"Ripartiamo dalla ricostruzione di una memoria condivisa"

A settantun'anni dall'eccidio fascista dei martiri di Camorena, la commemorazione di quei tragici fatti offre a tutta la nosta comunità l'opportunità di riscoprire i valori fondanti della nostra Repubblica, nata dalla Resistenza.
Una Resistenza che non fu solo guerra civile, ma che rappresentò la lotta per un idea diversa del mondo e della convivenza tra gli uomini, un'idea che non contemplasse la violenza quale strumento di lotta politica e di repressione; la nostra Repubblica nasce dalla più alta risposta che il popolo italiano seppe dare a vent'anni di violenza fascista, una violenza di cui anche la nostra città porta ancora oggi le tracce.

La strage di Camorena è forse infatti la manifestazione a noi più tangibile della brutalità di un regime pronto a sopprimere anziani, uomini e ragazzi per la sola colpa di opporsi ad esso. Da sempre, questa ricorrenza ci ricorda le nostre radici, il nostro passato più prossimo, ricordarci il compito che quel sacrificio ci ha lasciato in eredità: difendere i valori della libertà, della democrazia e dell'antifascismo da tutti gli attacchi che, soprattutto oggi, minano il fondamento della convivenza democratica di questo paese.

Proprio per questo, è oggi più che mai necessario ripartire dalla ricostruzione di una memoria condivisa, attraverso la discussione e l'approfondimento dei fatti, anche quelli più dolorosii, contribuirono alla rinascista di questo paese.
Invitiamo quindi tutte e tutti a partecipare alle varie iniziative che animeranno la nostra città in questi giorni, a partire da quelli promossi dal Centro di Documentazione Popolare, previste per Venerdì e Sabato, fino alla marcia che partirà Domenica dal piazzale antistante il palazzetto dello sport di Ciconia per raggiungere il cippo dei sette martiri.