politica

Identità e territorio: "Germani e compagni hanno gettato la maschera"

mercoledì 24 settembre 2014

Ricancara la dose il gruppo "Identità e territorio". "Il bilancio di previsione 2014 - afferma in una nota - ha sancito definitivamente il ritorno del sistema politico della sinistra nostrana, oltre a riportare in auge le modalità di come la stessa sinistra gestisce la cosa pubblica. Se è vero che nei primi 100 giorni di amministrazione, Gnagnarini ed il suo “scudiero” Germani avevano brillato per aver fatto tutto il contrario di quanto promesso in anni di opposizione ed in mesi di campagna elettorale, con il bilancio 2014 i due – unitamente a tutta la maggioranza – hanno decretato in maniera incontrovertibile di come come la sinistra abbia sempre lo stesso marchio di fabbrica: un marchio finalizzato alla ricostruzione di quel sistema di potere fondato esclusivamente sull'aumento della pressione tributaria e su una spesa pubblica incontrollata.

È indubbio, infatti, che degli 840.000 euro di maggiori entrate per l'anno in corso neanche un centesimo è andato a mitigare il carico tributario, mentre Gnagnarini e Germani con una parte di quella somma hanno fortemente implementato il fondo di riserva (portandolo a 300.000 euro) al fine di costruirsi – di fatto – un vero e proprio “tesoretto”. Quando qualche settimana fa – primi fra tutti – denunciavamo che questo bilancio era lo specchio di un sistema politico e gestionale che cercava di ricostruirsi, attraverso la riproposizione di quelle logiche che avevano portato il Comune sull'orlo del fallimento, venivamo duramente attaccati (ed anche minacciati). Fra pochi giorni, quando arriveranno le cartelle di pagamento della Tasi, dell'Imu e della Tari, saranno moltissimi gli orvietani che rimpiangeranno di aver contribuito con il loro voto a far gestire la città a Gnagnarini ed al suo “scudiero”.

Ma c'è un dato politico ancora più importante: l'approvazione del bilancio 2014 segna il punto di partenza per l'avvio delle lotte interne tra le varie correnti per la gestione di fette di potere e delle contrapposizioni finalizzate a mettere le mani sul “tesoretto” al fine di creare consenso, oltre a dare il là ad una vera e propria resa dei conti all'interno dei vari gruppi e gruppetti della sinistra orvietana. Da oggi ad Orvieto è tornato quel vecchio sistema di potere e di gestione che aveva imperversato fino all'arrivo di Concina. Sicuramente è un sistema molto meno forte e capace rispetto agli anni d'oro, ma sempre e comunque fondato sulla spesa pubblica incontrollata, sull'aumento della pressione tributaria, sul dirigismo e sulla gestione del potere. Ed in tutto questo Gnagnarini e Germani sono solo due comparse marginali".


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