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Verso la Riorganizzazione dell'Ospedale. La cura Fratini valutata dai sindaci, ora la partecipazione

sabato 20 settembre 2014
Verso la Riorganizzazione dell'Ospedale. La cura Fratini valutata dai sindaci, ora la partecipazione

Presieduta dal Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani si è tenuta, nei giorni scorsi, presso la sala delle Quattro Virtù la riunione dell'Assemblea dei Sindaci dell'Ambito territoriale n. 12 dell'Orvietano, convocata sul tema della ristrutturazione dei servizi e dell'Ospedale, a cui hanno partecipato Sandro Fratini, Direttore Generale dell'USL Umbria 2, Ermete Gallo Responsabile della Direzione medico ospedaliera, Teresa Manuela Urbani e Rosita Gasparri rispettivamente Direttore e Responsabile Amministrativo del Distretto socio-sanitario di Orvieto.

Nell'incontro con i Sindaci, il Direttore Generale dell'USL Umbria 2, ha ribadito il ruolo dell'Ospedale di Orvieto quale presidio dell'emergenza-urgenza sottolineando la necessità di effettuare interventi di tipo strutturale ed organizzativo finalizzati a potenziare il Pronto Soccorso-118, al fine di garantire un'ottimale gestione sia dell'emergenza-urgenza che delle patologie tempo-dipendenti.


Ha illustrato, inoltre, gli importanti interventi strutturali sinora effettuati e presentato il progetto di riorganizzazione della struttura secondo un modello di intensità di cure con relativo adeguamento del personale sanitario.

Tale progetto si inserisce nell'ottica di una sempre maggiore integrazione Ospedale-Territorio e prevede la realizzazione di piattaforme di degenza differenziate sulla base della complessità assistenziale:
- area day-care (day hospital oncologico e day surgery multidisciplinare);
- area bassa intensità assistenziale (Medicina generale);
- area media intensità (Medicina d'urgenza e Cardiologia);
- area alta intensità (attivazione di 2 posti letto UTIC all'interno della Terapia intensiva).

La razionalizzazione dell'offerta dei posti letto ospedalieri per acuti consentirà anche di recuperare spazi da dedicare, sempre all'interno dell'ospedale, alle cure intermedie e all'assistenza del fine vita, importante passo per accrescere l'offerta assistenziale nel territorio orvietano.

Caratteristica peculiare del Distretto socio-sanitario di Orvieto, infatti, è l'elevato indice di vecchiaia che comporta la necessità di migliorare le risposte alla cronicità attraverso un'assistenza sempre più di tipo domiciliare e semi-residenziale (evitando il ricorso a ricoveri ospedalieri spesso impropri) il che garantisce, tra le altre cose, anche una migliore qualità di vita degli anziani e della relativa rete familiare.

A tale proposito il Direttore Generale ha comunicato l'attivazione dal 1° di settembre di un diurno per anziani con disturbi cognitivi ad Orvieto, in località Villanova, e la previsione di apertura di un'analoga struttura nell'alto Orvietano. Come ulteriore importante risposta assistenziale è stata inoltre abbattuta la lista d'attesa per gli inserimenti in Residenza Protetta, dei cittadini residenti nel distretto che non possono essere gestiti a domicilio.

Sempre nell'ottica della maggiore integrazione tra Ospedale e Territorio, il Dr Fratini ha presentato infine, un progetto di telemedicina per l'assistenza domiciliare di pazienti in scompenso cardiorespiratorio, che vedrà il distretto di Orvieto, insieme a quello di Spoleto, in collaborazione con la cardiologia, quale Distretto pilota per l'avvio del progetto stesso.

I vari Sindaci che sono intervenuti hanno apprezzato il lavoro svolto dalla direzione generale dell'Usl Umbria2.
“La Conferenza dei Sindaci è il soggetto preposto sul territorio a vigilare sulla sanità pubblica – spiega il Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani anche investe di Presidente dell'Assemblea – quindi è senz'altro positivo il metodo di lavoro adottato, ovvero la presentazione dell'attività messa in atto dalla Usl ai rappresentanti delle comunità locali. Positivo anche il fatto che la direzione generale e sanitaria inizierà una fase di partecipazione del progetto di ristrutturazione dell'Ospedale”.

“Come Sindaci – aggiunge - abbiamo esternato le varie problematiche che presenta la sanità orvietana in modo particolare: il Pronto Soccorso, la diagnostica per immagini, le liste d'attesa e altre situazioni. Speriamo che questo sia il metodo e il momento giusto per dare una risposta definitiva e per avere ad Orvieto un Ospedale dell'emergenza urgenza, degno di questo nome”

“Il nostro Ospedale – conclude Germani - dovrà essere un luogo ad alta intensità di cura anche perchè è punto di riferimento per una vasta area di utenti delle regioni limitrofe: Alto Lazio e Bassa Toscana che rappresentano circa il 35% dell'utenza del nostro presidio. Dopo questo periodo di partecipazione e comunque entro il mese di ottobre, la direzione della USL Umbria2 si è impegnata a riportare il progetto definitivo all'Assemblea dei Sindaci per la sua definitiva approvazione”.