"Con i cittadini per Castel Giorgio": "Si naviga a vista, noi non ci stiamo"
In data 24 maggio 2015, in Consiglio comunale a Castel Giorgio si è votato per l'approvazione del bilancio consuntivo 2014. Il bilancio è lo strumento fondamentale dell'attività politica del Comune. E' anche uno strumento per valutare quello che un'amministrazione fa e come lo fa. E mai come in questo caso si nota come l'attuale amministrazione non solo non sia stata capace di portare avanti un'idea chiara e condivisa di sviluppo ma nemmeno di preservare l'esistente, evitando squilibri nei conti.
La prima critica che intendiamo fare in merito al consuntivo 2014 è di tipo politico: riteniamo che da anni il bilancio del comune di Castel Giorgio soffra di gravi squilibri e mostri numerose criticità. Per risolverle ci sarebbe stato bisogno di una completa revisione del modo di amministrare. Purtroppo, però, non solo questa amministrazione ha ereditato i vizi peggiori della precedente, ma, se possibile, li ha portati alle estreme conseguenze.
Avevamo chiesto l'applicazione del PEG quale strumento di trasparenza e semplificazione. Ci era stato risposto che si pensava di usare "strumenti simili". Sono passati due anni e non è successo niente. Forse perché meno chiarezza c'è e più è facile fare giochi di equilibrismo finanziario per ritardare problemi contabili che prima o poi esploderanno? Ci auguriamo che si sia trattato solo di pressapochismo e scarsa lungimiranza.
La seconda critica è invece di tipo operativo. Analizziamo la gestione dei residui. I residui attivi, cioè le somme accertate e non riscosse dal Comune entro il termine dell'esercizio, negli ultimi 5 anni erano in media circa 100.000 euro all'anno. Nel 2014 sono arrivati a 1.107.416 euro, per un totale di 1.551.000 euro. Questa valanga di soldi entrerà oppure no nelle casse dell'ente? Come si intende risolvere la questione? O meglio: è risolvibile?
I residui passivi, cioè le somme impegnate e non pagate entro il termine dell'esercizio, negli ultimi 5 anni erano in media circa 100.000 euro all'anno. Nel 2014 sono passati a 1.176.436 euro, per un totale di 1.450.569 euro. Appare chiaro che anche qui qualche problema di sostenibilità c'è.
Nel breve, medio e lungo periodo che impatto avrà questa gestione finanziaria sulle casse dell'ente e sulle vite e sulle tasche dei cittadini?
Analizziamo ora un altro capitolo che ci preoccupa, e cioè le spese in conto capitale, che per il 2014 sono state di 1.074.476 euro. Qui, trattandosi per buona parte di investimenti fatti con fondi regionali ed europei, la nostra critica è sul come li si è impegnati. Prendiamo ad esempio i 391.720 euro del PUC3. Ribadiamo che l'idea di asfaltare l'area verde dietro al comune per trasformarla in parcheggio è assurda, priva di ogni utilità pratica ed ha già trovato la contrarietà di quasi tutti i cittadini di Castel Giorgio. Così come l'idea di costruire un centro polivalente in piazza Anna Frank. Impiegare tutti quei fondi per dei progetti così dispendiosi, discutibili e per di più senza coinvolgere la cittadinanza è un modo di agire che noi riteniamo miope, avventato e poco responsabile e metteremo in atto tutti i mezzi possibili per contrastarlo.
Si investono soldi in progetti imponenti ma inutili però non si fa manutenzione dell'esistente: il centro servizi Le Piane è fatiscente e quando si è presentata l'opportunità di richiedere dei finanziamenti regionali per la ristrutturazione, ce li si è lasciati sfuggire. Si perdono ogni anno bandi e progetti regionali per la riqualificazione sportiva e viaria (ad esempio i fondi per le piste ciclabili), lavori decisamente più utili per i cittadini e meno dispendiosi.
Manca una visione amministrativa, manca un chiaro disegno di sviluppo e tutela, si naviga a vista tentando di non inciampare ma dimostrandosi solo litigiosi ed inconcludenti. Noi non ci stiamo.
Una maggioranza divisa e senza bussola che non sta facendo in maniera adeguata gli interessi dei cittadini ma pensa solo a vivacchiare non è il modello di cambiamento che l'attuale amministrazione sbandierava in campagna elettorale. Ci chiediamo quanto ancora duri questa agonia, augurandoci che, nell'interesse dei cittadini di Castel Giorgio, si verifichi un cambio di rotta. Cambio di rotta purtroppo improbabile e tardivo.
Andrea Corritore
Con i cittadini per Castel Giorgio