politica

L’Amministrazione Garbini allo sbando

venerdì 31 luglio 2015
di Gruppo Prima di Tutto Castel Giorgio
L’Amministrazione Garbini allo sbando

Il vento del cambiamento non soffia più sulle colline dell’Alfina. La maggioranza del Sindaco Garbini si scioglie come neve al sole sul voto del bilancio preventivo. Sarebbe troppo facile dire “Lo avevamo detto”, ma così è. Garbini non era in grado di amministrare il paese, lo aveva dimostrato fin dal suo insediamento. E’ bastato poco per capirlo quando ha iniziato ad aumentare le tasse, a scegliere di gestire la macchina amministrativa con i consigli degli amici e dei fedelissimi di un cerchio magico troppo presente e spesso ingombrante.

In due anni abbiamo assistito a un preoccupante declino del Paese e della qualità di vita dei Castelgiorgesi. Sotto la guida di questa amministrazione Castel Giorgio è diventato il paese dell’erba alta, degli impianti sportivi distrutti e inaccessibili, dei cartelli stradali abbattuti, dei parchi gioco per bambini con strutture rotte e fatiscenti, delle aree verdi abbandonate, delle staccionate cadute, degli immobili pubblici che cadono a pezzi, dei servizi inesistenti. Ma soprattutto è diventato il paese dell’anti democrazia dove solo in pochissimi hanno avuto il privilegio di partecipare alle scelte dell’amministrazione, mentre la stragrande maggioranza dei Castelgiorgesi doveva solo accettare in silenzio.

Questo silenzio si è infranto con il voto sul bilancio preventivo inutile, inconsistente e inesistente. Con tre voti contrari, tra i quali quello del capogruppo di Prima di Tutto Castel Giorgio, Gabriele Anselmi, un astenuto e tre voti favorevoli - soltanto quelli della giunta - l’amministrazione Garbini ha visto il suo epilogo. Il Sindaco ha pagato un modo di amministrare che non ha mai coinvolto nessuno, tantomeno gli stessi componenti della maggioranza che hanno scelto con senso di responsabilità e coraggio di troncare questa improduttiva esperienza per il bene di Castel Giorgio e dei Castelgiorgesi.

Solo promesse al vento, promesse mai mantenute. Come quella di stare dalla parte dei cittadini quando si parlava di bilancio con l’intenzione di coinvolgere la popolazione sulle scelte finanziarie. Garbini aveva parlato di Bilancio Partecipato e invece ci ha consegnato ogni anno il bilancio dei segreti e dei misteri. Tantomeno ha mai accolto lo spirito collaborativo venuto dalle minoranze per condividere un percorso collettivo di miglioramento del Paese.

Del resto come meravigliarsi di questo isolamento volontario. Basta ricordare quello che sta succedendo in questi mesi con il Puc3 e i progetti del parcheggio che stravolgerà i giardini comunali e l’inutile sala polivalente in piazza Anne Frank. I castelgiorgesi sono stati estromessi, lasciati alla porta, mai coinvolti e mai portati a conoscenza di quanto stava accadendo e della scellerata idea che ha partorito questi progetti. Su richiesta del capogruppo Gabriele Anselmi aveva promesso in consiglio comunale di convocare un’assemblea pubblica che invece non ha mai fatto. Lei signor sindaco poteva cambiare il progetto e non lo ha fatto, per quale motivo?

Un’elenco interminabile e preoccupante di cose promesse e mai fatte. In due anni l’amministrazione Garbini non è riuscita a fare nulla di quanto aveva promesso agli elettori e scritto sul suo programma elettorale. Le tasse continuano ad aumentare, ormai oltre 200mila euro di aumenti in due anni. L’ultimo quello della TARI di altri 90mila euro, ma i cittadini continuano ad avere difficoltà a pagare la tassa sui rifiuti. Solo nell’ultimo anno questo Comune non ha incassato 108mila euro della Tari.

I servizi sono ridotti a una mera espressione di formalità che non portano benefici né ai cittadini, tantomeno all’amministrazione. Più che l’amministrazione del cambiamento abbiamo osservato un’amministrazione che ha navigato a vista. Che non è riuscita a mostrare una prospettiva e una strategia concreta, isolandosi dal paese, dal contesto comprensoriale, provinciale e regionale.

L’epilogo dell’amministrazione Garbini, nonostante le differenze politiche, resta un momento che richiede grande responsabilità politica e civica per affrontare le prossime settimane e i prossimi mesi in cui la sovranità dei cittadini dovrà essere difesa con estrema determinazione su ogni fronte. Il paese ha bisogno di quell’unità popolare che tenga lontano gli speculatori dell’energia verde dal nostro territorio, che dimostri alla politica e alle istituzioni superiori che l’Alfina non è la terra di conquista di nessuno, tantomeno di progetti spregiudicati. Un’unità popolare che sia allo stesso tempo lungimirante e concreta e non si faccia trascinare negli allarmismi e nelle speculazioni.

Il Gruppo consiliare - Prima di Tutto Castel Giorgio - che mi onoro di rappresentare resterà sempre e incondizionatamente dalla parte dei cittadini perché, non a caso, in questi anni si è dimostrato un punto di riferimento serio e affidabile per le istanze e le necessità dei Castelgiorgesi anche quando gli stessi avevano deciso di attribuirgli un ruolo di opposizione. Ora basta con gli “avventurieri della domenica” e basta con con tutti coloro che si servono della politica anziché esserne servitori. Castel Giorgio è stremato!

Mi auguro che per Castel Giorgio e per i Castelgiorgesi, si apra una fase nuova, una prospettiva vera di sviluppo. Una fase politica e amministrativa capace di coinvolgere i cittadini, le migliori espressioni umane e intellettuali di questo paese; una fase che non distingua la popolazione tra amici e nemici del sindaco. Un’amministrazione democratica che sia dalla parte di tutti, che non lascia mai indietro nessuno. Una fase veramente nuova di teste, idee e azioni che salvino Castel Giorgio dal baratro in cui è stato fatto sprofondare.

 

Gruppo Consiliare Prima di Tutto Castel Giorgio (Capogruppo - Gabriele Anselmi)


Questa notizia è correlata a:

Bocciato il bilancio di previsione, Comune verso il commissariamento