politica

Identità e territorio sul Consorzio Crescendo: "Disastro totale"

venerdì 29 agosto 2014
Identità e territorio sul Consorzio Crescendo: "Disastro totale"

"Con un indice di redditività negativo pari a -130%, il Commissario Straordinario alla revisione della spesa pubblica ha certificato quello che noi abbiamo sempre sostenuto e denunciato: e cioè che il Consorzio Crescendo rappresenta plasticamente uno dei più disastrosi esempi di quel modello dirigista e burocratico che ha dominato la scena politica ed economica nel primo decennio del nuovo millennio ad Orvieto e nel comprensorio". Così l'aggregazione civica "Identità e territorio" commenta la notizia in materia di partecipate, che assegna all'ente il peggior risultato umbro.

"Costituito da soci esclusivamente pubblici (Regione, Provincia Comunità Montana, Comune di Orvieto ed un’altra decina di piccoli Comuni del comprensorio) e finanziato esclusivamente con i soldi dei contribuenti - si legge nella nota diffusa - il Consorzio Crescendo ha prodotto debiti per milioni di euro, non ha creato neanche un posto di lavoro, ha ingessato in maniera ancora più ferrea l’economia locale ed ha creato gravissimi danni in tutte le realtà dove ha operato. Sa da un lato è stato un vero e proprio baraccone mangia soldi pubblici, dall’altro è servito ad alcuni burocrati di partito e di sindacato per prendere stipendi super, pari a migliaia e migliaia di euro al mese. Per anni – inascoltati - abbiamo denunciato le progettualità disastrose di questo baraccone pubblico gestito mediante il solito modello dirigista e con la solita conclamata incapacità (dalla prima lottizzazione a Fabro, a quella allucinante di Montecchio, fino alle operazioni faraoniche di Bardano); per anni abbiamo sollevato quanto fosse grave e crescente la esposizione debitoria, ma nessuno ci ha ascoltato.

"E’ fuor di dubbio - prosegue - che il Crescendo rappresenta – soprattutto alla luce della graduatoria stilata dal Commissario Cottarelli - il più emblematico esempio del fallimento politico della sinistra nostrana, ma il Crescendo rappresenta anche e soprattutto quel modello di stampo dirigista (o più volgarmente lo potremmo definire sovietico) dove il grande partito avrebbe dovuto controllare tutto e mettere le mani su tutto. A differenza di chi fa impresa privata tutti i giorni ed investe i propri soldi, la sinistra si era creata delle strutture parallele per incunearsi nel mondo imprenditoriale al fine di condizionarlo e di modellarlo a seconda delle necessità. Alla sinistra del primo decennio del 2000 non le bastava gestire il potere politico, voleva egemonizzare anche quello economico. Il tutto, però, con una differenza sostanziale: per costruire questo sistema di controllo totale sull’economia e per mettere in piedi baracconi come il Crescendo la sinistra usava i soldi dei contribuenti, mentre collocava personale dell’apparato nei posti di comando. In attesa di capire chi pagherà i milioni di euro di debiti del Crescendo, ci aspettiamo che almeno qualcuno chieda scusa".