politica

Biomasse. La Federazione Provinciale del PCdI verso una proposta d'iniziativa popolare

giovedì 19 marzo 2015
Biomasse. La Federazione Provinciale del PCdI verso una proposta d'iniziativa popolare

Qualche tempo fa, emesso da questo partito, è apparso un comunicato stampa, scaturito da notizie acquisite da abitanti del Comune di Castel Viscardo, riguardo all’installazione di un impianto di generazione d' energia, alimentato da biomasse. Il comunicato, ancorché contenente termini tecnici non esatti, per i quali è stata puntualmente fornita rettifica, non voleva essere un resoconto tecnico, evidenziava invece, le perplessità e le preoccupazioni dei cittadini, e nostre.

Quanto si è letto immediatamente dopo, attraverso le varie risposte, ha dipinto il nostro comunicato come esagerato, allarmista, perfino prevaricatore di possibili sviluppi economici. Quello che ad oggi si sta verificando, riteniamo essere la più esaustiva conferma della concretezza del problema sollevato, legittimata dalla sua stratificazione nel tessuto del nostro comprensorio.

Tale legittimazione si evince nella rilevante presenza di cittadini all'assemblea pubblica di Castelviscardo, nella revoca dell'autorizzazione già concessa dal Comune di Fabro da parte del Sindaco, nella presa di posizione della stessa sezione PD di Fabro, in quella di altre forze politiche ed infine nei consigli aperti, promossi dai Comuni di Montegabbione e Ficulle, ai quali teniamo ad esprimere stima per la sensibilità rivolta al tema.

Riteniamo quindi lecito affermare e ribadire la realtà oggettiva di quella che sembrava essere una “visione” da parte nostra.
Sul tema, sempre più convinti, e supportati dalle conferme di cui sopra, vogliamo sottolineare in primo luogo:

• seppure ricadenti nella definizione d’impianti di generazione da fonti rinnovabili, quelli a biomasse, non possono essere assimilati in tutto e per tutto a quelli fotovoltaici e pertanto subordinati ad autorizzazione attraverso Procedura Autorizzativa Semplice (P.A.S.) col solo vincolo della potenza di generazione.

• A differenza di altri impianti, che comunque nel loro esercizio producono impatto ed effetti nocivi, quelli a biomasse, prescindendo dalla potenza, immettono fumi nell'aria e prevedono stoccaggio di materiali di natura biologica

• Non a caso, la legislazione che regola le autorizzazioni degli impianti a biomasse, prende in esame, proprio ai fini delle emissioni in aria, anche quelle dovute al trasporto al sito di combustione, delle biomasse, citando anche un esplicito riferimento all'effetto olfattivo.

Per questo motivo, la documentazione finalizzata a ottenere autorizzazione e lo stesso iter autorizzativo devono essere idonei a certificare, oltre che le caratteristiche del richiedente, in termini di disponibilità di risorse necessarie, soprattutto l'assenza di possibili elementi nocivi in fase di esercizio dell'impianto.

La documentazione deve essere completa, dettagliata e sottoposta preliminarmente all'esame congiunto di tutti i Soggetti Pubblici ai quali vengono ascritte le specifiche professionalità, agronomiche, sanitarie ed amministrative, unitamente alle rappresentanze dei cittadini, così come previste, ai fini di eventuali motivi ostativi che possano essere addotti.

Riteniamo pertanto che nel caso dei predetti impianti, non possa sussistere la soglia della potenza prodotta di 200 KW, quale limite entro il quale possa utilizzarsi la P.A.S. Per questi impianti, soprattutto per ciò che attiene alla salute dei cittadini, aspetto esplicitamente richiamato tra gli adempimenti da fornire, appare molto più garante l'Autorizzazione Unica, da esprimere in sede di Conferenza Servizi, ottemperando in tal modo anche agli obblighi di trasparenza previsti dalla medesima legislazione, tramite informativa in tempi utili ai Comuni, ai Comitati, alle Associazioni, affinché possano essere prodotte anche tutte le osservazioni eventuali.

Anticipiamo quindi che procederemo, non potendo contare su rappresentanze istituzionali, a formulare una proposta d’iniziativa popolare per modificare l'attuale regolamento attuativo in vigore, riconducendo alla sede regionale, attraverso Conferenza di Servizi, ogni autorizzazione che attenga agli impianti in oggetto. Rimaniamo al riguardo pienamente disponibili a condividere le nostre perplessità e percorrere la strada indicata, con chiunque, forze politiche ed associazioni di cittadini, condivida le nostre preoccupazioni e perplessità sull'argomento.

Federazione Provinciale del PCdI