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Gnagnarini incontra le categorie: "Dobbiamo inventarci una nuova politica delle entrate"

giovedì 18 settembre 2014
Gnagnarini incontra le categorie: "Dobbiamo inventarci una nuova politica delle entrate"

“Dobbiamo inventarci una nuova politica delle entrate, attuando iniziative che facciano leva sugli asset strategici della città”. Lo ha detto l'assessore Gnagnarini nel corso della seconda riunione partecipativa aperta ad associazioni e sindacati. A breve toccherà anche agli operatori turistici. Sul tavolo, il regolamento e le tariffe della Tari che arriverà in approvazione lunedì prossimo. E, più in generale, quel bilancio che per il 2014 ammonta a 47 milioni di euro, con un carico fiscale inferiore per quasi mezzo 0,5 milioni di euro rispetto al 2013. Almeno, per Imu e Tarsu. Le altre entrate tributarie restano infatti invariate.

“Ci siamo concentrati – ha spiegato il sindaco – non sull’aumento della pressione fiscale ma sulla programmazione di nuove entrate. Alcuni cespiti possono diventare produttivi. I parcheggi hanno prodotto 1,4 milioni di euro freschi e poi c'è il Centro congressi, il Pozzo di San Patrizio e soprattutto la funicolare. L’obiettivo per i prossimi anni non è solo quello dei tagli imposti dai circa 800 mila euro all'anno che derivano dal piano di riequilibrio finanziario, ma della valorizzazione, anche in chiave economica, delle molte attività materiali e immateriali di cui la nostra città è ricca”.

Nel merito della Tari, per le famiglie composte da 1 a tre persone la tariffa dell'immondizia cala, per quelle più numerose invece sale. Nove, le categorie prese in considerazione per le utenze non domestiche per cui il carico fiscale complessivo della Tari per il 2014 è inferiore per oltre 400.000 euro rispetto a quello della Tarsu del 2013. Sono cambiati i coefficienti su alcune categorie: case di cura (abbassato del 25%), ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pescheria, negozi di fiori (abbassato del 50%).

La previsione del carico fiscale Tasi iscritto nel bilancio 2014 ammonta a 1.200.000 euro, ovvero per 171.000 euro minore rispetto al valore della componente Imu prima casa che ammontava a 1.371.000 euro, così come risulta dalla variazione in diminuzione riportata in bilancio. La Tasi non è stata applicata alle altre categorie di immobili. Il piano pluriennale per il rientro dal deficit accertato di 8.282.270 euro prevede, per il 2014, una quota di abbattimento pari a 728.209 euro di cui 460.792 relativi a debiti fuori bilancio.