politica

Il Pdci va all'opposizione: "Disattesi gli accordi, tradita la fiducia"

martedì 1 luglio 2014
Il Pdci va all'opposizione: "Disattesi gli accordi, tradita la fiducia"

“Siamo stati discriminati da due sindaci, Di Girolamo e Germani, inaffidabili e irrispettosi”. Ci va giù duro il segretario provinciale dei Comunisti italiani, Gianni Pelini, nel fotografare la situazione post-giunte a Terni e a Orvieto: “Staremo all'opposizione, senza pregiudizi ma nel merito. Non accetteremo scambi né contentini”. A Terni, la scelta di appoggiare il candidato del centrosinistra si è realizzata nella lista Progetto Terni “dove oltre ai candidati 'civici' - spiega Pelini - erano presenti esponenti del Pdci, in testa il nostro segretario regionale Giuseppe Mascio”. Quest'ultimo - eletto con 581 voti - ha trovato sbarrate le porte che conducono in giunta. Per lui si continua a parlare di un possibile impegno come presidente del consiglio comunale. L'affondo finale, è per i Democratici: “L'impressione - dice Pelini - è che ci sia un disegno politico per cancellare i partiti più piccoli del centrosinistra e costringerli a confluire nel Pd”. Analoga la situazione vissuta a Orvieto, dove il Pdci ha raccolto il 3,03 per cento delle preferenze (356 voti) e non è entrato in consiglio comunale: “Abbiamo contribuito in maniera decisiva alla vittoria del centrosinistra - l'accordo è stato completamente disatteso”.

"Il nostro è un partito piccolo ma fatto di persone serie, a cui basta una stretta di mano per suggellare un accordo". Premesse che servono ad introdurre la situazione, analoga, vissuta a Orvieto: "Anche qui – spiega il presidente provinciale del Pdci, Costantino Pacioni – abbiamo contribuito in maniera decisiva alla vittoria del centrosinistra. Dopo il voto abbiamo dato mandato al nostro segretario provinciale di incontrare il sindaco che ci ha manifestato la volontà di individuare un incarico in giunta per un nostro rappresentante, affidandogli un incarico ‘di peso’ nell’ambito dei lavori pubblici. Tre ore dopo, con i nomi usciti sul web, abbiamo capito che quell’accordo era stato completamente disatteso. Altro che lealtà. E ora ci prepariamo a fare opposizione in città, visto che in consiglio non ci siamo entrati per una manciata di voti, a partire dalle nostre proposte su alcuni temi cruciali come la sanità, i rifiuti e una strategia complessiva di sviluppo per la città".