore Generale della ASL. Di fronte a questa gravissima situazione non è più tempo di tacere e, soprattutto, di perdere tempo: spetta in primis al Sindaco ed agli Assessori (tra l’altro in Giunta c’è anche un medico del nostro Ospedale) alzare la testa e agire per bloccare al più presto il costante e continuativo depotenziamento delle nostre strutture sanitarie;

per quanto esposto in premessa,

i sottoscritti consiglieri chiedono

- all’Amministrazione Comunale di farsi immediatamente parte attiva verso i vertici della ASL2 e della Regione Umbria per fermare questo stillicidio nei confronti dei servizi sanitari di Orvieto, di bloccare questa azione di depotenziamento dei reparti dell’Ospedale e di impegnarsi al massimo per ridare dignità ai cittadini del nostro territorio.