politica

Pd: passa la linea Scopetti, “Avanti nel segno del rinnovamento”

martedì 16 dicembre 2014
Pd: passa la linea Scopetti, “Avanti nel segno del rinnovamento”

Il Partito democratico sceglie la proposta di riorganizzazione del segretario Andrea Scopetti, non passano i documenti del “Gruppo dei 15” e quello del “Cabiamento Progressivo”. A decidere la linea, l’esito del voto del Coordinamento comunale del Pd che ha visto prevalere Scopetti con 28 voti a favore su 24 contrari, 2 astenuti e 2 membri che per scelta non hanno partecipato al voto.

Un risultato che tutt’altro lascia le cose come sono ma a detta del segretario “si va avanti nel segno del rinnovamento”. Le luci nella sede del Partito democratico di Sferracavallo si sono accese nel tardo pomeriggio. In previsione di un lungo dibattito, che di fatto si è chiuso intorno a mezzanotte, le danze si sono aperte alle 18, poi dopo un paio d’ore i documenti erano già stati presentati.

Il clima palpabile e a tratti visibile sembrava quello della resa dei conti. Addirittura qualcuno aveva pensato di rimescolare le carte al punto che in un volantino stampato nel primo pomeriggio per promuovere un’iniziativa del Pd di Orvieto di approfondimento sul “jobs act” non era stato inserito il nome del segretario. Una dimenticanza? Oppure l’idea che a distanza di poche ore il Pd di Orvieto non avesse più un segretario?

Nella sede del Pd di Sferracavaollo la folla era quella delle grandi occasioni, all’appello mancavano soltanto due persone e addirittura al momento del voto, nell’intento di garantire la massima trasparenza, il segretario e la presidente hanno dato la possibilità di votare anche a tre persone che non fanno più parte del coordinamento in quanto non hanno rinnovato la tessera.

Le bordate contro Scopetti non sono mancate. Il segretario è stato messo più volte sotto accusa e allo stesso tempo ha rilanciato portando la discussione sulla strada del rinnovamento che il Pd deve intraprendere per sostenere l’azione amministrativa. Prima del voto è stato il sindaco, Giuseppe Germani, percependo la necessità di stemperare gli animi, a chiedere il voto segreto.

La proposta, però, non si è concretizzata e allora a quel punto si è passati alla votazione del “Documento Scopetti”. Ad annunciare la propria rinuncia al voto sono stati il consigliere regionale, Fausto Galanelllo, e la presidente dell’assemblea Etilia Stella. Solo con il “voto a chiamata” si sono risolte alcune difficoltà nel conteggio.

Prima che scattasse la mezzanotte Andrea Scopetti veniva confermato ancora una volta al vertice del Pd Orvietano con 28 voti favorevoli. Si tratta, come specifica una nota del Pd di: Sonia Bacci, Giancarlo Bartoli, Marino Capoccia, Andrea Carli, Giorgio Cesari, Michela Chioccia, Luciano Costantini, Chiara Cristofori, Rovero Ermini, Ivanovic Feliziola, Carolina Formica, Marianna Formica, Antonietta Graziani, Vasco Lupino, Jamila Mansour, Laura Mecocci, Fidenzio Padoin, Enrico Paolini, Alessandra Sargenti, Andrea Scopetti, Antonio Sganzerla, Loriana Stella, Massimo Ciotti, e Gabriella Trinchitelli. Dei rappresentanti del gruppo consigliare del Pd hanno votato pro-Scopetti: il presidente Angelo Pettinacci, e i consigliri Donatella Belcapo, Andrea Taddei e Flavia Timperi.

Contro di lui, tolta l’astensione di Giovanni Tonelli, tutto il resto del “Gruppo dei 15”: Lamberto Custodi, Pietro Caiello, Giorgio Caiello, Valentino Filippetti, Silvia Fringuello, Luisa Basili, Serena Piazzai, Carlo Pedichini, Fabrizio Trequattrini, Federico Giovannini, Gianluca Foresi, Fabrizio Pacioni, Umberto Fringuello e Michela Ricolfi. A questi si sono andati ad aggiungere Massimo Stella, Francesco Pacioni, Andrea Bracciantini, Carlo Carletti e Flavia Rizzica. Contro hanno votato anche Vittorio Tarparelli e Pirkko Peltonen, che avevano presentato un terzo documento programmatico. Contrari al documento della segretaria anche i consiglieri comunali eletti nella lista del Pd, Maurizio Talanti e Martina Mescolini e la segretaria dei Giovani Democratici, Giulia Cirica.

Il sindaco, Giuseppe Germani, invece ha scelto la via dell’astensione lasciando aperti molti spiragli tra lui e il partito. “Questo coordinamento - afferma il segretario Scopetti - ha espresso una posizione chiara: per qualcuno è finito il tempo dei giochini”.

“Chi voleva destrutturare il partito per depotenziare l’amministrazione e compromettere il percorso di rinnovamento in atto nel Pd di Orvieto è stato smentito e respinto - evidenzia Andrea Scopetti -. Ora iniziamo a lavorare per costruire un partito sempre più aperto e condiviso che sia gestito nel rispetto delle visioni politiche di tutti e delle prospettive programmatiche. La conclusione di questa fase programmatica sarà ora la base di una linea politica sulla quale il sindaco, il consiglio comunale e il partito si misureranno in merito alla proposta di sviluppo e rinnovamento della città che ci ha permesso di vincere le elezioni”

Per Andrea Scopetti dopo l’esito del voto del coordinamento: “Si fa avanti una nuova classe dirigente che senza compromessi e mediocri mediazioni vuole stare realmente dalla parte dei cittadini e di tutte le forze che vorranno contribuire alla rinascita di Orvieto. Abbiamo liberato il partito da lacci e lacciuoli. Inizia una nuova fase nella quale non ci saranno più salvagenti o scappatoie per chi vuole utilizzare il partito e l’amministrazione per i propri interessi personali”.