politica

Disattenzioni orvietane: il caso del rinnovo del cda del Consorzio di Bonifica

sabato 25 ottobre 2014
Disattenzioni orvietane: il caso del rinnovo del cda del Consorzio di Bonifica

Domenica 26 ottobre si svolgono le elezioni per il rinnovo del consiglio di Amministrazione del Consorzio per la Bonifica della Val di Chiana Romana e Val di Paglia. "In realtà - osserva Valentino Filippetti - le consultazioni si dovevano svolgere mesi fa ma la Regione dell’Umbria le rinviò per legiferare in materia. Tra le altre modifiche ci sono anche quelle che riguardano la platea elettorale che è composta di tre fasce di utenti e da 18 Sindaci del vasto bacino imbrifero del Chiani e del Paglia. Questo consorzio, diversamente da altri, gode giustamente di un giudizio positivo per le opere realizzate negli ultimi anni sul fiume Chiani. Infatti senza le Casse d’Espansione realizzate sul Chiani l’alluvione di due anni fa avrebbe fatto danni enormemente piu’ grandi.

Il Consorzio opera per la gestione dei corsi d’acqua, per la mitigazione del rischio idraulico, per la difesa del suolo e per la salvaguardia e tutela del territorio. Ad esempio ogni anno il Consorzio effettua manutenzione sulle sponde tagliando erba e arbusti su 300 km. Mentre le attività strutturali hanno visto la realizzazione di 420 opere tra briglie e traverse.

In questo periodo sta progettando un intervento sul Chiani all’altezza di Ponticelli (Città della Pieve) per 2 milioni di euro e il primo stralcio funzionale delle opere di riduzione del rischio in ambito urbano nei Comuni di Allerona, Castel Viscardo e Orvieto per un importo di 8,2 milioni di euro. Queste cose basterebbero per impegnare l’opinione pubblica e le varie organizzazioni in un confronto e un impegno per il rinnovo degli organismi dirigenti. Invece, come spesso avviene a Orvieto, si guarda la pagliuzza e non la trave.

Per questo l’iniziativa promossa dal PD di Orvieto Scalo per venerdì 31 ottobre alle 17,30 presso il Centro Sociale va salutata con favore. Dopo tanto parlare di Progetti per le Aree Interne e Contratto di Fiume è indispensabile iniziare a discutere di progetti concreti. "Innanzitutto - si legge nel documento preparatorio - va ripresa l'idea della città unita e in particolare l'attenuazione di tutti i problemi strutturali che impediscono o rendono difficoltoso un rapporto con Ciconia. Gli interventi sul Paglia devono affrontare seriamente questo problema realizzando un vero Parco Urbano Fluviale".

"I milioni di euro che saranno spesi nei prossimi mesi e gli altri nei prossimi anni - prosegue - devono sicuramente e affrontare il problema della mitigazione del rischio idraulico ma anche quello della vivibilità dei paesi attraversati dai fiumi in particolare Orvieto Scalo. Qual è il destino dell’area produttiva di Santa Letizia? Si continueranno a costruire case e capannoni nelle zone esondate? Si riprenderà l’idea del Parco Urbano del Paglia? Ebbene il voto di domenica si sarebbe dovuto svolgere nell’ambito di un dibattito su questi temi, ma purtroppo è solo una conta tra le associazioni professionali di categoria. Bisogna andare a votare ma anche incominciare a discutere".