politica

Crescere nel rinnovamento della classe politica e delle idee di sviluppo

giovedì 12 febbraio 2015
di Andrea Scopetti - Segretario Pd
Crescere nel rinnovamento della classe politica e delle idee di sviluppo

Trovare le soluzioni giuste per un progetto di futuro reale ed efficace alle esigenze di crescita della città. In questo momento, più che in altre circostanze, l’amministrazione che governa la Città e la politica, tutta, devono contribuire in maniera evidente al miglioramento delle prospettive dei cittadini senza perdere tempo dietro a tentativi di strumentalizzazioni immobilizzanti, prese di tempo inefficaci e strategie logoranti.

E’ decisamente singolare come il sostegno del capogruppo del Partito Democratico al Sindaco e la denuncia verso strane forme di “sottostrutture decisionali” - di cui, mi preme ricordare, sono stati fatti nomi e cognomi su articoli dalla stampa locale e non in comunicati stampa del Segretario o del Capogruppo del Pd - sia diventato l’argomento per imputare al partito e al capogruppo la causa di divergenze politiche con il preciso obiettivo di non affrontare i problemi reali ed evitare che si compia il processo di rinnovamento che lo stesso Sindaco auspica.

Il Partito Democratico, senza distinzioni di correnti e di appartenenze, è stato duramente attaccato da un Assessore della giunta comunale che dovrebbe non tanto impegnarsi a giudicare quello che gli accade intorno, quanto farebbe bene a dare spiegazioni più chiare e tempestive ai cittadini sulle “scivolate avute” riguardo le famose cartelle pazze della Tari, la Tosap su passi carrabili e non ultima la gestione della trattativa sindacale con il personale dell’ente. Non è strumentalizzando per proprio tornaconto le parole del nostro capogruppo - come ha pensato di fare qualcuno - che si può pensare di non affrontare i problemi rinviandoli a data da destinarsi.

Il Partito, di cui il Sindaco è il più alto esponente, dopo aver promosso il percorso democratico delle primarie, aver portato Giuseppe Germani alla candidatura ed aver contribuito in modo determinante alla sua elezione: esige una spiegazione, un chiarimento, una decisione in merito alla presa di posizione di Gnagnarini che è un problema politico evidente al quale, per rispetto dei rapporti con le altre forze di questa maggioranza, deve corrispondere una risposta del primo cittadino nelle opportune sedi politiche.

Da cittadino di Orvieto, da iscritto al Pd, da Segretario di questo partito, credo che il tempo delle “mezze parole” appartenga ormai alla storia e non al presente. Rinnovare significa avere il coraggio di affrontare i problemi: dire chiaramente a qualcuno che ha sbagliato e prendere decisioni per il bene della Città e non tergiversare per evitare reazioni. Il capogruppo Taddei ha parlato in modo chiaro ed evidente, facendosi garante dell’autonomia decisionale dell’amministrazione e offrendo al Sindaco - come naturale che sia - il pieno sostegno. Lo stesso fa il Partito democratico, nella totale condivisione, senza che nessuno si arroghi il diritto di farlo personalizzando l’argomento.

In questi primi otto mesi di amministrazione di centrosinistra l'assoluto sostegno politico del Gruppo consiliare del Pd al suo Sindaco ed alla Giunta è un dato incontrovertibile e non può essere messo in discussione da nessuno. Parlano gli atti votati in Consiglio e nelle Commissioni e le posizioni assunte, nel rispetto della chiarezza e del miglioramento, a sostegno di tutti gli assessori anche in merito ad alcuni “incidenti di percorso” che andavano risolti. Lo stesso dicasi per l’atteggiamento tenuto dal Partito Democratico tramite i suoi comunicati ufficiali (due su tutti: no al terzo calanco e contratti di fiume/parco urbano del Paglia).

In queste settimane, con voto palese, il partito ha portato avanti la fase di riorganizzazione riducendo il numero dei circoli e attuando quelle scelte che porteranno il Pd di Orvieto ad essere più snello nella struttura ed efficiente nel percepire le istanze dei cittadini. Un partito che intende stringere un patto civico con gli orvietani che vogliono guardare al futuro, al rinnovamento e alla soluzione dei problemi della Città attraverso la partecipazione e la condivisione. Un cambio di passo, per costruire quei reali progetti di sviluppo di cui in questi primi mesi di amministrazione si sono gettate le basi. Inizieremo, nei prossimi giorni, a fare delle proposte concrete in merito alle questioni sanitarie e ad un metodo partecipativo chiaro sulle scelte che riguarderanno il piano della mobilità e quello del turismo.

Il Partito Democratico ha obiettivi ben chiari e leali al contrario di chi, puntualmente, persegue la strada dello "screditamento", della divisione e della strumentalizzazione solo perché nella trasparenza non trova il suo terreno ideale. Attendiamo risposte e chiarimenti sull’attacco subito come partito e forza rappresentativa della maggioranza comunale sia per il rispetto degli iscritti, sia per il rispetto dei cittadini che comunque non hanno sempre trovato giovamento dalle scelte dell’assessore al bilancio. Non cambieremo certo atteggiamento nel considerare sacrosanto il rispetto dei ruoli politici e amministrativi, ma è naturale che un partito che ha contribuito in maniera evidente all’elezione del Sindaco non accetti il fatto di diventare oggetto delle estemporanee esternazioni di un assessore non propriamente al passo con i tempi della politica e con le necessità dell’ente che ha l’onore di amministrare.

Non rispondendo a questa evidente smagliatura e ad altre incongruenze politiche si continua soltanto a generare il seme della torbida strumentalizzazione del quale qualcuno cerca ancora di nutrirsi per i propri interessi, per indebolire il Pd e per dare alla minoranza argomenti sui quali attaccare il centrosinistra e magari ridare spazio a quelle azioni di trasformismo politico che nella passata legislatura hanno visto i consiglieri Meffi e Frizza primeggiare come migliori interpreti.
Il percorso verso un reale rinnovamento e una forte ripresa economica del nostro territorio è soltanto all’inizio, tutto è ancora da fare, basta crederci, rimboccarsi le maniche e lavorare con l'onestà intellettuale che si richiede a chi è amministrativamente e politicamente al servizio dei cittadini.